Verso la gara contro il Modena, Saporetti: “Dobbiamo scendere in campo come a Reggio”

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Accantonato il derby, che, nonostante giorni di distanza, continua ancora a far discutere, sia in città, che nella vicina Reggio, per gli uomini di D’Aversa è il momento di concentrarsi sul prossimo avversario.

Altro giro, altra corsa: venerdì pomeriggio al Tardini, aperitivo a tutto calcio, alle 18:30 contro il Modena, del vulcanico mister Eziolino Capuano, che dopo le sfuriate ormai celeberrime sulla rete ed il “caso” ad Arezzo la scorsa stagione, non ha bisogno di presentazioni. Poi il suo curriculum, da tecnico esperto e navigato di categoria, è già un buon biglietto da visita, per far capire che sarà una gara molto combattuta e ci sarà da soffrire su ogni palla.

A Collecchio, intanto, i gialloblù proseguono, come da copione, la preparazione e si avviano alla rifinitura di domani, prima del consueto ritiro pre-partita. Sul fronte mercato, invece, detto di Evacuo sempre nel mirino della Juve Stabia, in entrata, Faggiano starebbe pensando a Simone Branca dell’Alessandria, ottimo centrocampista con il vizietto del gol, che secondo quanto riportato da Tuttolegapro, potrebbe lasciare i grigi per lanciarsi in una nuova avventura e magari mettere più minuti nelle gambe. Su di lui c’è anche forte l’interesse del Padova.

Si attendono sviluppi in merito. Oggi, è anche giornata di amarcord. Infatti, il 21 dicembre 2001 il mitico Arrigo Sacchi diventò Direttore Tecnico del Parma che fu. Situazione delicata di classifica dopo gli esoneri di Ulivieri e Passarella, così la società crociata, con Carmignani in panchina, si affida all’esperienza e alla saggezza del vate di Fusignano per risollevare le sorti di una stagione molto complicata.

I ducali chiudono al decimo posto ed il buon Arrigo ha anche il merito di “scoprire” giovani talenti che avrebbero, poi, fatto le fortune del club gialloblù e non solo: Bonera, Adriano e Gilardino, solo per citarne alcuni.

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SAPORETTI: MIGLIORE IN CAMPO A REGGIO? TUTTI PERFETTI – “Lunedì sera è stata una gran bella emozione, soprattutto grazie ai tifosi venuti al nostro seguito. E’ stata una serata molto bella anche per la cornice che si è creata. E ora resta l’emozione della vittoria e dei festeggiamenti.

Quella sera, per l’adrenalina in corpo, quasi tutti abbiamo fatto fatica a dormire dopo la gara. Adesso arriva un altro derby: noi sappiamo che ogni partita fa storia a sé: paradossalmente quella con la Reggiana era la partita più facile della stagione per quanto riguarda l’atteggiamento: sapevamo che non potevamo assolutamente sbagliare. Venerdì, dopo una partita del genere, sarà sicuramente più complicato: ma se manterremo l’atteggiamento di lunedì credo che potremo farla nostra.

Quella vittoria è stata un riscatto per tutti noi: abbiamo strappato tre punti importanti. Io, ad inizio stagione, ho un po’ faticato a trovare spazio. L’altro giorno eravamo in una situazione un po’ di emergenza dietro, perché io e Maikol Benassi abbiamo recuperato verso la fine, mentre Ale Lucarelli non era stato benissimo in settimana, avendo avuto un po’ di febbre, però penso che abbiamo risposto tutti alla grande.

Durante la gara, poi, ho avuto un piccolo problema passeggero: avevo fatto uno stacco di testa e, atterrando, ho messo male la gamba accusando un crampo incredibile al polpaccio sinistro, ma niente di che…

Io migliore in campo? Credo che il migliore in campo sia stata la squadra, perché abbiamo lavorato veramente tutti insieme, compatti e uniti verso l’unico obiettivo, che era quello di espugnare Reggio Emilia. Il momento che più mi porto dentro sono i festeggiamenti finali davanti alla Curva. Io non credo che ci capiterà come col Teramo: tutti noi impariamo dai nostri errori, per cui ribadisco che se scenderemo in campo con lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto a Reggio non ci saranno problemi. Personalmente ho notato che ora siamo molto più gruppo in campo: tutti si aiutano l’un l’altro senza badare a vecchi o giovani. Non c’è distinzione. Quando c’è stato il cambio dell’area tecnica ho provato dispiacere dal punto di vista umano, ma noi siamo giocatori e ci dobbiamo adattare a qualsiasi tipo di situazione”.

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