Brucia la corona sotto la lapide di Guido Picelli: identificato e denunciato. E’ un 31enne africano

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Risale alla settimana scorsa, precisamente alla sera del 7 marzo, la notizia che una corona di fiori posta sotto la lapide commemorativa di Guido Picelli (politico antifascista simbolo della resistenza alle milizie fasciste in occasione delle c.d. “barricate” del 1922 nel quartiere “oltretorrente”) era stata incendiata.
Considerata la possibile connotazione politica del fatto delle indagini si è occupata dell’indagine la Digos che ha acquisito le immagini di alcune telecamere, risultate utili ai fini della ricostruzione dell’accaduto.
Ad agire, un uomo solo che dopo essere entrato in un locale ha staccato dall’apposito alloggiamento la corona di fiori e, dopo aver dato fuoco a un pezzo di carta e averlo buttato a terra, vi ha poggiato sopra la corona di fiori per darle fuoco.
Un’atto vandalico, non politico.
La svolta nelle indagini risale alla mattina del 14 marzo, quando il personale della DIGOS ha rintracciato, lungo Via Trento, un uomo le cui caratteristiche fisiche e di abbigliamento apparivano perfettamente coincidenti con quelle già in possesso.
Fermato è stato condotto in Questura, stato sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici da parte del personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, per essere poi identificato per un cittadino straniero di origine africana di 31 anni. 
Dalla comparazione tra le immagini della videosorveglianza ed i rilievi fotografici, è emerso che la persona in questione indossava il medesimo abbigliamento portato la sera del 7 marzo dall’autore del gesto vandalico posto in essere in Piazzale Picelli.
Per tali ragioni, al termine delle attività, la persona in questione è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per il reato di danneggiamento aggravato.

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