“Considerazioni sull’incidenza dell’architettura sulla qualità della nostra vita. E sull’ipotesi di inappropriatezza di certe forme architettiniche per determinate strutture.
Nel caso in esame la scuola di infanzia “Complesso Gelsomino” di via San Remo 2/a a Parma…che con le sue forme e le sue linee fredde e anonime, a metà via tra l’opificio industriale e la centrale nucleare – ci sono addirittura gli oblò dei marziani – non sembrano avere nulla delle necessarie caratteristiche di “accoglienza del nido” per i piccoli che dovrebbero avere questo tipo di strutture.
Qui l’unico complesso che la struttura “complesso gelsomino” suggerisce è quello di disadattamento che può venire ai bambini dopo averla frequentata.
Solo il sapiente utilizzo del verde e dei giochi presenti nell’area esterna riescono a mitigare a fatica l’inadeguatezza – per usare un eufemismo – di questa struttura”.
Lettera firmata