Vazquez e poi più: il Mudo di testa espugna il Granillo

Non è stata una gara pirotecnica o esaltante, ci sono stati momenti in cui si è temuto che finisse come contro il Pisa: più Parma che Reggina, più possesso, più occasioni, ma la paura è la peggior compagna di squadra in certi frangenti.Il Parma si prende uno spicchio di speranza nel futuro e tanta rabbia: se ci fosse continuità, parleremmo di una stagione diversa. La decide come sempre Vazquez, l'uomo in più. Quello che prende le botte e porta la croce, la canta e la suona. Quello che mancherà terribilmente contro il Sudtirol, per un giallo che non c'era, sarà squalificato

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Non è stata una gara pirotecnica o esaltante, ci sono stati momenti in cui si è temuto che finisse come contro il Pisa: più Parma che Reggina, più possesso, più occasioni, ma la paura è la peggior compagna di squadra in certi frangenti.

Il Parma si prende uno spicchio di speranza nel futuro e tanta rabbia: se ci fosse continuità, parleremmo di una stagione diversa. La decide come sempre Vazquez, l’uomo in più. Quello che prende le botte e porta la croce, la canta e la suona. Quello che mancherà terribilmente contro il Sudtirol, per un giallo che non c’era, sarà squalificato.

Serie negative a confronto, forse tra Reggina e Parma stanno meglio i ducali che continuano la loro altalena tra vittorie e sconfitte mentre i padroni di casa accusano un fisiologico rallentamento.

In porta torna Buffon, davanti Circati al fianco di Osorio, con Delprato e Ansaldi sulle fasce. A centrocampo Sohm con Bernabé e Esteves. Davanti c’è Vazquez in posizione di falso nueve, con Benedyczak e Man. A sorpresa panchina per Zanimacchia.

Al dodicesimo iniziano le grane per i ducali: intervento in ritardo ai danni di Hernani, ammonito Delprato che era diffidato. Al sedicesimo si fa vedere Sohm: raccoglie un pallone vagante e impegna Colombi. Da fuori ci prova Bernabè, palla alta.

Al 30esimo ci prova Vazquez, blocca Colombi.

Il Parma tiene palla e macina occasioni fino alla trequarti, poi, regolarmente, pasticcia. La gara sembra gemella di quella contro il Pisa: al 35esimo ci prova Circati. Corner di Estevez, Circati colpisce a botta sicura ma Colombi riesce a salvare.

Tre minuti dopo ancora Parma, ci prova Vazquez in semi acrobazia: Colombi dice no.

Piove sul bagnato in casa Parma: il Mudo prende palla e piede di Strelec, per Irrati è giallo, molto discutibile.  Vazquez era diffidato, salterà anche lui il Sudtirol. 

E sul finire di recupero, la Reggina chiede il rosso per uno scontro aereo Mudo – Hernani, uno dei tanti ex: per Irrati non è successo nulla, Fabbian viene ammonito per proteste.

Il primo tempo sfila via senza reti e con poche emozioni: più Parma che Reggina, ma risultato inchiodato sullo zero pari.

Il Parma si prende un rischio al 49esimo: Buffon fuori tempo dice no a Strelec, sarebbe stata una beffa eccessiva. Ancora Buffon è impegnato al 53esimo: Rivas scarica per Fabbian, Gigi dice no centralmente.

Al 68esimo il Parma passa: tacco di Camara che sente Ansaldi e lo serve a rimorchio, cross dell’argentino per la testa di Vazquez, che batte Colombi e porta in vantaggio il Parma.

Inzaghi si gioca le carte Cicerelli e Galabinov, sbilanciandosi, ma la gara, nervosa, a tratti isterica ad altri noiosa, regala solo un altro brivido: Bernabé ruba palla a Galabinov e serve Vazquez che chiude il diagonale e sfiora solo il palo, con un bacio leggero che esce dalla rete.

I cinque minuti di recupero scivolano via: il Parma si porta a casa vittoria e tre punti. E macina rabbia, per i risultati persi per strada, per quello che potrebbe essere ma non è stato.

Non è stata una gara pirotecnica o esaltante, ci sono stati momenti in cui si è temuto che finisse come contro il Pisa: più Parma che Reggina, più possesso, più occasioni, ma la paura è la peggior compagna di squadra in certi frangenti.

Il Parma si prende uno spicchio di speranza nel futuro e tanta rabbia: se ci fosse continuità, parleremmo di una stagione diversa.

REGGINA – PARMA 0 -1 

MARCATORI: 68′ Vazquez (P)

REGGINA: Colombi; Pierozzi (dal 72′ Cicerelli), Cionek (dal 46′ Camporese), Gagliolo, Di Chiara; Fabbian, Majer, Hernani (dal 83′ Galabinov); Rivas (dal 62′ Canotto), Strelec (dal 62′ Gori), Ménez. A disp: Contini, Loiacono, Crisetig,  Terranova, Lombardi, Bondo, Liotti. All: Filippo Inzaghi.

PARMA: Buffon; Delprato, Osorio (dal 46′ Cobbaut), Circati, Ansaldi (dal 74′ Zagaritis); Sohm (dall’81 Juric), Bernabé, Estevez; Benedyczak (dal 58′ Camara), Vazquez, Man (dal 58′ Zanimacchia). A disp: Chichizola, Corvi, Balogh, Charpentier, Bonny, Coulibaly, Inglese. All: Fabio Pecchia.

Arbitro: Massimiliano Irrati della sezione di Pistoia
Ammoniti: Delprato, Vazquez (P), Majer, Cionek, Menez, Fabbian (R)

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