Tardini, una mozione “stringente”. Ma chi dice che il Parma deve starci per forza?

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Esiste una voce che serpeggia: “C’è già un accordo firmato tra Parma Calcio e Comune per fare lo stadio come vuole l’amministrazione”.

Alt, bugia. Non esiste nulla di firmato, anche perché non esiste volontà del Parma Calcio e del presidente Krause di essere prono a richieste pseudo assurde.

Un conto è mediare, uno incassare in modo supino. Anche perché Krause non deve fare lo stadio perforza.

E allora perché chiacchiere serpeggianti? Forse per mischiare le carte e le idee. E scaricare eventuali colpe in caso il progetto affondi come il Titanic.

In fondo il progetto stadio ha animato eccome il consiglio comunale, ma di conclusioni se ne sono tratte ben poche.

Tutte ben riassunte in un post di Marco Bosi, assessore allo Sport che danni anni si batte per il progetto:

“🏟 Verso il nuovo Tardini: importante passo avanti!

📝 Oggi il Consiglio Comunale ha approvato una mozione che impegna la giunta ad andare avanti sul progetto di riqualificazione dello stadio Tardini, come scritto nel programma elettorale, fornendo indicazioni chiare e precise.

⚽️ Come sapete è un tema che mi sta particolarmente a cuore e su cui mi sono speso più di chiunque altro in questi anni. Così continuerò a fare nei prossimi mesi, per arrivare in tempi adeguati all’obiettivo di dotare Parma di uno stadio moderno, sostenibile ed inclusivo. È un’opportunità che non possiamo assolutamente perdere.

🗨 Quando approvammo il pubblico interesse durante il consiglio del 24 gennaio 2022 dissi questo “Si può dire che lo stadio così com’è non è adeguato, che magari questo progetto è anche migliorabile, anch’io sono convinto che abbia dei margini di miglioramento, ma per farlo bisogna approvare il pubblico interesse.”

🙏 Voglio quindi ringraziare tutti i Consiglieri di maggioranza che hanno saputo lavorare uniti, costruendo un documento che sintetizza il lavoro di questi mesi in cui insieme al Parma Calcio abbiamo lavorato al superamento di quelle criticità emerse nelle discussioni sul progetto preliminare. Così come ringrazio il Parma Calcio per l’attenzione dimostrata alle istanze rappresentate in questi mesi di dialogo.

➡️ Ora avanti verso il progetto definitivo”.

Tre i punti messi all’attenzione del Consiglio:

la discussione del pubblico interesse del rifacimento del Tardini; la valutazione dell’esistenza dell’attualità del pubblico interesse; la salvaguardia del plesso scolastico Puccini – Pezzani garantendo di inserire nel piano comunale interventi per la funzionalità dell’istituto.

Tra i mille interventi fra il fantasioso e l’irrazionale, anche qualcosa di sensato, come le parole di Pietro Vignali:

“Che lo stadio non sia un corpo estraneo per il quartiere, che la durata della concessione sia mediata come compensazione anni – costi, ma che non si sposti: è la casa dei crociati da sempre. Inoltre, eventualmente, che il privato paghi le migliorie al complesso Puccini – Pezzani, ma la città non perda l’occasione, perché sarebbe uno spreco”.

Una via di mezzo, simile alla posizione del Sindaco Guerra.

“Sul Tardini ci sono stati due punti fermi: la sua permanenza in quel luogo e la necessità di rivedere il progetto “astronave” che non ci convinceva. L’ho scritto ad agosto al Parma e da lì è partito un percorso lineare che ha portato prima agli incontri partecipativi gestiti da società esterna al Comune che hanno prodotto una relazione. E da quella relazione sono nati spunti di correzione al progetto che ho espresso in una seconda lettera al club. Al termine è arrivata la mozione di maggioranza che riassume le richieste per arrivare a un progetto che vogliamo arrivi a conclusione”.

Ovviamente in consiglio è’ approdata a anche la petizione del Comitato “No Stadio”, che riportiamo sotto, anche se ormai è superata.

Ma il grande interrogativo lo ha espresso Priamo Bocchi: “Perché porre a un privato che vuole creare un bene pubblico una mozione stringente? Perché negativizzare la bellezza?”.

Sembra quasi l‘amministrazione voglia prepararsi di nuovo a perdere l’ennesimo treno.

Scaricando magari la colpa sulle altre parti…

IL TESTO INTEGRALE DELLA PETIZIONE – 

Al Sindaco di Parma, Michele Guerra

al Presidente del Consiglio comunale di Parma, Michele Alinovi

al Consiglio comunale di Parma

Petizione ai sensi dell’art. 58, comma 3, dello Statuto comunale

PREMESSO 

che il 24/01/2022 è stata approvata dal Consiglio Comunale, con 20 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astenuti, la delibera con cui è stata dichiarata di pubblico interesse la proposta di rifacimento e gestione dello stadio Tardini da parte della società Parma Calcio 1913 Srl (PG 90350 del 21/05/2021);

che anche qualora dichiarato il pubblico interesse l’Amministrazione è sempre libera di stabilire con scelta insindacabile se rinviare o non procedere all’esecuzione dell’opera;

RITENUTO 

che la proposta del Parma Calcio 1913 dichiarata di pubblico interesse è stata presentata il 21/5/2021;

che l’ing. Michele Gadaleta è stato nominato RUP con Determinazione del Direttore Generale del 26/10/2020;

che la nomina del RUP non poteva riferirsi al progetto, non ancora esistente, del Parma Calcio 1913, ma solo a quello, all’epoca agli atti del Comune di Parma, presentato il 9/9/2020 dalla società Progetto Stadio Parma Srl;

che è prevista la nomina del RUP per ogni singola procedura, gara, affidamento o acquisto;

che l’ing. Michele Gadaleta non aveva quindi alcun titolo a esercitare la funzione di RUP per il progetto del Parma Calcio 1913;

CONSTATATO 

che Parma Infrastrutture Spa non ha partecipato alla Conferenza dei servizi né è stata convocata. La società era un attore essenziale sia in quanto concessionaria del Tardini fino al 2050, sia in quanto concedente lo stadio al Parma Calcio 1913 fino al 2025. Era, in particolare, importante ai fini dell’esito della Conferenza dei servizi e della dichiarazione del pubblico interesse conoscere l’esistenza, il contenuto e lo svolgimento del rapporto di sub-concessione con la società di calcio;

ATTESO 

che la deliberazione consiliare dichiarativa del pubblico interesse non ha considerato che in virtù dell’art. 4 DM 25/8/1989 sono richiesti per lo stadio Tardini circa 23.000 mq di parcheggi posti in prossimità o a confine dello stadio;

che i parcheggi scambiatori non sono posti in prossimità o a confine dello stadio e sono inoltre destinati a soddisfare gli spostamenti pendolari per motivi di lavoro;

che è evidente e insanabile l’assenza di parcheggi vicini o nelle immediate vicinanze dello stadio voluti dalla normativa sulla sicurezza degli impianti sportivi;

PRESO ATTO

che la deliberazione consiliare dichiarativa del pubblico interesse non ha valutato che il problema della sicurezza, secondo quanto dichiarato dal Questore di Parma nell’ambito della Conferenza dei servizi, coinvolge “tutto il perimetro urbano all’interno delle tangenziali”;

CONSIDERATO 

che nel corso della Conferenza dei servizi gli uffici tecnici di Comune e Provincia, oltre ad altri enti interpellati, hanno sottolineato gravi e insanabili criticità del progetto sotto il profilo urbanistico, ambientale, economico-finanziario e sociale. In particolare, tenuto conto della previsione di inserire nello stadio funzioni commerciali aperte sette giorni su sette e di utilizzare l’impianto anche per eventi di natura non sportiva, sono state messe in evidenza forti criticità in materia di aumento del traffico e dell’inquinamento acustico e dell’aria, grave e ulteriore carenza di parcheggi ed elevati rischi di sicurezza urbana e incolumità pubblica poiché l’impianto si trova immerso, senza soluzione di

continuità, in un tessuto urbano residenziale altamente edificato, non modificabile, a elevata densità abitativa, con carenza strutturale di spazi e vie di esodo adeguate. A ciò si aggiunga che le funzioni commerciali previste nell’impianto avranno un impatto negativo sugli esercizi commerciali già presenti nell’area;

che i Consiglieri sono stati chiamati a deliberare senza aver potuto prendere visione della relazione dell’Advisor in merito alla sostenibilità economico-finanziaria del progetto. Il documento dell’Advisor ha evidenziato con ricchezza di argomentazioni e dati la NON sostenibilità economico-finanziaria della proposta di rifacimento e gestione dello stadio Tardini. Tenuto conto che l’equilibrio economico finanziario di una proposta di finanza di progetto è la condizione primaria e ineludibile di qualunque rapporto di partenariato pubblico-privato, sorprende e preoccupa che la Conferenza dei servizi abbia potuto esprimersi invece favorevolmente, eludendo così i pesanti rilievi formulati dall’Advisor. La conoscenza di quell’atto era quindi indispensabile ai Consiglieri per esprimere il proprio voto sul pubblico interesse. Omissione quindi gravissima, non solo perché i Consiglieri hanno diritto di esercitare la propria funzione con conoscenza degli atti, ma anche perché, conoscendoli, possono anche influire, nell’intervento orale, sul parere e sul voto del Consiglio;

che lo Stadio Tardini costituisce un bene patrimoniale di grande pregio per il Comune di Parma — il suo attuale valore a libro cespiti è di 55,6 milioni di euro — e che la proposta avanzata dalla società Parma Calcio 1913 ne prevede la concessione a titolo gratuito per 90 anni, il che prefigura non solo un danno erariale, in quanto il contributo non trova giustificazione nel PEF, ma anche un impegno di durata talmente spropositata da non consentire una adeguata valutazione delle future evenienze;

che la dichiarazione di pubblico interesse è stata effettuata senza che fosse stimato l’ammontare del contributo comunale rappresentato dal valore del diritto di superficie dello stadio “rifunzionalizzato” per 90 anni;

che la collocazione centrale dello stadio, il suo utilizzo a fini commerciali e terziari e la durata della concessione inducono a ritenere che il contributo comunale copra sostanzialmente il costo dell’intervento e che quindi il rischio a carico del Parma Calcio 1913 sia talmente tenue da non giustificare il ricorso alla finanza di progetto;

che le procedure di finanza di progetto (Comunicato Presidente ANAC del 12/1/2022) risultano imperniate su un sostanziale monopolio del promotore e su una diffusa assenza di concorrenza in quanto il promotore assume il totale controllo degli interventi da realizzare sia sotto il profilo progettuale che economico con possibili ricadute negative nella fase di esecuzione (varianti, riequilibrio dei costi, ecc.);

che vi è assoluta carenza di motivazione sulle ragioni per le quali è stato ritenuto “opportuno” dichiarare il pubblico interesse nonostante l’inattendibilità del piano economico finanziario;

che la situazione economica del proponente Parma Calcio 1913 risulta essere ulteriore motivo di preoccupazione: la società Parma Calcio ha registrato 87,5 milioni di perdite nel 2021 e la previsione è che chiuda l’esercizio 2022 con oltre 100 milioni di perdite. Dalla ricostituzione del club nel 2015 alla fine del 2022, il Parma Calcio avrà registrato oltre 285 milioni di perdite economiche totali, di cui circa 200 milioni soltanto negli ultimi 2 esercizi annuali. In assenza di conferimenti in conto capitale da parte dei soci per ripianare le ingentissime perdite, a fine 2022 i debiti del club si attesteranno oltre i 250 milioni.

Tutto ciò premesso, ritenuto, constatato, atteso, preso atto e considerato, i firmatari, ai sensi dell’art. 58, comma 3, dello Statuto comunale,

CHIEDONO 

che, in virtù dei nuovi elementi esposti nel preambolo della petizione, venga inserita all’ordine del giorno del Consiglio comunale una nuova messa in discussione della esistenza del pubblico interesse della proposta di rifacimento e gestione dello stadio Tardini presentata dal Parma Calcio 1913;

che venga valutata l’esistenza e l’attualità di tale pubblico interesse, alla luce della nuova documentazione emersa all’attenzione del Consiglio comunale, dei nuovi elementi addotti nel preambolo e della preoccupante situazione economica del proponente Parma Calcio 1913;

che sia contestualmente messa al voto la salvaguardia e il pieno e duraturo mantenimento in esercizio del plesso scolastico Puccini Pezzani, scuola essenziale e baricentrica per il suo quartiere che accoglie circa 640 alunni, garantendo di inserire nella pianificazione comunale tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari alla piena funzionalità dell’istituto, dimostrando la ferma intenzione dell’Amministrazione comunale di anteporre la funzione pubblica essenziale di una scuola e le esigenze delle famiglie del quartiere all’interesse economico del privato Parma Calcio 1913.

I PROMOTORI – Ada, Artetipi, Comitato Tardini Sostenibile, Delegazione Fai Parma, Fiab Parma, Fridays for Future Parma, Fruttorti, Gruppo Fai Giovani Parma, Isde Ass. medici per l’ambiente, Italia Nostra sez. di Parma Legambiente Parma, Manifattura urbana, NoCargoParma, Osservatorio Stadio Parma, Parma Città Pubblica, Parma Etica, Parma sostenibile, Sodales, Wwf Parma e Ok Club. Oltre all’Avvocato Arrigo Allegri, consegnate 8401 firme.

 

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