Parma Femminile, presentato il DS Aurelio (“25 anni, l’età media della nostra rosa”. Mister Ulderici: “Squadra nuova, costruiamo il gruppo” (VIDEO)

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(www.parmacalcio1913.com)  Nella sala stampa dello Stadio Tardini il presidente Kyle Krause ha presentato il direttore sportivo Domenico Aurelio e l’allenatore della Prima Squadra Femminile Fabio Ulderici.

Domenico Aurelio (Direttore Sportivo Parma Calcio 1^ Squadra Femminile) 

“E’ un enorme piacere per me essere qui: mi è stato presentato un progetto molto ambizioso e subito ho accettato perché c’è un’idea importante di calcio femminile, che parte da lontano, che parte dall’America,  ed è quella del nostro Presidente che intendo ringraziare per questa opportunità. Siamo partiti circa un mese fa, dopo la sua conferenza con la quale aveva dato notizia dell’acquisizione del club dell’Empoli Ladies. Rispetto alle altre squadre, che erano già strutturate, noi siamo partiti leggermente in ritardo, ma la Società in questi trenta giorni non ci ha fatto mancare nulla, anzi, ha messo a disposizione tutte le risorse possibili ed io, insieme ai miei collaboratori, soprattutto la club manager Martina Capelli, abbiamo strutturato il settore, e ci stiamo lavorando ancora: sono contento di quello che finora abbiamo ottenuto e della struttura che abbiamo creato. Abbiamo un roster di 25 calciatrici che parteciperanno al prossimo campionato di Serie A, che sarà sicuramente più duro, per quanto riguarda il livello tecnico, in più ci saranno maggiori difficoltà per quanto riguarda il format che sarà del tutto nuovo, con 10 squadre.

Il nostro obiettivo principale sarà quello di mantenere la categoria. Ci siamo affidati ad un allenatore che ha un’ottima esperienza e che sono sicuro abbia tutte le carte in regola per poter raggiungere l’obiettivo. Oggi è il primo giorno ufficiale della squadra in Serie A: le ragazze, mentre siamo qui in conferenza, stanno arrivando al Centro Sportivo di Collecchio per le visite mediche che faremo nei prossimi tre giorni, per poi cominciare la stagione con i primi allenamenti.

Il professionismo femminile è sicuramente un passaggio storico e dovuto, perché le calciatrici avevano diritto ad avere le stesse tutele e le stesse condizioni del calcio maschile. Negli ultimi anni il calcio femminile è cresciuto moltissimo a livello di strutture, di staff e di tutto ciò che ruota attorno alla squadra, proprio come avviene nel maschile. Il professionismo dà sì dei diritti, ma anche dei doveri alle calciatrici e questo ha cambiato parecchio il nostro modo di lavorare, sia per quello che riguarda noi direttori, ma anche per il lavoro della segreteria sportiva, perché sono dei veri e propri contratti di lavoro. Le calciatrici iniziano ad essere un patrimonio per la Società: è un patrimonio che va valorizzato ed ha a propria volta un valore sul mercato, a differenza del dilettantismo. E’ un passaggio importantissimo che deve essere sostenuto anche a livello economico: c’è bisogno di società importanti, ma anche si un aiuto da parte della Federazione e dello Stato. A livello di minimo salariale la Serie A Femminile è stata parificata alla Serie C Maschile. E’ un passaggio storico, importante, ma bisogna tutelarlo, proteggerlo e curarlo nei minimi dettagli anche nel futuro, perché il passaggio al professionismo non è stato semplice, mantenerlo sarà ancor più difficile.

La squadra è quasi al completo: il calciomercato femminile inizia molto prima rispetto a quello maschile. Come dicevo domani inizieranno le visite mediche: solo dopo queste ci saranno le varie ufficialità. Sono poche le ragazze in arrivo da Empoli e ce ne sono alcune altre in arrivo anche da club blasonati che hanno occupato le prime tre o quattro posizioni della classifica dell’ultimo campionato. E’ una squadra differente rispetto a quella che avevo costruito ad Empoli, ma sempre giovane, con una età media di 25 anni, ma con molti campionati alle spalle. Quindi ci sono molte ragazze che, se pur giovani, hanno molta esperienza nel campionato italiano.

Il calcio femminile in Italia, rispetto ad altre nazioni, è partito dopo: quindi siamo qualche anno indietro. Il lavoro svolto dalla Nazionale e soprattutto dai club che poi danno le giocatrici alle Nazionali, si sta facendo vedere: stiamo crescendo e col passare del tempo questo lavoro si vedrà. Se si pensa alla partita di ieri sera, c’è da dire che la Francia ha iniziato un percorso, a livello formativo, qualche anno prima: quindi non dobbiamo commettere l’errore tipicamente italiano di non avere pazienza: dobbiamo continuare a lavorare anche a livello di club nel modo corretto – Il Parma, ad esempio, investe risorse – per la crescita del campionato e così potrà anche crescere la nostra Nazionale. Non ci vuole troppa ansia nella crescita. E questo vale anche per il Parma.

Nel nostro roster non ci sono calciatrici della Nazionale Italiana attualmente impegnata agli Europei, ma nel giro azzurro sì; abbiamo una ragazza che sta giocando l’Europeo, ma non con l’Italia. E stiamo lavorando per avere qualche giocatrice americana in squadra.

Fabio Ulderici (Allenatore Parma Calcio 1^ Squadra Femminile) 

“Anche per me è una grandissima emozione essere qui: parto ringraziando il Presidente e il Direttore per l’opportunità che mi hanno dato. Sono certo che io e tutta la squadra renderemo loro molto fieri di noi. Grazie perché è davvero una grandissima opportunità, sono davvero molto felice e sono anche molto fortunato perché arrivo in una città bellissima e in una Società importante che con il suo Presidente e il suo staff tiene tantissimo al calcio femminile: qui c’è tutto per poter fare bene. Il Parma Calcio ha tutto per poter diventare un punto di riferimento in Italia nel mondo femminile.

Le fortune degli allenatori sono principalmente tre: la prima è avere una società che ti dia l’opportunità – e non è scontato –, la seconda è avere un gruppo di giocatori, in questo caso giocatrici, che possano aiutarti a raggiungere gli obiettivi che la Società ti ha dato e la terza avere un grandissimo staff e io sono molto contento perché ho visto in pochissimi giorni tante persone che lavorano con noi e se solo il lavoro di tutti sarà perfetto riusciremo a raggiungere gli obiettivi. E di questo io sono certo. Siamo carichi, abbiamo voglia di partire, di iniziare: non aspettavamo altro che questo giorno e quindi grazie ancora a tutti.

Il passaggio al professionismo? Io dico finalmente: penso che sia il giusto percorso, il giusto premio alle ragazze che negli anni hanno fatto tantissimi sacrifici, allenandosi da professioniste già da prima, perché sono atlete tutti i giorni in campo e fuori e quindi io sono veramente molto felice per tutto il movimento. Tutto questo rende ancor di più l’obbligo alle giocatrici attuali di essere un punto di riferimento per le nuove generazioni che finalmente possono sognare di poter diventare calciatrici. E’ un momento storico di cui siamo felici di fare parte: le nostre ragazze lo sono e quindi siamo contenti.

Il campionato di Serie A è cresciuto tantissimo negli ultimi anni e quest’anno mi aspetto una Serie A di altissimo livello: sarà una Serie A difficile formata da dieci squadre attrezzate con tantissime giocatrici di qualità. Sarà un campionato complicato, però questo ci deve dare stimolo, perché le cose facili non sono mai belle. Siamo carichi: vogliamo affrontare questo campionato e lo vogliamo fare cercando di giocarci ogni gara con coraggio, perché penso che sia fondamentale, portando sul campo le nostre idee. Noi vogliamo cercare di tenere la palla a prescindere dall’avversario, perché credo sia molto frustrante giocare correndo dietro all’avversario, mentre credo sia più bello riuscire a tenere la palla, anche se non è sempre così facile, ma tutto parte dal coraggio, dalla mentalità, dall’avere ben dentro questa idea.

Sarà una squadra completamente nuova, formata da 25 ragazze che non hanno giocato insieme, quindi non abbiamo un passato che può aiutarci: avremo sicuramente bisogno di un po’ di tempo, perché queste 25 ragazze devono diventare gruppo e quindi confido molto in questa prima parte di stagione, nella quale poter mettere le basi. Ci sono tutte le possibilità per poter fare bene, portando sul campo qualcosa di bello, divertente, coraggioso.

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