“Nadia è una giovane donna con un bimbo di 10 mesi, è cittadina italiana ma questo è ciò che conta meno, la cosa più grave è che lei e il bimbo fra due giorni saranno in strada in quanto torna la sorella dell’amica che li ospita e nel monolocale non ci sarà più posto.
Nadia si è rivolta ai servizi ma non c’è posto neppure in dormitorio, del resto, i 3000 accessi ai servizi di quest’anno hanno fatto crollare un servizio tanto essenziale quanto sottofinanziato da quello stesso governo che invece trova subito i fondi per aumentare le spese militari.
La guerra i poveri la vivono ogni giorno ed è quella dichiarata da un’economia sempre più disumana e feroce. Non è tollerabile vedere le famiglie in strada coi bambini soprattutto in una provincia con 52000 alloggi vuoti”.
Il grido d’allarme lo lancia Rete Diritti in Casa.