“Ma Donini fa l’Assessore o l’Informatore Scientifico”?

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Lettera firmata da un operatore sanitario

Caro Donini, ho letto gli ultimi articoli pubblicati su ParmaPress24 e sono rimasto molto impressionato negativamente sia per quanto riguarda le notizie del ventennio di quello che ormai tutti chiamano lo sceriffo sia per l’articolo “Caro Governatore, vegli sull’operato di Donini“, pubblicato ieri. L’articolo fa riferimento ad una sua intervista sulla “Gazzetta di Parma” del 28 maggio 2020. Mia sorella è abbonata alla “Gazzetta” per cui, incuriosito, mi è stato facile ritrovare l’articolo e leggerlo.

Sono rimasto ancor più impressionato ed indignato quando io stesso ho letto l’articolo! Infatti Lei parla con tale precisione ed enfasi entusiastica delle prerogative di una specifica ditta per strumenti di laboratorio, facendo ad essa pubblicità, che ho pensato che parlasse non come un amministratore pubblico ma come un informatore scientifico (così vengono chiamati oggi i rappresentanti di medicinali e strumentazioni sanitarie).

Mi sono allora informato e mi è stato detto che sono numerose le ditte che fanno le stesse cose ed anche meglio di quella “sua amica”. Non credo che le altre ditte siano state molto contente di questa sua indebita pubblicità a una ditta concorrente e al suo “potenziamento” unilaterale da parte del “sistema sanitario regionale”. Potrebbero anche denunciarla e se non lo hanno ancora fatto è certo per timore del suo potere di fare e disfare come vuole le cose della sanità di cui, guardando il suo curriculum limitato in gran parte ad incarichi burocratici di partito, non risulta abbia alcuna esperienza.

Inoltre, gli acquisti di queste strumentazioni non hanno seguito il sistema delle gare competitive regolari ma hanno approfittato della urgenza Covid ma, almeno per quanto riguarda Parma, l’urgenza non c’era perché apparecchiature già acquistate con regolare gara di altre ditte erano già perfettamente funzionanti peresso l’Ospedale Maggiore.

Caro Donini, quando è venuto a Parma, in una delle recenti occasioni con dei pretesti ma, in realtà, per sostenere lo sceriffo sottoposto a numerosi ma giusti attacchi da parte di sindacati e operatori sanitari, le ho stretto la mano. Non lo farò più!

Inoltre spero e sono in attesa, come lo sono altre persone, che le Procure della Repubblica di Parma o di Bologna, o entrambe in cooperazione, facciano luce sugli eventuali interessi economici che spiegherebbero i suoi comportamenti.

 

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