5 domande sulla cannabis light online

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Da diversi anni a questa parte, è impossibile non aver mai sentito parlare di cannabis light legale. Nonostante il business che la riguarda sia realtà da tempo, sono ancora tanti gli interrogativi da parte degli utenti.

Per capire meglio la situazione, è il caso di selezionarne alcuni. Nelle prossime righe, ne abbiamo raccolti 5 tra i più frequenti.

La cannabis light è psicoattiva?

Eccoci a parlare del primo e più importante interrogativo legato alla cannabis light. La risposta è negativa. Parliamo infatti di una pianta caratterizzata dalla presenza di una bassissima percentuale di THC, principio attivo psicoattivo per eccellenza.

In poche parole, la cannabis light non sballa. Quando la si nomina, è necessario ricordare che è bene evitare di assumerla prima di mettersi alla guida. Anche se si ha a che fare con percentuali  minime di THC, il rischio di vederlo rilevare in caso di test da parte delle Forze dell’Ordine è concreto. Il risultato per i punti sulla patente non è certo piacevole!

La cannabis light è terapeutica?

No, la cannabis light non è terapeutica. Per quanto riguarda quest’ultima è il caso di ricordare che il riferimento normativo è diverso dalla Legge 20242/2016, che ha messo in primo piano la possibilità di consumare e vendere cannabis a basso contenuto di THC. Nel caso della cannabis terapeutica, si parla di una legge che risale invece al 2006.

La cannabis light si può acquistare online?

Tra i dubbi che riguardano chi ha poca dimestichezza con il mondo della cannabis light a basso contenuto di THC rientra la possibilità di acquistarla online. Molto spesso, chi non conosce questo mondo tende a pensare che gli shop di cannabis legale online come Cbweed.com, non siano autorizzati.

Niente di più falso! Si tratta di siti che, da un paio d’anni a questa parte, hanno visto il loro business crescere tantissimo soprattutto sull’onda dello scoppio dell’emergenza sanitaria, che ha portato molte persone a cercare soluzioni naturali per rilassarsi, come per esempio l’olio di CBD.

Non ci sono particolari criteri da prendere in considerazione nel momento in cui si decide di scegliere l’e-shop di cannabis legale più adatto alle proprie esigenze. Ovviamente, per sicurezza, è opportuno controllare il footer della home page, in modo da informarsi in merito alla Partita IVA dell’azienda e alla sua sede legale.

La cannabis a basso contenuto di THC si fuma e basta?

Questo interrogativo è legato a uno dei luoghi comuni più diffusi sulla cannabis in generale. La risposta è no, non si fuma e basta. La cannabis a basso contenuto di THC, come già detto, può essere utilizzata anche come ingredienti di prodotti come l’olio di CBD o cannabidiolo, principio attivo della pianta famoso quanto il THC e privo di effetti psicoattivi.

Un ambito doveroso da citare è anche il ricorso alla canapa come fibra tessile. Soprattutto negli ultimi anni, che vedono la sostenibilità al centro dell’attenzione sia delle aziende, sia degli utenti che prendono le decisioni di acquisto, la fibra di canapa è sempre più popolare.

 I motivi sono legati al fatto di richiedere molte meno risorse idriche rispetto a fibre come il cotone. Un altro aspetto rilevante riguarda il fatto che la canapa è una pianta resiliente, il che significa che è in grado di crescere in qualsiasi condizione, anche le più avverse, con tutte le conseguenze del caso riguardanti la riduzione del consumo di suolo.

Quanto costa la cannabis light?

Non è possibile dare una risposta univoca a questa domanda. I prezzi dei prodotti a base di cannabis light possono andare dai 40 euro circa dell’olio di CBD con una purezza del 10% fino a 5/6 euro al grammo delle infiorescenze.

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