Emergenza Casa, pronti gli ultimi alloggi ERS a Vicofertile. Una residente: “Un’attesa lunga due anni”

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I complessi abitativi di edilizia residenziale sociale per le famiglie bisognose di via Zilioli n. 10 a Vicofertile sono finalmente ultimati e pronti alla consegna dopo oltre due anni di lavori sospesi e ripresi più volte.

La mattina del 19 luglio, il sindaco Federico Pizzarotti ha inaugurato lo stabile accompagnato dall’assessore al welfare Laura Rossi, ai lavori pubblici Michele Alinovi e i rappresentanti degli enti coinvolti: Stefano Andreoli, vicepresidente di Fondazione Cariparma, Bruno Mambriani, presidente ACER, e Donatella De Dominicis, liquidatore della società “Casadesso”.

Sono 18 gli ultimi alloggi che ospiteranno famiglie “fragili” grazie al progetto della Società Casadesso. Con questi si è concluso il progetto voluto dal Comune di Parma e avviato grazie al finanziamento della Fondazione Cariparma, che risponde al tema dell’emergenza abitativa: dei totali 122 alloggi che insistono nel comparto di via Spadolini (ex Budellungo) e di via Zilioli (Vicofertile), 90 rientrano nel progetto ‘Una casa per ricominciare’ e vengono gestiti con spese a carico dei servizi sociali del Comune, mentre il rimanente è in assegnazione come Edilizia Residenziale Sociale, ERS.

“Qesto è l’ultimo edificio di un comparto di edilizia popolare – ha affermato il sindaco Pizzarottiun’ulteriore opera non finita ereditata dalla precedente amministrazione, che siamo finalmente riusciti a completare, dando una risposta positiva a famiglie in attesa di un’abitazione, e nel contempo mettendo un nuovo tassello nell’operazione in atto volta a completare il disegno urbanistico e le opere di urbanizzazione nella frazione di Vicofertile, dopo la recente apertura di strada Muccioli”.

case vicofertile

L’amministrazione è riuscita sbloccare i lavori grazie alla sottoscrizione con la società Casadesso di una convenzione per disciplinare le modalità di ultimazione degli alloggi.

Una novità riguarda poi le modalità di assegnazione degli alloggi ERS, che è affidata ora interamente ad Acer Parma. Un unico gestore quindi per tutte le politiche abitative del Comune che, come ha ricordato il presidente Bruno Mabriani : “Prende in carico anche la situazione debitoria, con un investimento di 2.680.000 euro”. Nel 2013, il Consiglio Comunale aveva approvato l’avvio della messa in liquidazione della società Casadesso, fornendo agli organi di liquidazione gli indirizzi per il completamento del comparto. La società infatti, creata dalla precedente amministrazione per la realizzazione degli alloggi di via Spadolini e di via Zilioli, era in evidente difficoltà economica e questo aveva bloccato l’andamento dei cantieri.

Il progetto, dal costo di circa 9 milioni di euro ha preso avvio grazie a un contributo di 6 milioni di euro della Fondazione Cariparma: 4 milioni sono finiti nell’intervento di via Spadolini-ex Budellungo, 5 milioni nell’intervento di via Zilioli a Vicofertile. Per raggiungere la quota la società Casadesso ha dovuto accendere dei mutui  mentre il Comune ha impegnato circa 700 mila euro.

I nuovi 18 bilocali di via Zilioli sono stati concessi da parte di Acer a canone mensile medio di 170 euro. L’assessore Rossi ha poi confermato che si procederà alla revisione di tutti i contratti risalenti alla precedente gestione. Molti di questi erano ancora basati su criteri volti al soddisfacimento di esigenze di locazione temporanea e saranno quindi ricondotti a gestione di Edilizia Residenziale Sociale.

IL RACCONTO DI UNA RESIDENTE: “IO, PARMIGIANA, NEL PALAZZO ERS” – Stefania, figlia di una famiglia neo residente dello stabile di Vicofertile, ci racconta che il complesso ovviamente è completamente nuovo ed energicamente efficiente. Il riscaldamento a pavimento infatti rispetta gli ultimi parametri di risparmio, le finestre sono rigorosamente a doppi vetri. L’appartamento affidato alla sua famiglia (padre, madre e figlia), una delle poche parmigiane presenti nello stabile, è molto spazioso con due camere da letto, cucina, bagno e salotto.

Gli alloggi a piano terra poi dispongono anche di un piccolo giardino. “Sono appartamenti molto belli, è tutto nuovo e non possiamo che esserne contenti. Erano due anni che eravamo in lista per una sistemazione dal Comune e oggi, avere finalmente la sicurezza di avere una casa è un grosso sollievo. In questi due anni abbiamo alloggiato come meglio potevamo tra parenti e amici e non è stata sicuramente una situazione facile, anzi. Noi comunque abbiamo molti famigliari e amici a Parma ma non oso immaginare come avrebbe fatto una famiglia in due anni senza questi appoggi”.

Un ritorno di speranza quindi per questa famiglia, prima che la sfiducia potesse prendere definitivamente il sopravvento. A maggio infatti sono potuti entrare nella loro nuova casa. Anche se, da contratto, è “loro” solo per 2 anni essendo un alloggio ritenuto di emergenza. Scaduti i due anni, in teoria il Comune dovrebbe trovare loro una sistemazione definitiva, anche se difficilmente avviene.

Purtroppo però non tutto è rose e fiori. “Gli alloggi sono completamente vuoti, solo i sanitari c’erano, – spiega Stefania – non ci aspettavamo certo il ‘tutto arredato’, ovviamente, ma ci siamo dovuti procurare una cucina intera e tutto il mobilio come letti e armadi. La cucina, usata, per fortuna l’abbiamo rimediata da un parente che stava traslocando. Sarebbe stata altrimenti una spesa molto importante da affrontare”.

Vicofertile inoltre è un posto tranquillo, perfetto per una famiglia con bambini. Ma se non disponi di una macchina le cose si fanno un po’ complicate “l’autobus passa solo una volta all’ora – racconta la ragazza – qui vicino ci sono un fruttivendolo e un panettiere, oltre a un bar e una pizzeria, ma per fare la spesa dobbiamo andare sino a Parma con i mezzi pubblici. Disagi anche per andare a lavoro al mattino troppo presto o alla sera. I miei genitori non lavorano o lavorano saltuariamente quindi subentra un altro problema, pagare le spese. E’ vero che l’affitto è per noi solo di 25 euro ma ci sono ben 180 euro di spese condominiali che si sommano alle bollette”. Non sono cifre pesanti ma per una famiglia che vive con poco più di 200 euro in voucher non è nemmeno ridicola. “Non capisco poi tutte queste spese condominiali- commenta Stefania – considerato che non c’è neanche la donna delle pulizie, a quelle ci pensano i condomini”.

(Arianna Belloli)

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