Lasciò morire la madre sola e malata: 30enne condannato a 3 mesi

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E’ una storia di solitudine e abbandono, quella chiusasi in Tribunale mercoledì avanti al gup Alessandro Conti, che ha condannato a tre mesi il figlio della donna, reo di averla abbandonata sola e malata lasciandola morire.

Era il giugno 2014 quando i carabinieri, intervenuti su segnalazione di una vicina, trovarono la donna, 54 anni, sola, abbandonata sul divano tra sporcizia e escrementi del cane. In piena epoca 2.0, dei gruppi chat che diventano famiglia, dei social che sono il nuovo bar, lei era abbandonata ai propri fantasmi, in quell’appartamento nella bassa lasciato dall’ex marito anni prima.

Incapace di badare a se stessa, vittima di un decadimento cognitivo profondo, la donna fu accompagnata in ospedale, dove morì, emaciata, fisicamente macellata da alcool, malnutrizione e incubi, tre mesi dopo.

Per il PM Amara, ex marito e figlio si sono resi responsabili di abbandono di incapace: l’uomo è stato assolto per insufficienza di prove, il figlio, oggi 30enne, residente nella Bassa, condannato con rito abbreviato a tre mesi, pena sospesa e con il beneficio della non menzione nel casellario penale.

 

 

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