Alfieri: “8 marzo, tempo delle donne. Vorrei giunta al femminile”

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“Ne ho parlato fin dall’inizio della mia campagna elettorale. La presenza delle donne è fondamentale nella programmazione e nella gestione della cosa pubblica”. Così Luigi Alfieri, candidato sindaco alle amministrative per Parma interviene per riflettere sull’8 marzo, Giornata internazionale della donna.

“Se sarò eletto, la mia giunta avrà donne impegnate in ruoli chiave e ciò sarà di stimolo per immaginare e realizzare una città anche a misura di donna. Voglio fare l’annuncio in questo giorno cosi importante, dedicato alla valorizzazione ai talenti e ai saperi delle donne. Le statistiche lo dicono: sulle donne ricade ancora gran parte del lavoro di cura dedicato alla famiglia: una delle conseguenze è la grande difficoltà nel trovare lavoro, e lavoro stabile, e nel progredire nel percorso di carriera. Io credo che un sindaco debba interessarsi della vita e dei tempi delle donne perché riguardano anche la vita dei bambini e delle bambine, degli anziani e degli uomini. Per questo sarà necessario immaginare una città che tenga conto dei tempi delle donne, per esempio intensificando i servizi a cominciare dalla scuola dell’infanzia, differenziando le tariffe, e soprattutto flessibilizzando gli orari e le offerte. La città delle donne si occupa anche di mobilità e di trasporti: è dimostrato che le donne si muovono nella città a singhiozzo, passando dalla scuola, al lavoro, al supermercato. Per questo bisogna immaginare politiche di mobilità adatte a questo, con l’aumento dei mezzi pubblici anche con tariffe differenziate: per esempio perché non si può immaginare un abbonamento uno per due, cioè bambino-genitrice/genitore?

Un intervento voglio farlo anche sul tema sicurezza: più piazzole “rosa” per le donne sia presso i supermercati, sia presso i luoghi pubblici.

Sicurezza delle donne significa soprattutto sicurezza fra le mura domestiche. Le statistiche lo dicono chiaro: la violenza maschile sulle donne è esercitata in casa e l’amministrazione comunale può lavorare per prevenire, finanziando formazione per le operatrici sociali, formazione per le insegnanti dalla scuola materna a quella superiore, immaginando incontri nelle scuole per consentire a ragazzi e ragazze di riflettere sui ruoli, sugli stereotipi.

Il sindaco è anche un datore di lavoro: e quindi immagino una macchina comunale che si occupi delle sue dipendenti, che incentivi il telelavoro e interventi mirati sul tema della conciliazione di tempi di vita e di lavoro.

L’Italia si presenta a livelli molto bassi nella classifica dei paesi UE per uguaglianza di genere: per questo punto a una città paritaria.

È tempo che donne e uomini lavorino insieme alla conduzione di una città e la mia Parma sarà questo”.

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