Cadavere al Cornocchio: è un 65enne residente a Parma

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Aveva 65 anni, era originario di Genova ma residente a Parma, solo con se stesso e in cura al Sert, l’uomo ritrovato cadavere, in avanzato stato di decomposizione, in un canale a Baganzola.

Si chiamava Loris Milanese. A compierne l’identificazione hanno contributo alcuni fogli in tasca, le chiavi di casa e le tracce di interventi medici subiti in passato.

All’esito di una serie di accertamenti di carattere medico-legale e di polizia giudiziaria, nonché di acquisizione documentale, si è pervenuti alla identificazione del cadavere, in avanzato stato di decomposizione, rinvenuto il 17.2.2023 nel canale di scolo che attraversa l’area di pertinenza dello
Stabilimento Iren Ambiente, in Parma, Strada Baganzola.

Si tratta di Milanese Loris, nato a Busalla (GE) il 07.05.1958, residente a Parma.

Nel corso di una prima ispezione della salma, il medico legale intervenuto, dr.ssa Fedeli, aveva riscontrato la presenza di una protesi oculare in corrispondenza della cavità orbitale destra ed aveva altresi recuperato dagli indumenti indossati dal deceduto alcuni oggetti, fra cui un mazzo composto
da 4 chiavi e uno smartphone completamente impregnato di sostanza liquida e melmosa.

Dalla consultazione dell’archivio digitale contenente le denunce di scomparsa presentate negli ultimi mesi, emergeva tra le altre la denuncia di scomparsa depositata in data 15.1.2023 da personale del locale S.E.R.T. in merito all’allontanamento volontario di Milanese Loris, del quale non
si aveva più notizia dalla prima metà di dicembre.

La sorella riferiva di non avere notizie del fratello dal mese di novembre u.s., e specificava che, attraverso WhatsApp, aveva verificato che l’ultimo accesso
eseguito dal cellulare del fratello risaliva al 15 dicembre 2022.

Ulteriori accertamenti condotti sulla movimentazione di un conto corrente hanno consentito di accertare che l’ultima operazione era stata eseguita in data 22 dicembre 2022 presso
un’attività commerciale di Parma.

La Squadra Mobile analizzando
la lista fotosegnalamenti relativa allo scomparso, rilevava la presenza di “deformazioni: gamba sx rigida e protesi occhio dr”.

Si procedeva dunque ad un’indagine presso il locale nosocomio, i cui esiti risultavano del tutto sovrapponibili a quelli relativi ad indagini radiografiche (femore e tibia) cui il Milanese era stato sottoposto nel maggio 2007, reperite negli archivi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma.

Da un confronto delle due indagini, è emersa una stretta correlazione dei reperti, con particolare riferimento alle fratture, ai mezzi di sintesi e ad un ematoma calcificato a carico dell’arto inferiore SX.

Nel corso delle operazioni di svestizione della salma finalizzata all’esecuzione dell’autopsia, svoltasi in data 18.2.2023, nella tasca sinistra del giaccone, è stata rinvenuta una custodia in plastica contenente un certificato ripiegato, intriso di liquidi, riportante i dati anagrafici di Milanese Loris.

Sempre durante l’esecuzione dell’esame autoptico, il medico legale rinveniva l’arcata superiore di una dentiera, elemento che assume significato alla luce del rinvenimento -presso l’abitazione del Milanese – di una custodia per protesi odontoiatrica.

A proposito dell’abitazione del Milanese, va aggiunto che, in occasione del rinvenimento del cadavere, era stato rinvenuto un mazzo di chiavi; la Squadra Mobile si è recata presso l’abitazione del predetto, constatando che una chiave del mazzo permetteva l’apertura del portoncino di ingresso al condominio, una seconda chiave apriva la cassetta delle lettere intestata a Milanese Loris e una terza chiave consentiva di accedere all’appartamento ubicato al primo piano, su cui era presente una
targhetta in legno con sopra inciso “Loris Milanese”.

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