Mister Ulderici: “Abbiamo stretto un patto tra noi, con obiettivi a breve…” (VIDEO) / CONVOCATE / CURIOSITA’

0

(www.parmacalcio1913.com) – Ecco le parole di Mister Fabio Ulderici alla vigilia di Como-Parma, 6^ Giornata di Andata 1^ Fase Campionato Serie A Femminile, in programma allo Stadio “Ferruccio Trabattoni” di Seregno (MB), domani sabato 15 ottobre 2022 alle ore 14:30

Mister Fabio Ulderici, riprende il Campionato di Serie A Femminile con uno snodo fondamentale, la sfida di Como…

“Sì, riprende il Campionato, direi finalmente, perché dopo la partita di Roma c’era una gran voglia di cercare di rimediare subito e la pausa ci ha obbligato a ritardare di una settimana questo nostro desiderio di tornare subito in campo. E’ chiaro che quando una partita non va bene c’è voglia di rimediare subito, quando, invece, stai fuori dal campo tanto tempo, purtroppo, poi, ti porti dietro uno stato d’animo di dispiacere che vuoi cercare di superare velocemente. Finalmente è arrivato questo momento e domani abbiamo una partita importante che fa iniziare una fase successiva del nostro Campionato. Abbiamo fatto una prima fase, formata dalle prime cinque gare caratterizzate da un calendario molto molto complicato: adesso troviamo un calendario altrettanto complicato, ma con squadre che sulla carta sono sicuramente differenti rispetto alle altre, quindi sappiamo che domani sarà una partita importante e che sarà un periodo determinante per noi: abbiamo voglia di giocare e di affrontarlo con grande coraggio e determinazione”.

Non è tanto la classifica ad impensierire, quanto le ultime due prestazioni. Da dopo la gara di Coppa Italia caratterizzata dalla rimonta del Cesena, non si è più visto il Parma Femminile di prima…

“Io dico sempre che la classifica non è da guardare in questo momento: il Campionato si risolverà verso Aprile, perché il Campionato è caratterizzato da due Fasi, adesso stiamo vivendo quella che potremmo definire di qualificazione alla successiva. In questo momento la classifica non è fondamentale: il numero che c’è adesso a fianco del nome della squadra ora non conta tantissimo: c’è ancora tanto tempo e tante gare da affrontare. E’ chiaro che per noi sarà veramente importante cercare di andare oltre, di superare, di avere una reazione a quelle che sono state le prestazioni passate, in primo luogo per noi stesse perché abbiamo bisogno, tutti noi, di trovare un risultato, di trovare una prestazione e di conseguenza trovare un risultato che arrivi da una prestazione. Lo dobbiamo fare per tutte le persone che hanno creduto e credono in noi e anche per tutte quelle che ci hanno creduto poco e criticato fin da subito quello che è stato il nostro percorso. In questa settimana ho letto una cosa che mi ha fatto proprio ridere: come mai in questo Parma non gioca Banusic? Banusic è infortunata da due mesi, quindi alle volte si scrivono delle cose senza sapere in realtà le dinamiche, Quindi vogliamo farlo anche un po’ per loro, perché comunque queste ragazze, nonostante il periodo di difficoltà, si allenano bene. Noi non siamo una squadra o una società che reclamizza i propri infortuni, perché io reputo che sia il modo migliore per trovare un alibi, a differenza di altre realtà che, magari, avendo una calciatrice della Primavera infortunata la fanno passare come l’assenza della vita… Noi abbiamo tantissime giocatrici che hanno difficoltà fisiche e che per questo sono fuori dal campo, ma noi sappiamo che con quelle che abbiamo a disposizione noi siamo all’altezza di affrontare tutte le partite che avremo e quindi io ho fiducia piena nelle ragazze a disposizione. Quando recupereremo anche tutte le altre, come dicevo a settimana scorsa, saremo un Parma completamente diverso, ma quello che c’è adesso, in questo momento, è all’altezza di questa Serie A”.

A proposito di Banusic: figura nell’elenco delle convocate, è recuperata? Qualcuna torna a disposizione?

“Noi, nell’elenco delle convocate, spesso inseriamo anche le calciatrici infortunate che lo stesso vengono aggregate alla trasferta perché reputiamo importante e fondamentale il gruppo. In realtà non recuperiamo nessuna, ma non è un problema: non voglio sprecare energie o far passare alle ragazze il concetto che ci manca questa o quest’altra. Io, tutto lo staff e tutte le ragazze siamo convinte che questa squadra abbia tutto per poter fare bene a Como a prescindere da chi manca. E’ chiaro che certe scelte ci hanno obbligato a fare scelte diverse in quelle che sono le posizioni in campo, lo schieramento; scelte diverse anche per quello che riguarda il concetto che vogliamo sul campo, perché magari alle volte si parte con il concetto di voler fare un gran gioco di palleggio, poi magari ti rendi conto che sei in una fase in cui fai un po’ fatica a farlo e allora devi trovare delle alternative, ma trovare alternative non significa buttare via il lavoro che si è fatto o il credo di un allenatore, ma essere intelligenti nel capire che in quel momento la squadra ha bisogno di quello. Abbiamo un po’ cambiato modo di giocare, per cui ci esprimeremo con concetti un po’ differenti, quando poi sarà possibile ci presenteremo in un modo diverso. Io penso che la grande qualità di un gruppo, inteso come staff e squadra, sia quello di comprendere il momento, prenderne atto e cercare il modo di superare quel momento di difficoltà, buttando sul campo le caratteristiche che possono aiutarci. Ed è quello che stiamo cercando di fare.”

Dalla Primavera di Mister Ilenia Nicoli è arrivata Giorgia Arrigoni, un’ azzurrina per arricchire il gruppo…

“Sì: abbiamo aggregato alla nostra Prima Squadra Giorgia Arrigoni, che è una ragazza di grande talento. Arriva dalla nostra Primavera, ha appena giocato con l’Italia Femminile Under 19 le Qualificazioni agli Europei. E’ una giocatrice, secondo me, di grandissima prospettiva: in questa Serie A non giocano tante ragazze della sua età, ad esempio a Como ne giocano due di altrettanta prospettiva… Io non penso che conti l’età, quanto la qualità e alle volte penso servirebbe coraggio nel metterle in campo, Mi viene da pensare a Micheli a Roma, Verrino col Milan e Nicolini la prima partita con l’Inter: noi siamo una squadra che ha sempre messo in campo, nel momento del bisogno, delle ragazze giovani; non ci siamo mai tirati indietro e se servirà non ci tireremo indietro neanche domani…”

Che squadra è il Como?

“Il Como è una squadra che fino a questo momento ha trovato delle prestazioni, ma non i risultati: quindi, come noi, è una squadra che ha bisogno di trovare il risultato e che in questo momento sta vivendo di entusiasmo grazie proprio alle prestazioni. E’ allenata molto bene… Il loro è un progetto che arriva da lontano: quest’anno hanno conquistato questa Serie A e stanno pian piano trovando gli adattamenti per restarci. Conosciamo bene le caratteristiche, conosciamo bene anche quale potrebbe essere il modo per mandarle in difficoltà, ma io voglio pensare al Parma, a noi, alle mie ragazze: non ci deve interessare tanto chi affronteremo, anche se lo affronteremo con grande rispetto ed umiltà, perché è fondamentale. Però la cosa importante sarà vedere in campo un Parma determinato, con grande voglia di vincere e superare un momento complicato, anche se alla fine bisogna essere molto sinceri: alla fine, i momenti difficili, in ogni stagione esistono. Esistono in ogni categoria e ogni squadra attraversa dei momenti difficili. Chi pensa che questi momenti difficili non esistano probabilmente sbaglia: la grande differenza la fa il come li si affrontano e come li si cerca di superare e noi siamo molto determinate nel cercare di superarlo, sapendo che questo è un momento nel quale alcune cose ci riescono in maniera più difficile, per cui dobbiamo utilizzare la testa e affrontarle cercando di renderle più semplici, cercando di superare le difficoltà”.

Parma e Como sono le squadre che, nella Serie A Femminile hanno subito, finora, più reti complessivamente ed anche su palla inattiva…

“Io penso che queste reti subite siano frutto di quello che è l’atteggiamento. Il maggior numero di gol che abbiamo preso sono conseguenza di errori nostri. In particolare i gol su palla inattiva nascono da situazioni nelle quali facciamo saltare in un modo troppo semplice l’avversario e quindi qui torna quello che dicevo prima: serve quella voglia di primeggiare, quella voglia di giocare anche in maniera serena, perché tante volte gli errori nascono da mancanza di serenità, ma noi non ce lo possiamo permettere, perché sappiamo che in questa Serie A ogni minimo errore viene punito: lo abbiamo visto in tutte le partite che abbiamo affrontato, mi viene da pensare al gol di Giacinti con la Roma: lei segna un bellissimo gol, ma è anche vero che noi le facciamo un grandissimo assist e quello è un errore che non ci possiamo permettere di compiere a prescindere da chi lo ha commesso, perché in altre situazioni erano state altre. Il concetto di fondo è che noi, in questa Serie A, non dobbiamo commettere errori banali, perché al minimo errore vieni punito e dobbiamo cercare di avere un atteggiamento propositivo legato anche alla fase di non possesso, cioè questa voglia di limitare l’avversario, di vincere il duello, di non farlo crossare, di andare a vincere il duello aereo in area di rigore, che ti può permettere, a quel punto, di abbassare il rischio di gol subito. Noi non prendiamo gol da situazioni centrali: poche volte prendiamo gol da situazioni centrali, dove, magari, usciamo male col centrale e si genera spazio e all’interno di questo spazio si butta un avversario. Noi prendiamo tantissimi gol su errori nostri in uscita, o su palla esterna, cross dentro e facciamo andare a colpire facilmente sul secondo palo l’avversario senza marcarlo… Quindi, secondo me, si tratta di errori individuali, legati all’atteggiamento; perché se io non voglio far crossare l’avversario, faccio di tutto per accorciarlo, per guardare la palla, per impedire a lei di crossare. Chiaro che se rendo facile la palla dentro, dopo tutto diventa più complicato.”

Al di là del valore di Milan e Roma, sono due partite che il Parma non segna e le statistiche certificano che, assieme al Como, abbiamo la peggiore percentuale realizzativa…

“Quando tu vuoi fare una partita sotto la linea della palla nella tua metà campo per poi ripartire, devi avere delle calciatrici con quelle caratteristiche. Noi non siamo una squadra costruita per abbassarci e ripartire, perché giocatrici importantissime per noi come Pirone e Martinovic non hanno quelle caratteristiche. Loro sono fortissime nel momento in cui la palla gliela portiamo là davanti, negli ultimi 25 metri, e, a quel punto, possono veramente fare la differenza: se noi chiediamo a loro di prendere palla nella linea di metà campo e di farsi mezzo campo in conduzione, non hanno quelle caratteristiche lì… Probabilmente non siamo neanche una squadra che deve giocare tanto sulle ripartenze, perché noi non abbiamo attaccanti esterne di ruolo: quindi noi siamo una squadra che deve cercare di alzare il proprio baricentro attraverso il palleggio. In questo momento abbiamo qualche difficoltà tecnica in mezzo al campo, quindi le grandi difficoltà nel riuscire ad arrivare alla porta avversaria nascono da questo, cioè: noi recuperiamo palla in mezzo al campo, ma facciamo fatica a tenere il possesso, e di conseguenza facciamo fatica a far avvicinare i nostri attaccanti all’area di rigore e diventiamo meno pericolose. Queste sono le nostre difficoltà offensive in questo momento. Per cui dobbiamo trovare un modo diverso di giocare in base alle caratteristiche di chi abbiamo a disposizione, perché per giocare come dicevo prima, abbiamo bisogno di recuperare un po’ di qualità tecnica. Faccio un esempio: Ippolito e Banusic sono due giocatrici fondamentali perché nella nostra testa l’idea di averle era proprio per alzare il tasso tecnico, l’imprevedibilità e il tasso di duelli uno contro uno vinti: in questo momento non le abbiamo, facciamo più fatica tecnicamente a portar su la palla e dobbiamo trovare un modo diverso per farlo. E la spiegazione delle nostre ultime partite è questa qui, ma è chiaro che se anche vogliamo fare una partita nella metà campo avversaria poi c’è anche l’avversario, e Roma e Milan sono due squadre molto forti che ci hanno obbligato a schiacciarci nella nostra metà campo, di conseguenza, con la mancanza di quelle caratteristiche, abbiamo fatto fatica a rialzarci. Anche quando vogliamo fare la fase di possesso  alzando il basso di difesa, il basso di difesa deve avere il tempo di alzarsi: se noi stiamo difendendo strette, recuperiamo palla e sbagliamo in uscita, il basso di difesa resta sempre lì; se noi invece recuperiamo palla e riusciamo nelle prime giocate a fare giocate semplici e di qualità per dare il tempo alla squadra di alzarsi e aprirsi, sicuramente migliora anche il nostro apporto offensivo nella metà campo avversaria. Quindi, le grandi difficoltà offensive nascono da questo…”

Lo stato psicologico delle ragazze?

“E’ normale che dopo un periodo come questo lo stato psicologico sia di dispiacere. Sono molto dispiaciute sia le ragazze che tutto lo staff perché volevamo fare prestazioni differenti. Io dico sempre che si deve accettare di perdere una partita, ma è il come si perde che fa la differenza. Il nostro dispiacere nasce da quello: da non essere riuscite a portare sul campo quella prestazione che nasce principalmente da quell’agonismo che serve per poter fare una ‘figura’ differente. Poi, una volta che tu hai questa consapevolezza, devi affrontare questo momento difficile, consapevole del fatto che il modo migliore per uscirne è avere fiducia, essere unite, andare avanti e darsi degli obiettivi a breve termine, perché gli obiettivi a lungo termine non li puoi toccare in forma concreta: noi abbiamo bisogno di obiettivi a breve termine e ce li siamo dati: abbiamo fatto un patto tra di noi e i patti sono le cose più importanti; abbiamo fatto un patto dentro lo spogliatoio che noi vogliamo fare determinate cose entro un tot tempo e quindi da oggi inizia un nuovo campionato. Facile? No. Possibile? Assolutamente sì, perché noi siamo all’altezza di queste partite”.

COMO-PARMA, LE CONVOCATE

(www.parmacalcio1913.com) – Dopo l’allenamento di rifinitura di questa mattina al Centro Sportivo di Collecchio, l’allenatore Fabio Ulderici ha convocato, per la partita Como-Parma, in programma domani sabato 15 ottobre 2022 alle ore 14:30 allo Stadio “Ferruccio Trabattoni” di Seregno (MB), valida per la 6^ Giornata di Andata, 1^ Fase del Campionato di Serie A Femminile, 23 calciatrici:

Portieri
1 Alessia Capelletti, 12 Gloria Ciccioli, 21 Rebecca Tinti

Difensori
17 Arianna Acuti, 3 Sara Caiazzo, 73 Danielle Cox, 11 Nora Heroum, 77 Giovanna Maia, 5 Joana Marchão, 27 Erika Santoro, 7 Antoinette Jewel Williams

Centrocampisti
4 Bianca Giulia Bardin, 6 Alice Benoit, 22 Emma Errico, 71 Niamh Farrelly, 25 Aurora Remondini, 18 Ludovica Silvioni

Attaccanti
28 Giorgia Arrigoni, 10 Marija Banušić, 36 Michela Cambiaghi, 24 Melania Martinovic, 9 Valeria Pirone, 37 Giulia Verrino

COMO-PARMA, LE CURIOSITA’ (MATCHPACK)

(www.parmacalcio1913.com) – La Prima Squadra Femminile torna in campo dopo la pausa nazionali: il prossimo avversario sarà in trasferta il Como, sabato 15 ottobre alle 14.30. Vediamo le statistiche delle due squadre nel nostro consueto MatchPack.

LE NOSTRE AVVERSARIE
Il Como ha ottenuto finora un punto in questo campionato; qualora dovesse mancare il successo, per la terza stagione di fila ci sarebbe una squadra neopromossa senza vittorie nelle prime sei partite di Serie A (Napoli nel 2020/21 e Lazio nel 2021/22)- Il Como ha subito 10 gol nelle prime tre partite casalinghe di questo campionato; nella passata Serie B la squadra lombarda aveva
concesso solo due reti nelle prime quattro gare interne. Il Como è la squadra che ha subito più gol su rigore in questo campionato (tre): due degli ultimi quattro gol incassati dalle lombarde sono arrivati dal dischetto (contro Pomigliano e Inter). Nessuna formazione ha colpito più legni del Como (sei come la Juventus) in questa Serie A: di questi ben tre sono stati centrati
nell’ultima gara di campionato giocata contro l’Inter.§

FOCUS GIOCATRICI
Nessuna formazione conta più giocatrici nate dall’1/1/2000 con almeno cinque presenze in questa Serie A rispetto al Como: tre (Chiara Beccari, Matilde Pavan e Alma Hilaj). Per il Parma una sola invece: Bianca Bardin. Chiara Beccari è una delle cinque attaccanti di questa Serie A (con Asllani, Chawinga, Haug e Gago) ad aver già collezionato almeno sette occasioni create per le compagne e almeno sette tiri (11 per lei) – tra queste è la più giovane. Beccari (classe 2004) è anche la più giovane marcatrice del campionato in corso. Nessuna giocatrice ha effettuato più dribbling in questo campionato di Chiara Beccari del Como e Joana Marchão del Parma (a quota 12 come loro anche Chawinga dell’Inter). Solo Anja Sønstevold dell’Inter (15) ha effettuato in questo campionato più cross su azione di Erika Santoro (14); la giocatrice del Parma è però quella che in questo campionato ne conta di più riusciti (cinque).

COMO-PARMA: INFO BIGLIETTERIA

(www.parmacalcio1913.com) – Costano 20 Euro in Tribuna Centrale15 Euro in Tribuna Laterale, 10 Euro in Tribuna Laterale Scoperta e 5 Euro per gli Under 14 in ogni settore, i titoli di ingresso allo stadio Ferruccio Trabattoni  di Seregno per la partita di Serie A Tim Femminile (6^ giornata) Como-Parma, in programma sabato 15 ottobre alle ore 14:30.

Il biglietto può essere acquistato sul circuito Vivaticket sia on line (cliccare qui) che nei punti vendita di tutto il territorio nazionale (cliccare qui per individuarli) e direttamente ai botteghini dello stadio il giorno della gara.

Si precisa che l’acquisto dei tagliandi sul circuito Vivaticket (on line e punti vendita) comporta una maggiorazione sul prezzo finale dovuta ai diritti di prevendita della piattaforma.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here