“Il modulo? Stiamo lavorando per avere delle alternative, per avere delle soluzioni anche in gara. Lo abbiamo fatto anche a Pisa. Chiaramente vanno poi assimilate e dipende dal tipo di gara che poi si sviluppa. Sul discorso del modulo non ci saranno stravolgimenti, ma io voglio vedere il Parma. Possiamo giocare 4-3-3, 4-2-3-1, 4-4-2, questi sono numeri che hanno un senso. Ma io voglio vedere una squadra che sia protagonista dal primo all’ultimo minuto, questo va al di là degli interpreti. Lavoriamo insieme da più di due mesi, quindi il gruppo ha un’idea di lavoro generale, poi ognuno ha delle caratteristiche diverse. Ma l’idea della squadra deve essere la stessa. 

Reggina? Affrontiamo una squadra che ha avuto una partenza straordinaria, che è in salute, dal punto di vista fisico e mentale. Squadra molto esperta e solida, trova la via del gol con tanti giocatori, sono precisi e non per caso è lì sopra. Per noi è continuare a testare la nostra evoluzione, sabato avremo di fronte una squadra di rispetto. Ripeto, non è un caso che sia lì sopra. I numeri sono straordinari, fa gol e subisce poco. Quando c’è questo, significa che c’è lavoro dietro dell’allenatore e della squadra, hanno avuto un inizio forte. Hanno delle buone ripartenze, come la posizione di Menez che non dà punti di riferimento. La coppia centrale è molto esperta, con Di Chiara e Cionek fanno un reparto importante per la Serie B. 

Ansaldi? E’ una questione di inserimento e di tenuta, con lui voglio procedere gradualmente, è un jolly straordinario. Ha una qualità al di sopra della media, anche per intelligenza calcistica, può ricoprire tutti i ruoli, a parte il ruolo di difensore centrale e punta. La sua duttilità è un vantaggio e questo lo valuterò in base al tipo di gara che dovremo fare e staremo affrontando. Anche Delprato può stare in mezzo, ma ho ancora dubbi. Ho dubbi, nonostante tutta questa situazione. Ho dubbi nelle scelte. Giocatori ne abbiamo, la squadra dovrà essere pronta ad affrontare la partita al di là degli interpreti”.