Elia era una scoperta del compianto Carlo Drapkind che era un vero e proprio talent scout (talent anche nella moderna accezione): fu lui a scritturarla per l’allora Radio Emilia, quando ci fu la scissione passò alla già citata Onda Emilia, e quindi approdò a Radio Elle che successivamente inglobò Radio Emilia. Elia non leggeva solo le carte (e, per chi crede a queste cose, azzeccandoci anche) e gli astri (le sue
La ricordo volentieri – in questo sito prettamente calcistico – per la sua genuina passione per il Parma Calcio: uno o due anni fa mi fece sapere di aver ritrovato delle sue cassette dell’epoca con registrate delle nostre trasmissioni: non solo la sua E le stelle stanno a guardare, ma anche Anteprima
Nel video sopra “Un po’ di me”, si può ascoltare la lettura delle carte in diretta su Radio Onda Emilia nella sua trasmissione “E le Stelle stanno a guardare ” (circa metà anni 80)
Dicevamo della sua passione per il Parma Calcio: una volta, come regalo di Natale, ebbe la possibilità di intervistare i calciatori ducali…
Qui, con speaker la compianta Cinzia Ferraroni, la lettera scritta dalla Maga Elia al presidente del Parma A.C. Ernesto Ceresini dopo la sua scomparsa
Per salutare degnamente Elia, mi permetto di aggiungere anche un bel post di Arturo Dalla Tana, notaio in Parma, ma anche una delle migliori espressioni di Radio Emilia ed Onda Emilia
Premetto di nutrire una fisiologica diffidenza verso chi si presenta come mago, astrologo o esoterista (ammesso che si dica così)
Se posso però fare un’eccezione questa tocca alla Maga Elia, all’anagrafe Elia Spocci Cupola, di cui ho appreso oggi con grande tristezza la scomparsa
Avevo conosciuto la Maga Elia ai tempi di Radio Emilia di Fabrizio Pallini, andiamo indietro con gli anni, parliamo del periodo meraviglioso fra il ’70 e l’80
La Maga Elia era uno dei personaggi, carichi di entusiasmo e di voglia di fare che a quei tempi si erano affacciati nell’irripetibile mondo che allora si chiamava delle Radio Libere, dove tutto era volontariato, desiderio di esserci, un’altra cosa dai network dei giorni d’oggi che di quel mondo sono figli diversi.
Ricordo che la Maga Elia compariva in radio la domenica mattina, lasciando il suo negozio in Ghiaia , radice cui restava attaccata, malgrado le ipotesi di futuro che raccontava e di cui restava sinceramente convinta.
Ci misi parecchio tempo, lo confesso, per scrollarmi di dosso la diffidenza e conoscere la persona, una parmigiana generosa e autentica, al di là delle vesti magiche di cui si raccontava.
Tanti anni sono passati da allora, e ho ritrovato la Maga Elia stavolta qui, sul web, con lo stesso entusiasmo, la stessa voglia di fare e di esserci.
Da qualche tempo i suoi scritti, il suo appoggio che accompagnava quasi ogni mio messaggio si erano fatti sempre più radi.
Oggi, leggendo il giornale, ho capito perché, e sono molto triste.
Ci mancherai, Elia. Mi sono perso le tue previsioni, le tue ipotesi di futuro e me ne dispiaccio. Ma ho potuto conoscere una parmigiana vera, innamorata della nostra città e amica delle cose che facevamo o che abbiamo cercato di fare. Come Lei, credendoci.
Questa sera. con inizio alle 20.30 sarà celebrato il Santo Rosario nella Chiesa Parrocchiale di Maria Immacolata di Strada Casa Bianca 35 a Parma. Domani, giovedì 12 gennaio 2023, alle ore 15.30 una benedizione nella camera mortuaria dell’Ospedale Maggiore di Parma, prima del trasferimento al tempio di Cremazione.
Gabriel (come mi chiamava lei) nel mandare ad Elia un affettuoso saluto, si stringe nel dolore ai figli Denise, Bianca ed Emiliano, porgendo loro le più sentite condoglianze. Gabriele Majo (da StadioTardini.it)
Foto sopra: negli studi di Radio Elle, in alto: l’editore Marco Gabbi, Gabriele Majo, Gianni Barone; in basso la Maga Elia e Roberta Gabelli