Ris di Parma all’opera in Marmolada: “Cerchiamo di dare un’identità ai resti”

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“Siamo in attività in due siti per eseguire dei prelievi biologici sui resti recuperati e in contemporanea eseguire il prelievo del Dna da oggetti o famigliari dei dispersi.

Dobbiamo eseguire nel tempo più veloce possibile la profilazione e la comparazione per dare un nome a chi non è tornato dalla Marmolada. Daremo a questa indagine la massima priorità”.

Si è presentato così il comandante dei Ris di Parma Giampietro Lago alla conferenza stampa a Canazei per fare il punto delle operazioni di ricerca dei dispersi sulla Marmolada.

L’incarico dalla Procura – Ai carabinieri del Ris di Parma la Procura di Trento ha delegato le analisi sul materiale genetico prelevato dai resti delle vittime del disastro, che sarà confrontato con quello dei parenti che si sono presentati o sono stati rintracciati. La squadra ha ricevuto l’incarico di analizzare i reperti umani e tecnici ritrovati dal Soccorso alpino e iniziare le comparazioni biologiche attraverso l’analisi del Dna. “Bisogna trovare la corrispondenza genetica tra i resti senza nome e un oggetto”, specificano i carabinieri del Ris.

“E’ evidente – ha aggiunto il comandante Lago, – che io non posso che parlare dei resti ad oggi disponibili. Stesso discorso per i resti che dovessero emergere successivamente. Ma ovviamente il cerchio non si chiude fino a che non avremmo tutti i reperti a disposizione”.

 

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