Madre e padre che picchiano i tre figli, di 8,3 anni e pochi mesi. Che spesso li lasciano a casa soli, e quando si lamentano li colpiscono col manico della scopa, fino a romperlo.
Così i ragazzini finiscono affidati ai servizi sociali ma il padre insiste, li cerca, li invita a smentire i maltrattamenti. Ora l’uomo, egiziano, classe ’75, e’ recluso ai domiciliari con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati.
Secondo quanto emerso dalle indagini degli uomini del Nucleo investigativo dei Carabinieri, alelrtati dai servizi sociali, che seguivano la famiglia per ragioni di natura economica, solitamente era la madre a picchiare i ragazzini, spalleggiata e aiutata anche dal padre.
Quando, ad aprile, i tre piccoli vengono affidati a una comunità, sospendendo la patria potestà ai genitori ed emettendo un obbligo di allontamento, la madre se ne fa una ragione. Il padre, per nulla preoccupato dell’obbligo di tenersi a distanza, insiste. Li aspetta davanti a scuola ed all’asilo, li minaccia, consegna loro fogli con richieste di smentire i maltrattamenti subiti, li tormenta.
Fino all’arresto, venerdì. Ora l’uomo è ai domiciliari.
