Mappatura dell’amianto con i droni: oltre 16 mila tonnellate ancora da smaltire

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Il Comune di Parma ha affidato alla ditta Aerodron l’incarico di mappatura delle coperture in amianto degli edifici del territorio comunale. Nell’ottobre dello scorso anno era stata effettuata una dimostrazione di volo nel campo sportivo di via Don Camesasca (ASD La Grande), rivolto ad alcune classi dell’Itis Leonardo Da Vinci, come momento di formazione e di coinvolgimento dei giovani su temi rilevanti come le nuove tecnologie e la tutela dell’ambiente. Gli esiti del censimento sono stati illustrati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, da Tiziana Benassi, Assessora alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma; Romeo Broglia, Chief Operating Officer di AeroDron; Fausto Ugozzoli, Chief R&D, Business Dev. di AeroDron, alla presenza dei tecnici del settore Tutela Ambientale del Comune di Parma.

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“L’ambiente si misura. Credo fermamente in questo principio, punto di partenza di ogni decisione, che ci ha guidato anche in questo importante progetto – ha dichiarato l’Assessora Tiziana Benassi -. Grazie a tecnologie all’avanguardia – i droni – abbiamo realizzato una mappatura capillare delle coperture in amianto sugli edifici sul territorio comunale. Un censimento puntuale degli edifici pubblici e privati ove è stata rinvenuta la presenza di amianto e il relativo stato di conservazione. Dati che confluiranno nel piano per la definizione e gestione delle priorità di intervento. Il tutto di concerto anche con Iren, con la quale abbiamo all’attivo una convenzione per la rimozione gratuita delle piccole quantità di amianto”

Romeo Broglia, Chief Operating Officer di AeroDron, ha ricordato come l’utilizzo di una tecnologia innovativa come quella dei droni abbia permesso di individuare un totale di 2434 coperture con un’ulteriore mappatura che ha permesso di verificarne lo stato di conservazione in prossimità di luoghi sensibili come scuole, piazze e strutture sanitarie. “Si tratta di uno strumento straordinariamente efficace – ha concluso – per dare avvio alla rimozione dell’amianto stesso”.

Il censimento del territorio comunale ha preso avvio nel dicembre del 2021 e si è concluso a febbraio 2022, con l’elaborazione delle mappe di restituzione dello stato di conservazione delle coperture e della vicinanza a siti, edifici e luoghi sensibili.

Sono state censite complessivamente 34.570 coperture e, su 2.434 di queste, è stata rilevata la presenza di materiali che presumibilmente contengono amianto. In totale sono quindi stati rilevati 1.102.362 metri quadrati di coperture da monitorare e bonificare, per un quantitativo totale stimato di circa 16.535 tonnellate di materiale da smaltire. Il dato medio per abitante sui comuni che hanno effettuato questo censimento è di circa 15 metri quadrati ad abitante, pertanto Parma con suoi 5,51 metri quadrati per abitante presenta un ottimo dato, a conferma dell’attenzione dei cittadini verso questa tematica ma anche dell’attività svolta dall’Amministrazione in questi anni, con numerosi interventi di bonifica sugli edifici pubblici e con la gestione delle situazioni riscontrate su quelli privati.

I droni utilizzati sono dotati di moderni strumenti di visione aerea in grado di individuare le coperture in cemento-amianto. Le immagini acquisite sono state sovrapposte alla Cartografia Catastale in modo da permettere la stesura di piani basati su priorità di intervento. I voli si sono svolti con droni ad ala fissa ad una altitudine operativa compresa tra 80 e 120 metri, con un sensore RGB con una risoluzione di 20 megapixel in grado di generare immagini a terra con una risoluzione di 2-3 cm/pixel. Le immagini ottenute sono state elaborate con specifici algoritmi, messi a punto da Aerodron con la collaborazione di importanti Università italiane, in grado di riconoscere la firma spettrale dell’MCA (materiale contenente amianto).

L’utilizzo dell’amianto è vietato dal 1992 ma tale materiale è ancora molto presente in molti edifici soprattutto sulle coperture, in particolare nelle famose lastre di “Eternit”. L’amianto è pericoloso quando inizia a liberare nell’aria le proprie fibre. E’ quindi importante valutare sempre il grado di conservazione e di degrado del materiale contenente amianto (lastre di fibrocemento, tubi, rivestimenti isolanti…). L’inalazione delle fibre può comportare gravi malattie all’apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare, mesotelioma).

La mappatura delle coperture in amianto con aerodrone permette al Comune di censire la presenza diquesto materiale sugli edifici del territorio comunale, verificarne lo stato di conservazione e attivare i necessari interventi di monitoraggio o bonifica. Il proprietario di un immobile ove sono presenti materiali contenenti amianto deve effettuare la valutazione del rischio da ripetere periodicamente fino a che il materiale contenente amianto non sarà stato completamente bonificato o rimosso.

La rimozione dell’amianto dagli edifici dovrà essere eseguita a cura e spese dei proprietari che potranno beneficiare degli incentivi statali in tema di riqualificazione edilizia (superbonus e altre detrazioni). Per le piccole quantità di materiali contenenti amianto (cucce per animali, cisterne, tubi e lastre fino a 24 metri quadrati) è invece sempre attivo il servizio di micro-raccolta da parte di Iren Ambiente, gratuito per le utenze tari domestiche e a carico del Comune.

Oltre agli spazi pubblici bonificati dal Comune la mappatura ha permesso di censire la presenza di amianto sui tetti degli edifici privati che spesso vedono la presenza di coperture di cemento amianto con fibre fortemente volatili. Ai proprietari degli immobili saranno date le opportune comunicazioni per prendere coscienza del problema e a prevedere gli interventi opportuni.

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