Covid e morti sul lavoro – Parma tra le prime dieci città in Italia: è il 2% del nazionale

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Parma è tra le prime dieci città in Italia per quanto riguarda i morti sul lavoro a causa del contagio da covid-19. Dall’inizio della pandemia, infatti, secondo i dati diffusi dall’Inail i decessi di lavoratori in seguito alla positività al coronavirus, rappresentano il 2% del numero totale di morti sul lavoro.

Le province che contano più decessi da inizio pandemia sono quelle di Napoli (8,0%), Roma (7,8%), Milano (6,5%), Bergamo (6,3%), Torino (4,1%).

Nel 2021 i casi di contagio denunciati all’Istituto, a livello nazionale, sono diminuiti del 71,3% rispetto all’anno precedente, mentre il calo dei casi mortali è stato del 57,2%. I decessi sul lavoro da covid-19 segnalati all’Istituto dall’inizio della pandemia sono 811, ovvero un quarto degli infortuni mortali sul lavoro denunciati da gennaio 2020.

La netta maggioranza dei decessi riguarda gli uomini (82,5%) e i lavoratori nelle fasce di età 50-64 anni (71,0%), over 64 anni (18,6%) e 35-49 anni (9,8%), mentre tra gli under 35 si registra solo lo 0,6% dei morti. I lavoratori stranieri sono il 9,6% del totale, con le comunità peruviana (15,4% dei decessi occorsi agli stranieri), albanese (11,5%) e rumena (7,7%) ai primi tre posti. Oltre un quarto delle morti (25,8%) è avvenuto tra il personale sanitario e socio-assistenziale. Prendendo in considerazione tutti i contagi sul lavoro la quota delle lavoratrici contagiate sul totale dei casi denunciati è pari al 68,3%.

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