Viaggio dietro le quinte del web

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Internet, sito web, piattaforma digitale: sono solo alcune delle parole che ormai popolano i nostri discorsi quotidiani e si fanno largo in tutti gli ambiti della nostra vita. Ma quanto ne sappiamo davvero?

Molti di noi non ne sanno abbastanza, perché dipende tutto dall’esperienza. E ce ne rendiamo conto solo quando smettiamo di essere semplici utenti ed entriamo nel vivo del gioco. Immaginiamo di voler creare un sito web per la nostra attività… e poi? Mille domande e poche certezze ci fanno subito sentire persi nel complesso mondo dell’informatica.

Hosting, database, WordPress… sono tutte parole incomprensibili per un “profano” e ci mettono davanti a una sola condizione: decidere se fidarsi o no della agenzia web a cui ci siamo rivolti. A quel punto, partendo da una totale inesperienza, abbiamo un unico parametro a cui affidarci, il prezzo più conveniente che ci viene proposto.

Il momento della scelta allora è cruciale, sta nelle nostre mani il destino del sito web che desideriamo. Ma per evitare passi falsi dobbiamo esattamente sapere di cosa stiamo parlando e cosa ci troviamo davanti.

Per scoprire cosa si nasconde dietro le quinte del web e acquisire qualche elemento in più che possa guidarci verso la scelta giusta abbiamo intervistato gli esperti della agenzia web Netboom: Amedeo Sollazzo, responsabile della strategia commerciale, Marco Martino, web developer e Mariana Chieco, webmaster e consulente per la SEO.

Quella del web è una strada da percorrere necessariamente per avere una attività di successo oesiste unalternativa?

Amedeo non ha dubbi: «Ormai se hai un negozio fisico le difficoltà sono tante, non solo per i costi di mantenimento di un locale ma anche per la visibilità. La routine ci vede sempre più spesso online, è lì che facciamo i nostri acquisti e cerchiamo informazioni. Quindi se vuoi emergere il web è un passaggio obbligatorio».

Ma il web è un mondo pieno di incertezze…

A.: «Per molti questo mondo è totalmente sconosciuto. Hosting, dominio, SEO sono termini tecnici che possono davvero frastornare chi è inesperto. Ma non devi sentirti perso, una soluzione c’è…».

Quale?

A.: «Ci vuole una certa dose di fortuna, ma non solo. Devi essere fortunato a trovare una web agency che, senza illuderti, prefigge degli obiettivi realistici daraggiungere. E poi non devi scoraggiarti se i risultati non arrivano immediatamente, ma lavorare sodo. Se è vero che il web garantisce più visibilità del negozio fisico, è anche vero che i concorrenti sono di più e non puoi “combatterli” a viso aperto. Nel mondo reale sai conosci il competitor e sai che ha il suo negozio a 150 m da casa tua. Ma nel web è tutt’altra cosa, potresti trovarti a competere con una azienda che ignori totalmente, distante chilometri».

Il segreto del successo allora è l’impegno?

A.: «L’impegno è solo uno degli ingredienti di base per portare la tua azienda nel mondo del web. Avere un sito ben programmato, investire in campagne pubblicitarie, gestire bene i social, pubblicare contenuti interessanti sono tutte attività importanti ma non ti garantiscono il successo. A mio avviso la spinta in più te la danno 4 fattori: affidarti a una web agency preparata, avere costanza, non arrenderti e affrontare serenamente i costi richiesti… e forse anche un pizzico di fortuna».

E come si fa a capire se una web agency è quella giusta?

A.: «Scoprire se ti trovi davanti a una agenzia web preparata non è assolutamente semplice per un imprenditore che non ha le competenze per poter effettuare scelte tecniche e tantomeno l’esperienza sufficiente per poter stabilire obiettivi realistici e alla sua portata. Sarebbe impossibile, per esempio, pretendere che il sito web del tuo negozio di scarpe risulti al primo posto su Google digitando “scarpe”. Il mio consiglio allora è di prenderti tutto il tempo necessario per valutare in autonomia, una volta tornato a casa, i siti web realizzati dalle web agency che hai visitato».

Qualche altro suggerimento?

A.: «Anche garantirti una assistenza costante e compresa nel pacchetto offerte è fondamentale. E poi la web agency giusta dovrebbe parlare un linguaggio che tu capisci, senza sembrare distante e incomprensibile».

E quanto conta avere un sito web fatto bene?

Interviene subito Marco: «Non esistono siti web fatti bene o fatti male, ci sono solo siti web che hanno successo e altri che non hanno successo, magari perproblemi di gestione e programmazione. È importantissimo per avere risultati che il sito web sia sempre aggiornato con nuovi contenuti. A questo si ricollega l’esigenza di avere una interfaccia di gestione semplice, intuitiva e che rispecchi le richieste e le esigenze di ogni cliente».

Quali potrebbero essere le esigenze del cliente?

M.: «Non penso a esigenze estetiche, quello è l’ultimo dei problemi. Parlo di richieste che implicano una riprogrammazione del codice o di richieste che riguardano semplicità di gestione del pannello di controllo. Se il CMS (cioè il software per creare il sito) è preimpostato come WordPress ti devi adattare agli strumenti che esso offre e quindi il tuo sito non potrà mai rispecchiare in toto le tue aspettative, dovrai accettare compromessi».

Dunque, l’estetica non contribuisce a migliorare un sito?

M.: «L’estetica è una questione soggettiva. Ci sono decine di nostri clienti che preferiscono non modificare l’estetica del loro sito web realizzato 10 anni fa, per quanto la Netboom gli offra gratuitamente questa possibilità. Perché? Perché è un sito che ha portato e continua a portare risultati e non vogliono rompere questo equilibrio».

E farsi un sito web da solo?

M.: «Il WordPress è gratis e poi esistono decine di tutorial che ti spiegano come realizzarlo. E tra l’altro iolo preferirei, perché solo se provi questa esperienza ti rendi davvero conto che è meglio farti seguire da una agenzia web. E così non dovrei più stare a spiegare le differenze tra un sito in WordPress e uno programmatosu misura per te».

E sul posizionamento su Google cosa ci dite?

Si avvicina Mariana sorridendo: «Il miglior venditore di siti web punta proprio su frasi come “la tua azienda non appare su Google Maps” o “hai un sito web ma se digito il tuo nome su Google non ti trovo”. Ecco, in questo modo, il malcapitato rimane terrorizzato e pur di uscire da questo incubo si predispone a firmare qualsiasi foglio. Altri invece vendono il servizio di posizionamento del sito web come se fosse un optionalda aggiungere successivamente. Ma per noi non è così».

Per voi cos’è il SEO?

Ma.: «Il SEO, e quindi le attività che possono portare un sito a emergere sul motore di ricerca, sono prima di tutto una diretta conseguenza di come è stato realizzato il codice. Mi spiego, un sito web programmato con un codice non efficiente non avrà mai la visibilità ricercata e sarà costretto a sopperire a questa mancanza con campagne pubblicitarie a pagamento da sostenere ogni mese…una spesa esorbitante oltre al fatto che si nota la differenza con un sito che è ben posizionato per merito della sua qualità».

Quindi il SEO non è un ingrediente che si aggiunge a posteriori?

Ma.: «No, è il motore che fa andare avanti un sito web. Il lavoro che sta dietro un buon posizionamento su Google comincia in fase di programmazione e continua anche quando il sito è messo online, attraverso costanti monitoraggi e attività di marketing per accrescere l’autorevolezza del sito».

Ma se invece volessimo solo un sito web “vetrina” sarebbe comunque necessario tutto questo lavoro?

Amedeo interviene ironicamente: «La verità è che chi chiede un sito “vetrina” o uno di “semplicepresentazione per l’azienda” cerca di ridurre la richiesta per contenere anche le spese. I siti non si dividono in siti“vetrina”, siti “deposito” o siti “garage Quello che dovrebbe richiedere il cliente è un sito con un minimo di visibilità. E questo comporta sempre parecchio lavoro dietro le quinte».

Dunque, dovremmo smettere di cercare i leggendari“siti di presentazione” …

Conclude: «Solitamente chi si è rivolto a noi con questa richiesta nascondeva la paura di trovarsi ad affrontare spese onerose, ma poi è finito con il farsi fare il sito in WordPress da un parente. Dopo qualche anno, è peròtornato da noi con l’esperienza necessaria per apprezzare e soprattutto capire il nostro lavoro. Decidere di avere un sito web è un passo molto serio per la tua attività, vuol dire creare la versione virtuale della tua azienda. Bisogna allora pensare in grande».

Alla fine di questa chiacchierata possiamo dire che il mondo del web è complesso tanto quello reale e quindi dobbiamo sempre avere gli occhi aperti per evitare di restare intrappolati nelle sue maglie. Anche in questo settore è la preparazione che ci salva e ci aiuta a distinguere i brillanti e gli zirconi.

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