IL RICORDO DI SANDRO SQUERI
Sandro so, che continuavi a sentirti spesso con il tuo grande amico Corrado…
“Sono stato a trovarlo l’ultima volta con mia moglie a casa sua fra le feste di Natale: abbiamo passato alcune ore insieme, tante erano le cose che ci dovevamo raccontare a quattr’occhi. Lo trovai debilitato sì, ma con un grande voglia di combattere la malattia e desideroso di tornare in sella alla sua bici ed al Tardini “Sono in attesa di fare nuove cure innovative che mi dovrebbero rimettere in sesto”, mi disse. Ci sentivamo al telefono molto spesso, perché seguiva le vicende della mia società sportiva Futura Fornovo Medesano e quando vedeva qualche iniziativa legata soprattutto al settore giovanile: era generoso in complimenti suggerimenti e sollecitazioni”.
Quali altri ricordi hai di lui?
“Ieri sulla mia pagina FB, ho scritto che è stato per me un grande privilegio fare un importante pezzo di strada della mia vita con lui. A Corrado mi lega un’amicizia ed una stima profonda, che viene non solo dalla nostra esperienza in PPC, ma prima ancora un legame nella vita professionale in qualità di suo fornitore con la mia azienda vetraria sui suoi numerosi e prestigiosi cantieri. Ci lega, poi, un’esperienza comune nei Veterani dello Sport, con il sostegno che gli ho sempre dato nel premio Sport Civiltà durante la sua presidenza, in particolare, così come nell’organizzazione delle numerose corse ciclistiche in provincia, vedi il suo gioiello il Trofeo Edil C”.
Avevate diversi amici in comune in quel di Medesano…
“Uno su tutti, Luciano Armani: con lui, oltre ai loro comuni amici Tarcisio Persegona, Dante Zaccarini, Vittorio Adorni, Franceso Moser, a fine estate hanno organizzato per tanti anni il cosiddetto, circuito delle sette chiese con arrivo finale sotto al santuario di Santa Lucia. Lì, con gli amici della Pro loco della nostra frazione, si terminava la giornata all’insegna dell’allegria con memorabili momenti conviviali e di alta cucina locale…”
PPC è stato l’apice?
“Sì, è vero: è stata una galoppata straordinaria ed emozionante: 4 anni di goduria totale, sportivamente parlando. Nessuno avrebbe mai immaginato un’ epopea del genere! Una roba destinata a rimanere dentro al cuore ed all’anima per tutta la vita. Intendiamoci, anche con momenti complicati e di grande tensione: ricordo, per esempio, quando andammo proprio lui ed io a relazionare alla CONSOB a Milano quello che era il progetto PPC. e questi rimasero meravigliati per quello che stavamo facendo per sostenere con l’azionariato popolare il nostro amato Parma Calcio. Ricordiamoci sempre che tutto partì da un’idea di due signori malati di Parma calcio come Giorgio Orlandini ed Ermes Foglia, che chiamarono per primi Corrado e me per far nascere questo progetto, insieme a tanti altri amici imprenditori e tifosi di cui ben sapete! PPC oggi c’è ancora e gode di ottima salute con i suoi quasi mille soci, e questa è l’eredita che Corrado Cavazzini ha lasciato ai tanti appassionati tifosi gialloblu!”
IL RICORDO DI ALBERTO GRISANTI
“Con Corrado, abbiamo avuto il piacere, l’onere e soprattutto l’onore di rappresentare PPC lui come Grande Presidente sin dalla sua fondazione di PPC e io come Amministratore Delegato dopo circa un anno dalla nascita in successione a Sandro Squeri.
Un periodo fantastico e unico per i traguardi raggiunti, non senza difficoltà e a volte sofferenze, ma questo ha reso il tutto ancora più bello.
Abbiamo condiviso un percorso unico nello scenario calcistico a livello europeo se non addirittura mondiale, la promozione in serie A partendo dai dilettanti e finalizzando questa straordinaria avventura con la vittoria a La Spezia il 18 maggio 2018.
In questo periodo ho avuto modo di conoscere a fondo Corrado e instaurare un bel rapporto di amicizia che ci ha legato anche in privato e nel mondo ciclistico hobby condiviso da entrambi.
Lo ricorderò sempre con grande stima e affetto per questo breve ma intenso periodo che ho avuto la fortuna di condividere.
Grazie Corrado”.