La notte del 25 aprile, in Via Coppi, zona Salamini, in un capannone utilizzato per una festa, una 25enne originaria della Nigeria è stata rapinata da un connazionale 33enne.
Dopo insistenti avance, all’ennesima risposta negativa, l’uomo l’ha minacciata con una bottiglia e si è fatto consegnare le chiavi dell’autovettura dell’amico con cui è arrivata al locale allontanandosi a bordo del mezzo.
A seguito della denuncia presentata dai due, ai carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente, si è ricostruita la vicenda.
La ragazza, arrivata al locale con l’amico che si esibisce come dj, ha ricevuto le attenzioni da parte del 33enne che con insistenza ha cercato di invitarla a casa.
Al deciso rifiuto si è arrabbiato e minacciandola con una bottiglia e si è fatto consegnare quanto in suo possesso, ovvero le chiavi dell’autovettura del dj con cui si è allontanato.
I militari hanno ascoltato anche il dj che ha riferito di non aver assistito al momento della minaccia e della rapina ma di aver notato l’indagato, nel corso della serata, girare spesso intorno alla ragazza e di conoscerlo in quanto frequentatore del locale, fornendone l’indirizzo.
Ai due, separatamente, è stato mostrato un fascicolo fotografico con la foto delpresunto autore della rapina che è stato riconosciuto da entrambi.
Sulla scorta degli elementi raccolti, i militari della Stazione di Parma Oltretorrente e della Sezione Operativa, hanno raggiunto l’abitazione indicata individuando l’auto parcheggiata regolarmente chiusa.
Alla luce di ciò, è stata effettuata una perquisizione domiciliare rinvenendo le chiavi dell’autovettura.
All’interno dell’appartamento insieme al presunto autore della rapina è stato identificato un 25enne nigeriano che al termine degli accertamenti è stato arrestato poiché destinatario, da novembre 2021, di un’ordinanza di custodia cautelare: deve scontare la pena di oltre 7 mesi di reclusione per reati commessi in materia di stupefacenti.
Al termine delle formalità di rito il 33enne è stato denunciato per rapina mentre il 25enne è stato associato al carcere di Parma.