Parma, ritardo nel pagamento dell’Irpef. I ducali rischiano un punto di penalizzazione

Il club, contattato dalla Covisoc, ha già optato per "esplicita e pronta ammissione di responsabilità", spiegando che il ritardo del versamento era dovuto a un errore materiale."A riprova della nostra assoluta buona fede, Parma Calcio disponeva di ampia provvista sul proprio conto corrente“

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La classifica del Parma potrebbe subire una modifica a causa di un ritardo nel versamento delle imposte. Lo scrive TuttoSport in edicola oggi.

Il club di Krause rischia di essere punito con almeno un punto di penalizzazione per non aver pagato, entro i termini previsti dalle norme federali, le ritenute Irpef relative alla mensilità di febbraio 2023.

La segnalazione proviene dalla Covisoc ed è giunta lunedì sulle scrivanie della Procura Federale – si legge sul quotidiano – dopo che la Commissione che vigila sui bilanci calcistici ha riscontrato che “all’esito delle verifiche effettuate dall’Ufficio federale preposto al supporto delle attività degli organi di controllo, la Parma Calcio 1913 Srl non ha provveduto, entro il termine del 16 marzo 2023, al versamento delle ritenute Irpef relative alla mensilità di febbraio 2023″.

Il Parma – riferisce il quotidiano – parla di errore amministrativo commesso in buona fede. La società di Krause ha effettivamente versato le ritenute relative a febbraio (per un importo complessivo di 887.770 euro) ma lo ha fatto il 30 marzo, con due settimane di ritardo rispetto alla scadenza prevista dalle norme federali per il 16 marzo. Il club, contattato dalla Covisoc, ha già optato per “esplicita e pronta ammissione di responsabilità”, spiegando che il ritardo del versamento era dovuto a un errore materiale.

“A riprova della nostra assoluta buona fede, Parma Calcio disponeva di ampia provvista sul proprio conto corrente e non aveva quindi alcuna necessità e/o interesse, benché meno alcun vantaggio, a ritardare il predetto versamento”.

La nota del Parma – 

– In relazione alla notizia, riportata da alcuni organi di stampa, dell’indagine della Procura Federale in merito al ritardato versamento delle ritenute Irpef del mese di febbraio, il Parma Calcio precisa quanto segue: il ritardo è relativo ad una scadenza federale che, a differenza di tutti gli altri mesi, per il solo termine di marzo è anticipata rispetto a quella fiscale, elemento che ha creato un disallineamento.

A testimonianza dell’assoluta buona fede, il Club, nel momento in cui ha realizzato l’inconveniente, ha tempestivamente informato gli organi federali e ha immediatamente assolto ai propri obblighi, versando quanto dovuto con solo quattordici giorni di ritardo.

La Società disponeva di risorse finanziarie adeguate a far fronte all’adempimento, il cui ammontare è pari al 2% del totale degli impegni salariali stagionali a cui il Club adempie puntualmente ogni mese e, di conseguenza, non aveva alcun vantaggio a ritardare il versamento.

In attesa degli esiti del procedimento, il Club conferma il proprio impegno per il raggiungimento degli obiettivi sportivi stagionali e dell’intero progetto societario di medio lungo periodo intrapreso dalla proprietà.

 

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