Col Lecce un Tardini di rimpianti: contro la seconda della classe il Parma gioca, crea, sciupa

Per i gol sbagliati, per le decisioni arbitrali discutibili, perché se una squadra poteva vincere ai numeri era il Parma, ma finisce zero pari

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E’ la partita dei rimpianti. Per i gol sbagliati, per le decisioni arbitrali discutibili, perché se una squadra poteva vincere ai numeri era il Parma. Perchè giocando così da inizio stagione, parleremmo di una classifica diversa.

Brilla il sole sul Tardini che ospita il lanciatissimo Lecce, secondo in classifica a un solo punto dalla vetta. Sulla carta avrebbe dovuto essere scontro promozione, ma la stagione del Parma, si sa, è stata foriera di delusioni e ricca di inciampi.

In panchina va Carrillo, per la squalifica di Iachini: in porta non recuperano né Buffon né Colombi, gioca Turk. Difesa a tre con Delprato, Danilo e Cobbaut. A centrocampo, Rispoli, dall’altro lato Man.Nel mezzo con Bernabé c’è Sohm, preferito a Juric dall’inizio.Sulla trequarti rientra dalla squalifica Vazquez, alle spalle di Benedyczak e Tutino. Ancora panchina per il nigeriano Simy.

Si parte forte, con Strefezza che fa fuori Man e mette in mezzo un pallone interessante. Dall’altra parte, Tutino appoggia per Man ma il rumeno spara alto da posizione favorevole.

Al 7′ ancora Parma, bello scambio Man Tutino ma Bernabè chiude troppo alto.

Il Lecce colleziona corner e impegna Turk, il primo tiro nello specchio dei ducali è di Beneck, servito da Vazquez, tiro facile per Plizzari.

Al 26esimo gli animi si scaldano:  scambio tra Cobbaut e Man, che serve nuovamente il belga, cross in area e Tutino cade a terra. Proteste del Parma che reclama il rigore (a occhio nudo, solare), ma Rapuano lascia proseguire.

Tutino insiste nelle proteste, Blin lo becca: ammoniti mentre un componente dello staff di Iachini viene espulso. Le velleità di casa si placano col passare dei minuti e il Parma prende metri e cerca di mostrarsi in avanti, anche se la difesa ospite si dimostra impeccabile.

Nell’unico minuto di recupero il Parma ha l’occasione della vita: azione improvvisa dei crociati con Plizzari che si supera su Vazquez, poi Tutino e Man non riescono a trovare il tap-in vincente da pochi passi.

RIPRESA – Come aveva chiuso, il Parma riapre: sciupando. Distensione   in contropiede: Vazquez va al tiro, rimpallato, si inserisce Benedyczak che alza la mira per saltare Plizzari, il suo pallonetto è alto di nulla.

Entra Circati per Danilo, poi tocca a Pandev e Simy per Tutino e Beneck. Ma il canovaccio non cambia e tocca a Pandev sbagliare un gol già fatto: Vazquez mette un pallone in mezzo, Plizzari esce a vuoto ma Pandev non ci arriva.

Il Lecce piano piano prende il pallino del gioco, ma la partita è spezzettata da falli e nervosismo, mentre i minuti passano. Carrillo lancia anche Juric e Correia, ma è Turk a fare due miracoli all’85esimo. Pasticcio della difesa che lancia Asencio, lo sloveno non esce benissimo ma, prima di piede poi con una gran scelta di tempo, dice no alle ribattute di Strefezza.
La squadra ospite ritrova vigore, e a due minuti dal 90esimo è Di Mariano che chiama Turk al miracolo all’incrocio dei pali. I ducali chiudono in avanti, Pandev si prende un corner, Vazquez falli a raffica.
Finisce zero pari, ed è la partita dei rimpianti. Per i gol sbagliati, per le decisioni arbitrali discutibili, perché se una squadra poteva vincere ai numeri era il Parma. Perchè giocando così da inizio stagione, parleremmo di una classifica diversa.

PARMA – LECCE 0 – 0

PARMA: Turk; Delprato, Danilo (dal 53′ Circati), Cobbaut; Rispoli (dal 80’Correia), Sohm, Bernabé (dal 80′ Juric), Man; Vazquez; Tutino (dal 56′ Pandev), Benedyczak (dal 57′ Simy). A disp: Rossi, Balogh, Brunetta, Camara, Coulibaly, Oosterwolde, Sits.
All: Giuseppe Carillo.

LECCE: Plizzari; Calabresi, Lucioni, Tuia, Barreca (dal 78′ Gendrey) ; Blin, Hjulmand, Bjorkengren (dal 58′ Gargiulo); Strefezza (dal 89′ Ragusa), Coda (dal 78′ Asencio), Rodriguez (dal 58′ Di Mariano). A disp: Samooja,  Helgason, Listkowski, Gallo, Majer.
All: Marco Baroni.

Arbitro: Antonio Rapuano della sezione di Rimini
Ammoniti: Tutino, Danilo, Cobbaut, Vazquez (P), Blin, Coda (L)
Espulsi: Tanfani (P) collaboratore Iachini.

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