Maxi blitz contro l’Ndrangheta: arrestato un 39enne residente a Corniglio

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C’è anche un 39enne residente a Corniglio ed originario di Gioia Tauro, iniziali M.G., tra le persone finite agli arresti domiciliari nell’ambito della maxi operazione Olimpo contro l’Ndrangheta portata avanti dalla polizia di stato e coordinata dalla Dda di Catanzaro che ha portato a 56 arresti (41 in carcere e 15 ai domiciliari) al sequestro di 250 milioni di euro nei confronti di presunti esponenti delle cosche Mancuso, La Rosa, Il Grande e Accorinti e alle indagini nei confronti di 76 persone.

Nelle prime ore di giovedì 26 gennaio ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per 56 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa,  estorsione, porto e detenzione illegale di armi, sequestro di persona, trasferimento fraudolento di valori.

Gli indagati sono accusati anche di illecita concorrenza con violenza e minaccia e traffico di influenze illecite, aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa, nonché di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione ed al riciclaggio di macchine agricole, aggravate dalla transnazionalità e dall’agevolazione mafiosa.

“Un’indagine nella quale ci sono prove, non gravi indizi di colpevolezza – ha sottolineato Nicola Gratteri, procuratore Capo di Catanzaro. Ci sono le voci degli arrestati di questa notte, sequestri di beni, pedinamenti effettuati. Crediamo di aver dimostrato questa notte un sistema capillare e sistematico di controllo di tutte le attività alberghiere e turistiche di tutta la provincia di Vibo e in particolar modo Tropea e i paesi vicini. La ‘ndrangheta chiedeva tangenti da 20mila euro al mese”.

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