EDITORIALE- Ieri sera la (quasi) en plein di candidati a Parma Lirica- Poca politica tanto ‘polite’

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11 su 12. Un’intera squadra di calcio sul palco di Parma Lirica ieri sera nel primo incontro (quasi) completo di tutti i candidat* sindac* organizzato dal CCV Oltretorrente in vista delle elezioni comunali che si terranno nella nostra città il 12 giugno prossimo.

Tema Oltretorrente.

Ovvero uno dei luoghi (comuni) esempio delle criticità cittadine di degrado e insicurezza insieme a San Leonardo (dal quale tutti partono ma nessuno arriva mai) probabilmente per la civile e moderna tendenza di entrambi all’accoglienza e il loro faticoso tentativo di integrazione non sempre riuscito, ma si sa da soli non basta.

Mobilità, cultura, commercio, sicurezza, decoro urbano, movida (arg!)..ecco le domande come non fossero un tutt’uno con un progetto di città immaginata con un guizzo di follia visionaria che richiede un cazzuto coraggio politico..ops scusate il termine, politico non si dice.

Inizia il serpentone di ecovigile di quartiere.. ere..ere.

Salvo l’ultimo della lista (quello con la V) ‘io dieci anni fa ero un vigile di quartiere’.

Più servizio pubblico per spostarsi e meno auto..meno auto..meno auto. Immancabile: ‘io 10 anni fa ero l’autobus nr 20’.

E via così. Se non altro coerenti.

Ordine alfabetico inizia Marco Adorni (L’Altra Parma). Lo ascolti, uno storico, pacato, sensato, moderato…e ti fermi.

Priamo Bocchi (Fratelli d’Italia): ultimo arrivato. Fiato corto e sottotono rispetto alle sue gagliarde apparizioni.

Segue Andrea Bui (Potere al Popolo). Il coraggio di dire ‘sono di sinistra’. Bello. Liberatorio. Un pizzico obsoleto ma vivaddio ci sta. Unico applauso a scena aperta.

È la volta di Michela Canova (Parma Democratica) ancora un po’ troppo dem perbene nei toni (o tono?) ma ci sta lavorando. Tutti matti per Colorno?

Dario Costi (Ora) con la sua città d’oro. Per un attimo aspetti il nano che spunti per darti il buongiorno, ‘siamo a Fantasilandia ci vogliamo tutti bene’. Magari.

Arriva Luca Galardi (3v) finalmente omologato.

“Oltretorrente torni ad essere il salotto buono” si vabbè tante cose è stato questo quartiere ma svilirlo così no eh. Torni? E quando mai? 

Michele Guerra (coalizione centrosinistra), il prescelto, soluzioni a macchinetta ma delle due l’una: o quando eri in giunta andavi sempre in bagno quando si votava o rinneghi il percorso precedente e allora Alinovi&Bosi li bocci con lancio del libretto dalla finestra, prof.

Giampaolo Lavagetto (Per Parma 2032) dice cose di destra ma le dice bene. Ha studiato da candidato per cinque anni e la sa. Ma confonde ancora diversità con opportunità.

Enrico Ottolini (Europa Verde) verde, tanto verde, fortissimamente verde. Un punto (verde) fondamentale e poi? Dai Enrico, credici.

Roberta Roberti (Parma Città Pubblica) una visione, un sistema. E la classe ascolta la lezione. Didattica in presenza.

E infine un uomo che fa di sé il suo stesso modello. Pietro Vignali (Forza Italia e Lega). ‘Io 10 anni fa’..forse era meglio tentare di non ricordarlo quel sindaco e giocare su un Pietro vivente e contemporaneo.

Il 12? Il pubblico che voleva dire la sua, che fa parte del gioco, che parteggia e sconfessa con un pizzico di tifo da stadio educato e caciarone. Ma no, si fan parlare tutti senza commenti. Una spruzzata di anestetico buon senso. Ma poi loro votano.

Alla fine niente di indimenticabile.

Ma i confronti diretti tra candidati invece che recite a soggetto quando?

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