Fontanellato, maltrattamenti alla casa di riposo? Sassi (M5s): “Regione faccia chiarezza”

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Maltrattamenti ai danni di anziani ospiti e un esposto presentato ai Carabinieri. È questa la situazione che riguarderebbe la Casa-Residenza per Anziani “Lorenzo Peracchi” di Fontanellato al centro di una interrogazione presentata alla Giunta dal consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Gianluca Sassi.

“Secondo quanto abbiamo potuto ricostruire – spiega Gianluca Sassi –  nei mesi scorsi all’interno della casa di riposo si sarebbero verificati dei ripetuti maltrattamenti ai danni di alcuni anziani ospiti da parte di un numero limitato di operatori di uno dei due nuclei in cui è suddivisa la CRA. Episodi poi che sono stati raccontanti anche in un esposto presentato ai Carabinieri di Fontanellato proprio dalla coordinatrice della casa di riposo. Se i fatti che ci sono stati riferiti dovessero trovare conferma ci troveremmo davanti a una situazione molto grave che necessiterebbe un immediato intervento della Regione”.

Nella sua interrogazione il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle cita la Pro.Ges., la cooperativa sociale con sede a Parma che gestisce proprio la struttura di Fontanellato, nella quale alcuni lavoratori in queste settimane, avendo ricevuto un invito a comparire, sarebbero proprio stati ascoltati dagli inquirenti per verificare i contorni della vicenda.

“Quello che vogliamo capire è se la Regione abbia già ricevuto notizia di un’indagine in corso per la struttura di Fontanellato e se nel caso contrario, davanti all’evidenza dei fatti, reputi necessario segnalare alla Procura il caso – aggiunge Gianluca Sassi – Comunque crediamo utile sia che la Regione avvii al più presto una sua indagine ispettiva a tutela innanzitutto delle persone anziane ospitate, ma anche di quei lavoratori che svolgono il loro lavoro all’interno della struttura. Su questo caso deve essere fatta massima chiarezza e al più presto”.

Proges replica:

“La cooperativa è a conoscenza di questi sospetti, che ci sono stati tempestivamente segnalati dalla nostra coordinatrice. Stiamo collaborando a pieno alle indagini, e i nostri responsabili sono già stati ascoltati dagli inquirenti. Contestualmente abbiamo avviato un’indagine interna che però, con i mezzi a nostra disposizione, non ha portato ad alcuna prova concreta. Proprio nelle scorse settimane sono state effettuate nella struttura verifiche da parte dei Nas e dell’Otap, l’Organizzazione tecnica di ambito provinciale, che ha verificato tutti i requisiti di funzionamento e i parametri socio sanitari, e anche in quel caso non è stata riscontrata alcuna anomalia. Ora attendiamo che le indagini forniscano anche a noi gli elementi per procedere nei confronti degli operatori, se i sospetti venissero confermati. Speriamo anzi che la pubblicazione dell’esposto non comprometta l’esito delle indagini”.

 

 

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