Parma non è una città per ciclisti: le proposte di Fiab per i candidati sindaco. Le risposte

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1Non è una città per ciclisti. Almeno a giudicare dalla frequenza di incidenti che vedono coinvolti cittadini in sella alle due ruote. In soli tre giorni si conta già un piccolo bollettino di guerra, con una raffica di sinistri segnalati dalla polizia municipale, spesso con conseguenze serie.

Domenica è finito in ospedale, in condizioni critiche, un 82enne, centrato da un’Audi A3 vicino all’attraversamento pedonale in via La Spezia.

Lunedì 15 maggio ancora un ciclista ferito all’incrocio tra via Mordacci e via Emilia Ovest. La persona sulle due ruote, travolto da una Volkswagen, è rovinata a terra, riportando diverse lesioni. Anche per lui si sono rese necessarie le cure dell’ospedale Maggiore.

L’ultimo sinistro è di martedì 16 maggio: coinvolta una ragazzina di undici anni, colpita da una Lancia Y in viale Rustici. Per fortuna ha riportato solo ferite di lieve entità.

Troppe auto in circolazione, traffico, disattenzione dovuta anche agli smartphone, attraversamenti spesso pericolosi, piste ciclabili non sempre in buone condizioni che sovente diventano un percorso a ostacoli.

Sono molteplici le cause di un fenomeno che si ripetete costantemente in città, nel disinteresse generale, provocando morti e feriti. Tra tanto parlare di sicurezza, servirebbe più attenzione a quella stradale per tutelare, e quindi incentivare, un mezzo di trasporto non inquinante.

A questo proposito, l’associazione Fiab – Parma Bicinsieme che a Parma rappresenta la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, in vista delle prossime elezioni comunali, ha elaborato una serie di proposte per una città più a misura di utenti deboli (pedoni e  ciclisti) per evitare lo stillicidio di incidenti che avvengono in città, con morti e feriti.

1. Limitazione della velocita’ delle auto e moto a 30 km/h.

2. Ripensamento della mobilità ciclistica ora confinata sui marciapiedi con ri-inserimento delle biciclette sulle strade con corsie ciclabili diffuse, tranne alcuni viali di scorrimento (“più ciclisti, più sicuri”).

3. Attraversamenti stradali di tutte le piste ciclabili esistenti tramite passaggi ciclabili (e non con strisce solo pedonali).

4. Adozione del “doppio senso per bici” sulle strade a senso unico.

5. Manutenzione straordinaria e ordinaria delle piste ciclabili già presenti sul territorio di Parma.

6. Individuazione e creazione di arterie ciclabili che colleghino il centro città con i quartieri periferici e i primi paesi confinanti, prestando particolare attenzione al posizionamento della segnaletica verticale.

7. Riqualificazione della pista ciclabile di Baganzola.

8. Incentivazione all’uso della bicicletta per raggiungere le esposizioni fieristiche.

9. Preparazione di una mappa cartacea e virtuale delle piste ciclabili del territorio di Parma.

10. Installazione di rastrelliere adatte per legare le biciclette sostituendo le attuali “asciugapiatti” per prevenire i furti.

11. Creazione di un tavolo di lavoro per individuare le modalità per contrastare i furti di biciclette.

LA RISPOSTA DI LAURA CAVANDOLI
“Siamo assolutamente favorevoli a ragionare sulle proposte della FIAB. Parma ha da sempre una grande vocazione per la bicicletta che deve essere molto valorizzata sia per la sua attrattività turistica sia soprattutto per migliorare il benessere dei suoi stessi abitanti anche come prevenzione dell’inquinamento.Prima di tutto, però, dovrà essere fatta una seria azione  di contrasto ai furti”. Con queste parole la candidata Sindaco del centrodestra a Parma per le elezioni dell’11 giugno prossimo, Laura Cavandoli, ha aderito all’appello della Federazione italiana amici della bicicletta.
“Purtroppo al di là delle promesse filo ambientaliste di ieri e di oggi, Pizzarotti e soci in questi ultimi anni non hanno fatto nulla per migliorare la viabilità ciclabile in città – ha quindi aggiunto l’aspirante primo cittadino sostenuta dalle liste di Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Insieme per il Futuro – Non va infatti dimenticato come alle polemiche per un ciclista che rimase gravemente ferito cadendo a causa di una buca, Pizzarotti rispose che si doveva guardare più in alto rispetto alle buche. I pizzarottiani hanno infatti ereditato una rete di piste ciclabili che non hanno implementato ma neanche curato lasciandola progressivamente  deteriorare. A causa di questo la prossima amministrazione dovrà recuperare ingenti risorse che avrebbe potuto risparmiare se vi fosse stata fatta la minima manutenzione. Ma quella che in questi ultimi 5 anni di amministrazione è divenuta una vera e propria piaga e che è diventato il principale deterrente all’utilizzo delle biciclette a Parma sono i frequenti furti. Le biciclette vengono rubate ovunque in città ma reputo scandaloso che rubino di giorno ed in luoghi affollati come la Stazione ferroviaria. Io non sono convinta che la soluzione per incentivare la ciclabilità sia quella consueta di Pizzarotti di far mettere le mani in tasca ai cittadini con la custodia a pagamento. Credo sia migliore l’idea di aumentare le rastrelliere gratuite soprattutto nei luoghi più centrali e aumentarne la sorveglianza da parte della Polizia municipale in coordinamento con le altre forze dell’ordine”.

LA RISPOSTA DI FEDERICO PIZZAROTTI-

Accogliamo con interesse le proposte presentate nel manifesto di Fiab Parma, convinti che la mobilità sostenibile sia uno dei tasselli fondamentali per la Parma di domani che vogliamo costruire: un modello europeo di città a misura d’uomo. Per questo uno dei sei primi impegni del programma di Effetto Parma riguarderà proprio la mobilità a basso impatto e la ciclabilità in particolare: realizzeremo 50 chilometri di nuove piste ciclabili che contribuiranno a dare a Parma un volto europeo di “ciclo-città”.
Ma non sarebbe abbastanza senza l’attenzione al tema della sicurezza, giustamente sollevato da Fiab a fronte degli incidenti stradali che spesso coinvolgono gli utenti deboli sulle strade di Parma. Per questo, per tutelare pedoni e ciclisti, daremo seguito a una serie d’interventi che, come amministrazione attuale, abbiamo fortemente voluto prevedere tramite l’approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, un documento programmatico che segna il futuro sviluppo in tema mobilità di Parma nella direzione di una città all’avanguardia, con una mobilità a basso impatto e più sicura grazie a investimenti sull’illuminazione pubblica e a una rete viaria riqualificata.

1 In questo senso ci impegniamo a incrementare le Zone 30 in città con un progetto pluriennale che porterà le strade ricomprese a un totale di 76Km.

2 Sulla proposta di ripensare la mobilità ciclistica con corsie ciclabili sulla carreggiate e non sui marciapiedi, la riteniamo interessante. Come già avvenuto per diverse scelte adottate in tema di mobilità dall’attuale amministrazione, anche in questo caso ci impegniamo a coinvolgere l’associazione Fiab di Parma, con l’eventuale creazione di un tavolo di lavoro che si riunisca periodicamente per valutare proposte, criticità e soluzioni condivise.

3 Siamo d’accordo sulla realizzazione di collegamenti delle piste ciclabili tramite passaggi ciclabili e non con strisce solo pedonali.

4 Riguardo alla proposta di adottare il “senso unico eccetto bici” (o “doppio senso per bici”), solo poche città fino ad oggi hanno applicato il provvedimento, in alcuni casi derogando al codice della strada, per cui sarebbe auspicabile un intervento definitivo del Governo in questo senso. In ogni caso il tavolo di confronto potrà essere utile per applicare singoli interventi in attesa della normativa nazionale.

5 Impegno massimo sul tema della manutenzione straordinaria e ordinaria delle piste ciclabili già esistenti sul territorio. Durante il mandato dell’attuale amministrazione diversi interventi sono stati già svolti per recuperare l’assenza totale di manutenzione da parte della precedente amministrazione. Ricordiamo, ad esempio, quelli in via Torelli, via Zarotto e via Emila est. L’impegno è di continuare su questa traccia per garantire la messa in sicurezza delle piste e dei ciclisti.

6 L’individuazione e la creazione di arterie ciclabili per collegare il centro città con i quartieri periferici e i primi paesi confinanti, con particolare attenzione al posizionamento della segnaletica verticale, è un impegno che già ci siamo assunti. In linea con quanto previsto nel PUMS, andremo infatti a implementare la rete di piste ciclabili collegando i quartieri e le frazioni. Inoltre, realizzeremo una pista ciclabile sulla sponda ovest del torrente, da Ponte delle Nazioni a Ponte Italia, adegueremo gli accessi già presenti in corrispondenza di via delle Fonderie, Ponte Verdi e via Varese e ne creeremo uno nuovo in corrispondenza di viale Maria Luigia. La pista sarà adeguata al contesto naturalistico e a basso impatto ambientale. In caso di innalzamento delle acque, garantiremo una tempestiva chiusura e un veloce ripristino della pista stessa. 

7 Per quanto riguarda la riqualificazione della pista ciclabile di Baganzola, è un impegno già previsto e messo a bilancio per il 2017.

8 Siamo concordi sulla proposta di incentivare l’uso della bicicletta per raggiungere le esposizioni fieristiche. A tal proposito intendiamo proseguire le politiche di promozione di Parma come meta del turismo itinerante, coordinando interventi in tale direzione in collaborazione con i gestori dell’Area Camper e di Fiere di Parma.

9 Accogliamo con interesse la proposta riguardante la mappa cartacea e virtuale delle piste ciclabili del territorio. È uno strumento che esiste già ma che potrà essere migliorato e reso più fruibile per efficientare il monitoraggio puntuale della rete ciclabile. 

10  La proposta di installare modelli più adatti rispetto alle attuali rastrelliere “asciugapiatti” è una misura già attivata per le nuove installazioni che prevedono l’inserimento di rastrelliere come quelli presenti in stazione, con una barra per legare il telaio della bici e prevenire i furti.

11 Sul tema del contrasto al fenomeno dei furti di biciclette e dell’istituzione di un tavolo specifico di lavoro, sono già stati svolti diversi incontri con la stessa Fiab, la Polizia Municipale e il settore mobilità. Ci impegniamo a proseguire il dialogo aperto per cercare ulteriori soluzioni condivise.

12 L’incremento di depositi bici è uno dei punti sui quali ci siamo già impegnati prevedendo nel nostro programma la realizzazione di nuovi depositi custoditi e automatizzati. Andranno collocati non solo nel centro storico, ma anche in prossimità di punti d’interesse della città come l’Ospedale e gli istituti scolastici per favorire l’utilizzo della bici garantendo la sicurezza del mezzo ai cittadini.

13 Siamo perfettamente d’accordo sull’ampliamento della Ztl nel centro di Parma e ci impegneremo a dare seguito agli interventi predisposti nel Pums che porteranno al completamento delle Ztl a tutto il centro storico, come previsto entro 2020 anche dal Piano Aria Integrato Regionale.

14 Troviamo condivisile l’idea di favorire la mobilità sostenibile per raggiungere il centro storico attraverso un sistema di collegamento con i parcheggi scambiatori già esistenti. La proposta di istituire un servizio navette è interessante, ma dovrà essere valutata alla luce della sostenibilità economica.

15 Anche l’idea di riqualificare il parco “Vero Pellegrini”, facendolo tornare, come era una volta, un luogo adibito all’educazione stradale in bici, è un suggerimento che accogliamo con l’impegno a una valutazione puntuale della proposta.

16 Siamo assolutamente d’accordo sull’importanza della trasformazione di Parma in un centro di sviluppo e di riferimento per il ciclo-turismo culturale ed eno-gastronomico che contribuirà al nostro obiettivo di portare a Parma un milione di presenze turistiche l’anno al 2022. Un traguardo da perseguire anche incrementando i servizi a disposizione dei visitatori, come il bike sharing: vogliamo triplicare la rete, aggiungendo inoltre un servizio di risciò a pedalata servo-assistita.

17 L’attività di educazione stradale rivolta a tutti non può che trovarci concordi, come dimostrano le azioni già svolte in questo ambito da parte della Polizia Municipale. La riteniamo non solo una questione di automobili, segnali e divieti, ma un’abitudine al rispetto di regole che coinvolgono tutti.

18 A proposito dell’incentivazione degli spostamenti a piedi e in bici nella tratta casa-lavoro e casa-scuola mediante premi, sconti, agevolazioni, anche di natura economica, è un tema su cui abbiamo già investito. Sotto l’attuale amministrazione, il Mobility Manager del Comune ha già iniziato un percorso con le scuole di viale Maria Luigia (oltre 6.000 studenti coinvolti) per redigere un piano di spostamenti casa-scuola, con la premiazione degli studenti partecipanti. Siamo fermamente convinti dell’utilità di tali strumenti e proseguiremo questo percorso con le altre scuole cittadine. Lo stesso vale per gli spostamenti casa-lavoro: in questi anni abbiamo portato avanti una politica di incentivi emanando specifici bandi rivolti ad aziende, enti pubblici e privati siti nel Comune di Parma, che intraprendono azioni volte a diminuire l’impatto ambientale derivante dal traffico degli spostamenti casa-lavoro e a favore della sostenibilità ambientale.

19. Approfondiremo con interesse la proposta di incentivazione all’acquisto di biciclette per bambini e adolescenti valutando i costi e i benefici di questa iniziativa secondo le diverse declinazioni possibili.

20 Come abbiamo fatto nel corso di tutti questi anni, manterremo l’impegno per la promozione della biciclettata di ParmainBici durante la settimana europea della mobilità sostenibile ad evento permanente, convinti dell’importanza di tale appuntamento per la città. 

LA RISPOSTA DI LUIGI ALFIERI-

Gentili amici di Fiab Parma Bicinsieme, 

ho letto con attenzione le vostre proposte che reputo, in gran parte, ampiamente condivisibili. 

In particolare è assolutamente necessario realizzare la vostra proposta di creare un tavolo di lavoro per individuare un sistema per contrastare i furti di biciclette, la realizzazione di depositi sicuri e di rastrelliere adatte per evitare queste sottrazioni ormai all’ordine del giorno.

È scontato che io sia d’accordo su tutto ciò che riguarda le misure per aumentare la sicurezza dei ciclisti e, se sarò sindaco, mi impegnerò per renderle concrete. È proprio per ragioni di sicurezza che anche io ritengo che vada completamente ripensata la mobilità ciclistica che non può essere confinata sui marciapiedi.

Mi piace molto la vostra idea di trasformare Parma in un centro di sviluppo e di riferimento per il ciclo-turismo culturale ed enogastronomico e, a questo proposito, renderei attiva la ciclovia Vienna-Parma che di fatto esiste, ma manca di segnaletica. Il mio programma prevede proprio nelle prime pagine una serie di misure per aumentare il turismo cittadino e la vostra proposta è un valido spunto che mi sento di cogliere pienamente. Per le stesse ragioni apprezzo anche la proposta di riqualificazione del parco Vero Pellegrini.

A noi piacerebbe poi che il bilancio comunale consentisse la realizzazione di una pista ciclabile sul letto del torrente Parma che parta dalla cassa di espansione e giunga fino alla periferia nord: un sogno nel cassetto!

 

LA RISPOSTA DI PAOLO SCARPA-

Rispondo con piacere alla sollecitazione pervenuta dalla Fiab, associazione che da quasi quattro decenni è protagonista del dibattito ambientalista e che, qui a Parma, si batte per una città a misura di bicicletta, fungendo da pungolo per le amministrazioni comunali.

Ho partecipato recentemente ad un incontro sulla mobilità, organizzato dagli Ecodem di Parma, in cui si è lungamente discusso delle possibili soluzioni per migliorare la sicurezza e la vivibilità delle nostre strade con l’assessore alla mobilità del Comune di Pavia, Davide Lazzari, presidente del Club delle Città 30 e Lode. I dati emersi sono particolarmente significativi, soprattutto quelli che attestano i risultati raggiunti dall’ampliamento delle zone 30, confermati anche da un incontro pubblico con l’onorevole Paolo Gandolfi (già assessore alla mobilità di Reggio Emilia e coordinatore del Gruppo interparlamentare per la Mobilità ciclistica).

È un obiettivo che intendo perseguire se diventerò sindaco di Parma, quello dell’allargamento delle zone 30, che hanno anche la funzione di scoraggiare il traffico di attraversamento oltre che di aumentare la sicurezza e ridefinire la gerarchia tra le modalità di trasporto.

Impegno massimo intendo dedicare alla mobilità ciclistica, ora confinata in massima parte sui marciapiedi, con ri-inserimento delle biciclette sulle strade con corsie ciclabili diffuse, tranne alcuni viali di scorrimento secondo il principio “più ciclisti, più sicuri”.
La coalizione che mi sostiene è concorde con l’impostazione proposta dalla FIAB. L’utilizzo dei marciapiedi per disegnare delle piste ciclabili si è rivelato un errore dal punto di vista della ripartizione tra le diverse modalità di trasporto e dal punto di vista della sicurezza.
Alcuni provvedimenti riguardano gli adeguamenti degli attraversamenti stradali di tutte le piste ciclabili esistenti, tramite passaggi ciclabili (e non con strisce solo pedonali) per aumentare la funzionalità e la sicurezza dei tracciati. La FIAB lo ha richiesto ed è fondamentale provvedere.

  • Adozione del “doppio senso per bici” sulle strade a senso unico.

Crediamo che la proposta sia da accogliere per molte strade a senso unico, con particolare riferimento al centro storico e ricordiamo che l’esperienza di Reggio Emilia si è rivelata positiva. Con particolare riferimento all’attraversamento del centro in direzione Nord Sud crediamo che vadano individuati degli itinerari alternativi ai viali del lungo Parma, che si sono rivelati pericolosi per l’utenza ciclistica con diversi gravi incidenti. Questi itinerari non sono facilmente individuabili nella situazione attuale con zone pedonali, sensi unici e stalli di sosta che non consentono una continuità di percorsi. Si rende quindi necessario, anche in questo caso, intervenire anche con l’adozione del “doppio senso per le bici”.

  • Manutenzione straordinaria e ordinaria delle piste ciclabili già presenti sul territorio di Parma.

É un tema scottante. Nel nostro programma mettiamo in evidenza l’esigenza di una miglior manutenzione delle infrastrutture, comprese le piste ciclabili. Ed è un impegno che ci assumiamo.
È necessario, inoltre, individuare i tracciati per creare le arterie ciclabili che colleghino il centro città con i quartieri periferici e i primi paesi confinanti, prestando particolare attenzione al posizionamento della segnaletica verticale. Riteniamo fondamentale nella nostra strategia per il miglioramento della viabilità e della qualità dell’aria il rafforzamento dei percorsi ciclabili (insieme alla riorganizzazione del trasporto pubblico ed all’incentivazione dei veicoli elettrici).
La pista ciclabile di Baganzola va riqualificata, anche per incentivare l’uso della bicicletta per raggiungere le esposizioni fieristiche. La misura proposta va nella direzione di considerare la mobilità ciclistica una modalità di trasporto alla pari delle altre in termini di capacità di rispondere alle esigenze di mobilità. Non abbiamo quindi nulla in contrario al progetto, anche se riteniamo che tale azione possa avere una efficacia limitata in ragione del numero ridotto di giorni in cui si svolgono manifestazioni fieristiche nell’arco dell’anno.

  • Preparazione di una mappa cartacea e virtuale delle piste ciclabili del territorio di Parma.

La proposta è molto convincente. Pensiamo che anche l’associazionismo potrebbe collaborare per la realizzazione e la diffusione di tali strumenti.

  • Furti.

Sono tantissimi e, per molti versi, un flagello per chi ha scelto la bicicletta per i propri spostamenti, perché rischiano di scoraggiarne l’uso. Credo che l’installazione di rastrelliere adatte per legare le biciclette sostituendo le attuali “asciugapiatti” per prevenire i furti possano garantire un minimo di sicurezza in più. Sarebbe opportuna anche la creazione di tavolo di lavoro per individuare le modalità per contrastare i furti di biciclette. A questo proposito, sarebbe opportuna anche la realizzazione di depositi bici sicuri in piazza Garibaldi e piazza Ghiaia. Analoghe strutture possano essere pensate in altri poli a forte presenza (plessi scolastici, ospedale, stadio etc). Il miglioramento delle funzioni degli attuali parcheggi scambiatori è un elemento importante per aumentarne l’utilizzo e scoraggiare così l’accesso al centro con l’automezzo privato. Quindi creazione di un sistema di navette/parcheggi scambiatori per lasciare la macchina fuori dall’anello della tangenziale e raggiungere il centro storico in modo sostenibile.

  • Siamo favorevoli alla realizzazione di un luogo adibito all’educazione stradale, per la verità, non necessariamente riportando tale funzione nel Parco Pellegrini dove era anni fa.

Questa localizzazione avrebbe comunque il vantaggio di poter essere affiancato da altre attività rivolte alle scuole se si dessero queste funzioni al teatro dei dialetti ancora da inaugurare dopo innumerevoli anni di fermo dei lavori. Accogliamo l’idea della riqualificazione del parco “Vero Pellegrini” con realizzazione di un luogo adibito all’educazione stradale in bici.

  • Attribuiamo grande importanza allo sviluppo turistico della città.

In linea con le tendenze in atto che segnalano una grande crescita del turismo con bicicletta, in coerenza con la previsione dei percorsi turistici nazionali e regionali ed in considerazione delle potenzialità della città e del circondario (Colorno, Boschi di Carrega, Francigena, etc) riteniamo che l’opportunità di sviluppare l’offerta verso questo settore turistico debba essere assolutamente colta. Parma, per la tradizione che ha e per la conformazione del suo territorio provinciale, può diventare un centro di sviluppo e di riferimento per il ciclo-turismo culturale ed eno-gastronomico.

  • Svolgimento di azioni di educazione stradale rivolte a tutti, ed in particolare studenti e stranieri.

L’educazione all’utilizzo della biciletta sarà inserito nei più vasti programmi di educazione ambientale comunale, cui abbiamo dedicato una scheda specifica nel nostro programma elettorale.

  • Incentivazione degli spostamenti a piedi e in bici nella tratta casa-lavoro e casa-scuola mediante premi, sconti, agevolazioni, anche di natura economica.

Ci credo e ho intenzione di sostenere questo genere di politiche. L’incentivazione non è solo opportuna ma è anche doverosa dal punto di vista del quadro normativo da quando è stata introdotta la figura del mobility manager scolastico (collegato ambientale della legge di stabilità 2016). In generale riteniamo opportune tutte le iniziative rivolte ad aumentare l’utilizzo della bicicletta a tutte le età ma in particolare per quelle fasce in cui si formano e consolidano abitudini che poi restano tutta la vita

  • Promozione della biciclettata ParmainBici durante la settimana europea della mobilità sostenibile ad evento permanente e importante della città.

Siamo favorevoli alle manifestazioni di promozione dell’utilizzo della bicicletta. Non a caso durante questi mesi abbiamo più volte organizzato biciclettate (più o meno pubblicizzate) volte alla conoscenza dei diversi quartieri (ultima in ordine di tempo quella del Montanara).

Concludo dicendo che per la nostra coalizione la bicicletta è uno dei simboli di Parma e un veicolo di progresso, oltre che un ambasciatrice di modernità e sostenibilità. Viva la bicicletta!

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