Dal 2012 hanno spacciato “almeno” 3,5 kg di cocaina, ma potrebbe essere molto di più. Un consumatore parmigiano gli ha dato soldi, in cambio di droga, per circa 140mila euro.
Sono queste le prime cifre del fatturato, ovviamente tutto in nero, di un'”impresa familiare” nigeriana: pusher, moglie, fratello, un gregario per le commissioni. Ma le indagini dei carabinieri continuano, e queste cifre potrebbero lievitare.
L’operazione è nata nel quartiere San Leonardo, quando, a seguito di movimenti sospetti, i Carabinieri si sono presentati alla porta di un alloggio di Via Bologna riconducibile a A.E., nigeriano, classe 1987, regolare sul territorio italiano, con piccoli precedenti per spaccio. L’uomo si è’ barricato in una stanza, mentre il fratello e la moglie opponevano resistenza.
Arrestati i tre, per i quali la Procura ha convalidato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio, concedendo alla donna i domiciliari, poi è toccata anche al gregario, Y.O., classe 91, individuato grazie alle frequentazioni con i tre. Raggiunto nel suo alloggio