I vantaggi di aprire un asilo nido privato

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Il settore dell’educazione infantile rappresenta da sempre un terreno fertile per investire e creare un business di successo.

Del resto, ogni anno, le famiglie si trovano a dover affrontare il grande ostacolo delle iscrizioni dei propri figli al nido comunale, ricevendo spesso e volentieri esito negativo, vista la grande domanda a fronte di un’offerta ridotta, un problema che assilla il nostro Paese da tempo immemore, con le strutture dedicate in numero ridotto, e una situazione che peggiora ulteriormente spostandoci dal Nord verso il Sud della Penisola.

Per ovviare a questa criticità, sono moltissime le famiglie che decidono di optare per una soluzione privata, in un settore che anche in questo caso vive costantemente di difficoltà per quanto riguarda il numero di asili nido privati in grado di adempiere pienamente alle innumerevoli richieste di iscrizione rispetto ai posti a disposizione.

Una circostanza che, come detto, permette a coloro che vogliono entrare nel comparto di poter sfruttare efficacemente la bassa competitività, con un esborso economico non eccessivo e l’opportunità di investire in un’attività che genera utili e un flusso continuo di adesioni.

Perché aprire un asilo nido privato

Prima di illustrare i vantaggi relativi all’apertura di un asilo nido, è bene sottolineare come l’inizio di questa esperienza imprenditoriale non sia così semplice da porre in essere, visti i tanti obblighi normativi e amministrativi da adempiere, la necessità di individuare la location giusta e in linea con gli standard in tema di sicurezza e igiene e di assumere personale qualificato e certificato. Elementi che spesso inducono l’imprenditore ad affidarsi a società di franchising per farsi supportare in questo lungo e contorto iter.

I risvolti positivi nell’aprire una struttura dedicata all’educazione e alla gestione dei bambini di età inferiore ai 3 anni, come accennato in precedenza, risiedono principalmente nella presenza di pochi competitor nel settore che si riducono ancor di più in determinate zone dell’Italia, in particolare nel Meridione. Inserirsi in un comparto del genere, significa quindi rispondere a una richiesta mai del tutto soddisfatta, avendo la garanzia di incontrare la domanda rispetto alla propria proposta.

Per di più, tralasciando i pochi asili nido comunali a disposizione, le famiglie a prescindere sono sempre più propense a individuare nidi privati, che maggiormente incontrano le necessità dei genitori, con orari più flessibili, presenza di attività pomeridiane, centri estivi, e in generale una offerta formativa più completa e variegata, con la possibilità di poter far frequentare ai propri figli laboratori linguistici o attività sportive, e un livello generale di assistenza più vicino e puntuale rispetto ai loro bisogni (sostegno alla genitorialità, consulenze psicopedagogiche, centri d’ascolto, etc.).

I benefici economici

A livello economico, l’apertura di un asilo nido privato, così come la gestione ordinaria, non necessita di grandi risorse finanziarie iniziali, ammortizzabili comunque in breve tempo grazie alle entrate relative alle rette mensili e al pagamento dei servizi accessori, come la mensa o il doposcuola.

Altro grande vantaggio è relativo alla possibilità di poter usufruire dei finanziamenti pubblici, in parte a fondo perduto, che incentivano l’apertura di questo tipo di attività, decisi a livello europeo e regionale, e proposti in continuazione, e spesso non considerati, che consentono di non esporsi eccessivamente con le banche o gli istituti di credito, qualora per l’apertura fosse necessaria l’attivazione di un prestito.

In linea di massima, per aprire un asilo nido privato serve un investimento iniziale che parte dai 25 mila euro fino a un massimo di 60 mila euro per le strutture più complete. Cifre che, calcolando una retta mensile di circa 600 euro (considerando anche i pasti, l’iscrizione, i pannolini, etc.), possono essere coperte in breve tempo.

Ma i benefici non riguardano unicamente gli imprenditori che si affacciano per la prima volta nel settore dell’educazione infantile. Esistono infatti realtà interessate ad acquisizione asili nido già esistenti, che attraverso la riqualificazione del locale, la riprogrammazione dell’offerta formativa e l’assunzione di nuove figure professionali per lo staff, modernizzano queste strutture e godono dei vantaggi di quest’attività, senza dover affrontare l’iter burocratico e le difficoltà dell’avviamento.

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