Tassi Carboni fuori da tutte le liste: la lealtà è un posto dove ci piove dentro?

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Alessandro Tassi Carboni, per 5 anni Presidente del Consiglio Comunale uscente, non sarà candidato alle prossime elezioni comunali del 12 giugno nonostante i molteplici apprezzamenti sul suo percorso istituzionale arrivati anche dai banchi delle opposizioni.

Dopo diverse indiscrezioni che lo davano in procinto di candidarsi a sindaco con una lista sua, Tassi Carboni ha ritenuto opportuno sgombrare il campo da equivoci e spiegare i motivi della sua assenza dalla competizione elettorale con una breve e informale conferenza stampa e nel ‘suo’ Oltretorrente.

Oggi è il giorno 13!” ha esordito l’ormai ex Presidente alludendo all’ipotesi di poter essere il tredicesimo candidato-

Ho lasciato EP a causa di una crescente distanza di visione tra metodi, scelte ed obiettivi. Da qualche tempo il bilancio era in rosso e quindi insostenibile- spiega Tassi Carboni ricostruendo il percorso che l’ha visto escluso da tutte le liste

Non l’hanno presa bene anche se pensavo di essermi meritato un atteggiamento più generoso per l’impegno profuso improntato sempre alla massima lealtà– prosegue con un pizzico di amara polemica-

La richiesta da parte mia di poter partecipare alle trattative per la costruzione della coalizione UVP è stata accolta forse perché nessuno avrebbe scommesso un centesimo sul suo esito positivo.

Io però ci credevo e ne sono stato un fautore in tempi ampiamente non sospetti.

Contro ogni pronostico abbiamo però centrato l’obiettivo.

Prima l’accordo tra EP e PD, poi con il campo largo (cosiddetto progressista, civico e riformista) ed infine con la candidatura unitaria del candidato a Sindaco.

La fase di costruzione di un programma condiviso ha rappresentato il momento più alto e proficuo nel quale la ricerca di nuovi equilibri ed il confronto hanno posto le solide basi per conseguire l’unitarietà e la credibilità della proposta.

L’innato desiderio di proseguire il mio impegno politico mi ha indotto a offrire la mia disponibilità sia a Michele Guerra– nella sua allora costituenda lista dalla quale è stato escluso- poi nel Partito Democratico.

E’ storia recente che entrambe le vicende si siano concluse in modo negativo. I motivi, oltre a riferimenti del tutto risibili, non mi sono noti. Veti, pressioni, timori, riserve?

Speravo di essere una risorsa e mi sono ritrovato improvvisamente ad essere considerato un problema.

Ma ai cittadini queste storie sono certo che non interessino: anzi, forse li allontanano ancora di più dalla politica amplificando l’effetto dell’astensionismo, primo dei segnali di allarme per la nostra democrazia.

La comunità è attraversata da sentimenti di paura, diffidenza e privata di una speranza per il futuro: covid, guerra e povertà e auspico, quindi, che la campagna elettorale possa vedere i suoi protagonisti concentrarsi sulle vere questioni che toccano la vita delle persone, della comunità e della città evitando l’uniformazione del pensiero e della promessa facile.

Si ricerchi un consenso consapevole, infiammando la discussione ed il confronto sulle differenti visioni in modo che i cittadini possano essere i veri protagonisti della sfida.

La partecipazione e la cittadinanza attiva non la si dichiari ma, più semplicemente, la si pratichi” dice ancora Tassi Carboni sottolineando l’obbligo di un impegno di trasparenza e condivisione”

Tornando a noi.

“Un paio di giorni fa è trapelata la notizia di una mia possibile candidatura a Sindaco con una lista tutta mia.

La notizia non era inverosimile perché da tempo mostravo pubblicamente questa mia aspirazione.

Ammetto di aver ceduto per un attimo – per debolezza o gratificazione – alla notizia anche per l’incoraggiamento che ha suscitato in molti oltre alle autorevoli ed inaspettate adesioni a questa prospettiva.

Ma è stato solo un attimo.

Ho lavorato in modo lineare per costruire un campo largo che potesse convergere in un progetto ed un candidato Sindaco unitario e quindi non sarò certo io a rompere questo schema dando, anche involontariamente, spazio ad alternative che non ritengo utili alla nostra Parma.

Dimenticato istantaneamente il vestito di scena da primo attore indosso volentieri la mia vecchia tuta da operaio rimettendomi all’opera affinché i dubbi e le piccole riserve possano dissolversi.

Niente tredicesimo, dodici bastano ed avanzano e io ho scelto da che parte stare” chiude l’ormai solo architetto Tassi Carboni.

Al netto delle diverse posizioni spiace non vedere il Presidente del Consiglio Comunale protagonista del prossimo dibattito politico. Forse vige ancora lo slogan ‘uno vale uno’ e chi vale due non serve.

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