I Boys ricordano Matteo Concari: “Nato il giorno di Crespo col Parma nel cuore”

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Nel giorno di quello che sarebbe stato il suo 45esimo compleanno i Boys ricordano Matteo Concari, scomparso improvvisamente domenica.

Concari era sindaco di Soragna e grande, grandissimo, cuore gialloblù.

“PER MATTEO

Matteo ha speso la sua giovane vita per la famiglia, per il lavoro per la politica e per il calcio, prima come giocatore delle giovanili del F.C. Soragna 1921, poi a calcetto, poi come presidente del F.C. Soragna 1921 ma soprattutto come tifoso del Parma.

Non so quante partite ho visto con lui, mi ricordo che la prima era Parma-Genoa di Coppa Italia ed eravamo andati nei distinti. Non era la prima partita che vedevamo perché io frequentavo già il Tardini con suo padre, lui e con ragazzi più grandi; mi ricordo che tornando a casa in macchina mi disse: “la prossima volta andiamo in Curva”.

E diciamo che di partite in Curva poi ne abbiamo viste parecchie, contro la vetrata prima, ultimamente nel settimo gradino.Spesso Matteo veniva in trasferta anche con i Boys e tra le tante raccontava spesso quella a Reggio Calabria dove il pullman prese fuoco sul Pollino e che quando chiese ai soccorritori dov’erano si sentì rispondere “in culo ai lupi!”.

Una volta mentre faceva il servizio militare a Treviso scappò dalla caserma per andare a vedere in serale un Venezia-Parma di Coppa Italia.Siamo stati a Wembley, Copenaghen, Leverkusen, Bordeaux e poi con altri ne ha fatte tante altre; queste trasferte lunghe erano quelle che preferiva perché gli davano l’occasione di conoscere altra gente, con il suo buon carattere sapeva farsi ben volere da tutti.

Col tempo visti i sui molti impegni la presenza domenicale al Tardini era diminuita, ma quando si giocava in serale sapevo già che nel pomeriggio mi sarebbe arrivato un messaggio  che diceva “stasera vai?” e senza darmi il tempo di rispondere ne arrivava subito un altro “passo a prenderti alle 19”, oppure quando in una fredda giornata di fine dicembre accendendo il telefono mi arriva un messaggio che sembrava una domanda ma in verità era un ordine: “Lumeziamo ?”

Il fallimento del Parma per lui che cercava sempre di vedere la positività delle cose aveva fatto divampare la sua passione e si era fatto praticamente tutta la serie D, con trasferte che spesso diventavano gite enogastronomiche in località assurde.

Anche in lega pro la sua presenza era assidua tra l’apoteosi del derby di Reggio e la finale di Firenze. Ultimamente anche causa pandemia non eravamo più andati al Tardini ma sapevo che seguiva sempre le vicende del Parma tra tv e smartphone ed era sempre attivo sulla chat di noi  tifosi del Parma di Soragna, l’ultimo suo messaggio era di sabato, entusiasta per il raggiungimento dei 3000 abbonati in tre giorni. Il suo mito era Hernan Crespo che come diceva lui “E’ nato il mio stesso giorno”.
Franzo

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