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Parma Città Pubblica: la candidata Roberti inaugura sede elettorale in via Bixio

 

Vogliamo far tornare l’Oltretorrente un luogo di dialogo e aggregazione, di socialità e incontro” commenta Roberta Roberti ieri pomeriggio all’inaugurazione della sede elettorale di Parma Città Pubblica in via Bixio 17/d, nel quartiere Oltretorrente a Parma.

 

L’Oltretorrente è uno dei quartieri più caratteristici di Parma, per storia e tradizioni, che parlano del suo cuore popolare e accogliente. – commenta la candidata sindaca Roberti – Qui si vivono però anche disagi e criticità, come del resto in ogni quartiere o periferia, e gli interventi finora promossi sono stati inefficaci o inesistenti. In via Bixio, in particolare, si subisce lo svuotamento delle attività commerciali e ciò costituisce una ferita alla storica bellezza e vitalità del quartiere. Fortunatamente sono stati i cittadini che lo abitano e ci lavorano a promuovere in questi ultimi anni iniziative molto significative per il tempo libero e la sicurezza: queste azioni sono da sostenere e incentivare il più possibile. La decisione di aprire la nostra sede elettorale proprio qui è dettata dalla volontà di contribuire a fare dell’Oltretorrente un luogo di dialogo e aggregazione, di socialità e incontro, di cultura e culture che sono centro della nostra visione di città unita, inclusiva e partecipata”.

 

La sede sarà dedicata a eventi, incontri e dibattiti oltre che essere un punto di ascolto e di confronto con i cittadini che “vorrebbero vedere per Parma un cambiamento che guardi alla sostenibilità sociale e ambientale. – continua Roberti – Le parole chiave del programma elettorale di Parma Città Pubblica sono infatti: Partecipazione, con progetti amministrativi che partano ‘dal basso’ e dal dialogo con i cittadini; Cura, perché dobbiamo tornare a prenderci cura del bene pubblico e come recita il nostro motto ‘Insieme Parma si cura’; Ambiente, perché il cambiamento climatico e l’emergenza ambientale devono dettare tutte le nostre scelte e azioni future. Non possiamo più aspettare”.

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