LA FIDUCIA NEL GRUPPO

“Ho sempre detto che abbiamo incontrato delle difficoltà durante il campionato, il fatto di non aver avuto sempre una squadra a pieno regime. Sul mercato di gennaio ho delle considerazioni, per le esperienze vissute, perché stravolgere 7 o 10 giocatori è come buttare il lavoro fatto per sei mesi. E la capacità di ricreare un gruppo è sempre più complicata. Ho grandissima fiducia nei ragazzi, non li cambio con nessuno, al di là di quello che c’è stato un 3×1, tre fuori e uno dentro, come è stato detto e scritto, è condiviso. E’ condiviso perché l’aspetto del gruppo e del rispetto all’interno della squadra deve essere al di là di ogni valore tecnico. Poi in giro ci sono tanti giocatori forti, è evidente. Ma perché arriva un giocatore che già conosco? Perché sarà più semplice inserirlo dal punto di vista tecnico ma soprattutto dal punto di vista umano e dei valori morali. Per me è importante creare una forte identità, non solo tecnica e morale, in una squadra. Noi abbiamo avuto l’interruzione costante, continua. E questo ci ha interrotto il percorso. Quando parlo di fiducia, fiducia vera, questa è la dimostrazione per i ragazzi che scendono in campo e lavorano costantemente. Romagnoli? Dispiaciuto soprattutto di non averlo avuto a disposizione, poi sono delle scelte al di là di quello che si percepisce all’esterno. Però io guardo a quelli che ho, al di là delle interpretazioni che si vogliono dare dall’esterno. Il mio pensiero è rivolo a quelli che sono qui”. 

IL GENOA PROSSIMO AVVERSARIO
I ragazzi hanno voglia di rispondere sul campo, hanno lavorato con grande voglia e intensità. E c’è voglia di dare delle risposte sul campo, perché le prestazioni così altalenanti lasciano amarezza negli occhi di tutti noi, in primis, e ovviamente di riflesso su tutto l’ambiente. Quando affronto delle sfide, uno deve prepararsi a entrare nel lavoro e nell’ambiente stesso, tirando sempre al massimo, al di là delle aspettative. Ma i bilanci si fanno sempre alla fine. Il Genoa? C’è grande rispetto di una squadra, che soprattutto nell’ultimo mese, è in grandissima condizione, in autostima, in fiducia, risultati e prestazioni sono dalla loro parte. Una squadra che è molto diversa da noi, al di là della storia e del blasone, nel modo di stare in campo, che ha voglia di giocare e di fare la partita. Al di là del nome, per noi è un esame molto bello da affrontare, vibrante, e con la giusta attenzione. C’è grande voglia di riprendere il cammino interrotto, sarà una partita diversa da Cosenza. C’è tutta la voglia, l’intenzione, la forza e l’energia di voler reagire e fare qualcosa di diverso“.

LA NOSTRA FILOSOFIA
“Una squadra che abbia un’identità, questo lo abbiamo dimostrato. Poi con le nostre cose non siamo riusciti a farlo per tante partite, ma è una squadra che ha un’identità ben precisa ed è stata capace di vincere delle partite sporche e delle partite classiche da Serie B. Ha vinto delle partite da padrona del campo e tante volte non lo abbiamo fatto per tante partite e questo ci porta ad affrontare una classifica del genere. L’ambizione deve essere in noi stessi, di volere di più, di pretendere. Proprio perché è una squadra così giovane deve essere un’ambizione alta, viverla quotidianamente a pretendere di più da noi stessi, ad alzare continuamente l’asticella. Questa è ambizione. L’ambizione parte dal Club, questo è dimostrato. L’ambizione di chi vive dentro al Club, l’ambizione di un tecnico. Il mio è un lavoro costante e quotidiano, andare a cercare dei dettagli e migliorarli, cercare di migliorare ogni singolo ragazzo, questo passa dal mio lavoro e dallo staff. Io pretendo sempre di più. Noi costantemente facciamo dei bilanci, il nostro è un lavoro continuo e il bilancio va fatto quotidianamente. Poi si vedrà nel quadro generale, a lungo periodo. Il mio lavoro è pretendere di più e migliorare ogni singolo ragazzo, ogni loro miglioramento è per il collettivo“.

I NOSTRI TIFOSI
“Tifosi? La contestazione deve essere uno stimolo, quando scendiamo in campo dovremo essere noi a portarli dalla nostra parte. Quindi che ci sia questo clima di delusione, è legittimo da parte loro. I primi a essere delusi di questo andamento così altalenante siamo noi. Solo sul campo la squadra deve fare quello che sa fare per portare il pubblico dalla nostra parte”.