Usare cannabis light come rimedio naturale? Sì, ma facendo attenzione a queste tre cose

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Quasi sempre vengono presentati come ottimi rimedi naturali per una serie di fastidi che vanno dall’insonnia ai dolori mestruali, passando per l’acne e i segni dell’invecchiamento della pelle e dalla cattiva digestione: come essere sicuri, però, che i prodotti CBD acquistati sono davvero prodotti sicuri e 100% naturali? Comprare su hemphousecannabis.it o su altri negozi online di cannabis legale e in canapa shop “di catena”, rinomati e con una buona reputazione è un ottimo punto di partenza. Ci sono, però, tre discriminanti fondamentali a cui fare attenzione, soprattutto quando si è alle prime armi con i prodotti CBD.

Tre caratteristiche dei prodotti CBD a cui fare attenzione

La provenienza della canapa, ossia dove si trovano le coltivazioni dalle cui piante viene poi estratto il cannabidiolo, Scegliere solo cannabis light proveniente dall’Europa, è una garanzia in più che sia rispettata quella soglia massima dello 0.6% di THC tollerata dalla confusionaria normativa italiana sulla cannabis e il suo consumo. In altre parole? Comprando prodotti CBD provenienti da coltivazioni europee e da semi iscritti negli appositi registri europei si è sicuri che quella che si sta comprando è erba legale e per cui non si avrà alcun tipo di ripercussione in Italia, dal momento che concentrazioni così basse di tetraidrocannabinolo di fatto scongiurano ogni tipo di effetto drogante. Se si opta, e oggi le opportunità non mancano, per cannabis light made in Italy è più facile accertarsi anche che le coltivazioni siano biologiche e dotate delle apposite certificazioni: non contaminato da pesticidi o altre sostante simili, il CBD mantiene meglio inalterate proprietà benefiche per l’organismo e organolettiche.

Quanto alle ultime, c’è almeno un altro aspetto da considerare: meno passaggi il cannabidiolo ha subito prima di trasformarsi in un prodotto CBD nella sua forma commerciale più comune e più delicati sono stati gli stessi e più la cannabis light si può dire di qualità e con ogni probabilità efficace nei suoi diversi usi. I migliori produttori di CBD, non a caso, usano soprattutto processi di estrazione a freddo rispettosi della materia prima e capaci, anzi, di amplificarne le proprietà organolettiche. Accorgersene non è difficile: dal colore e la consistenza soprattutto delle infiorescenze di erba light all’odore dell’olio di CBD, quando un prodotto è di buona qualità ci se ne accorge anche empiricamente, oltre che naturalmente leggendo le informazioni per come riportate sulla sua confezione.

La purezza è l’ultimo di quei fattori da cui, concerto qualche attenzione in più, si può dedurre la qualità di un prodotto CBD. Non si tratta solo di dire che prodotti come le infiorescenze di cannabis light, meno lavorati, sono sicuramente anche più naturali di prodotti come i liquidi per sigarette elettroniche al CBD per esempio. Si tratta anche e soprattutto di considerare quelle percentuali che sono riportate sulle confezioni di CBD oil soprattutto e che indicano, nei fatti, in che concentrazione il CBD è diluito in un altro olio vettore quasi sempre, specie se per uso alimentare, di origine naturale: non è detto oli CBD più concentrati siano sempre anche oli CBD più efficaci dal momento che la risposta dell’organismo al cannabidiolo è piuttosto soggettiva e, per questo, l’opzione migliore è cominciare ad assumere CBD gradualmente. Attenzione anche a diciture come “puro” o “full-spectrum”: la prima indica che il solo CBD è il cannabinoide contenuto nel prodotto, la seconda che il prodotto potrebbe contenere tutto il fitocomplesso della canapa sempre secondo i requisiti stabiliti in Italia.

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