Cosa è un TRIAC: Caratteristiche e funzionalità  

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Quando si parla di TRIAC si fa riferimento ad un componente elettrico che ha due conduttori utilizzati per collegare una corrente alternata (CA). Inoltre, è presente anche un terzo conduttore utilizzato per attivare il dispositivo. Il TRIAC è in grado di condurre corrente in entrambe le direzioni tra i conduttori di cui è composto.

Quindi, il TRIAC è un componente davvero importante e nelle prossime righe abbiamo deciso di approfondire alcune delle caratteristiche più rilevanti. Vediamo di cosa si tratta.

Cosa è il TRIAC?

La parola TRIAC è stata creata fondendo due termini distinti: Triodo e AC. Inizialmente, era un nome commerciale utilizzato da General Electric per indicare la sua versione di un interruttore AC ad onda intera a base di silicio. Da questa versione, poi, è diventata la parola generica per indicare questa tipologia di dispositivo.

Infatti, questi strumenti sono indicati come tiristori triodi bidirezionali oppure bilaterali. Qualche volta, il dispositivo viene chiamato tiristore, tuttavia, si tratta di una parola che non è precisissima perché il dispositivo è essenzialmente la configurazione di due tiristori.

Ma cosa è un tiristore? Per comprendere al meglio il TRIAC, è bene capire che si tratta di un dispositivo semiconduttore specializzato e formato da 4 strati di silicio che sono fusi insieme. Questi 4 strati di silicio sono molto importanti perché sono trattati in modo che possiedano le cariche elettriche alternate, PNPN.

L’estremità positiva è l’anodo del dispositivo e l’estremità negativa il suo catodo. Viene inoltre realizzata una connessione gate allo strato caricato positivamente inserito tra i due strati carichi negativamente.

Come funziona il TRIAC?

Può sembrare complicato ma in realtà non lo è, per capire il funzionamento del TRIAC devi sapere che, in condizioni statiche, gli strati alternati di carica resistono permettendo alla corrente elettrica di passare tramite il tiristore. Tuttavia, c’è un limite alla quantità di tensione che il dispositivo può sopportare.

 

Pertanto, nel caso in cui la tensione applicata al dispositivo dovesse superare questo limite, il dispositivo stesso soccomberà causando un effetto a valanga che provocherà la conduzione dell’energia elettrica.

 

Quindi, per controllare correttamente questo processo, viene applicata una tensione negativa al suo gate. In questa maniera, si altera la carica nello strato positivo verso un’inclinazione negativa e ciò può innescare un effetto a valanga. Variando la tensione al gate, è possibile variare il punto di valanga del tiristore, consentendo al dispositivo di condurre corrente elettrica solo pari o superiore a una tensione predeterminata.

 

 

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