Gentilissima Direttrice, ho letto dapprima con curiosità , poi con preoccupazione le vicende narrate nei vari capitoli aventi come protagonista la Sanità parmigiana e chi la gestisce più che dirigerla.
Le confesso che mi sono permesso di chiedere conforto e conferma ad amici che in azienda ci lavorano, ebbene nessuno ha smentito od anche solo sminuito quanto da lei riportato, anzi , tutti sanno delle modalità utilizzate per gestire la sanità pubblica in quella azienda.
A questo punto la preoccupazione è cresciuta, e soprattutto mi pongo delle domande, possibile che il Sindaco , garante verso i cittadini in materia di salute non proferisca una parola?
Possibile che l’assessore al welfare e salute fino a pochi giorni fa direttore sanitario dell’azienda non dica nulla ?
Possibile che sia il Governatore e l’assessore alla salute regionale non sospendano finché non sarà fatta chiarezza su quanto riportato da lei , il Direttore Generale? La Magistratura è davvero immobile ?
Quella che ne esce non è una bella fotografia di Parma, anche perché, come giustamente da lei riportato, le ferite dello scandalo Parmalat non hanno mai cicatrizzato”.
Lettera firmata