Caporetto infermieri: “Siamo stanchi, vogliamo rispetto”

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La Montagna ha partorito il topolino. La Regione infatti ha dato ordine alle Aziende di “sospendere le assunzioni e di non attivare nuovi contratti flessibili”.

Le uniche due eccezioni riguardano l’eventuale chiamata per i servizi di emergenza e per la messa in opera del piano di campagna vaccinale, comunque ogni azione deve ottenere il semaforo verde dalla Regione stessa, d’altronde il bilancio presenta una voragine non da poco (come tutte in Regione).

Occorre quindi attendere l’anno venturo, ormai alle porte, per sapere se le richieste avanzate dalle aziende per il fabbisogno di personale e le assegnazioni 22-23 saranno esaudite ed in quale maniera.

“Nessun taglio sul personale” la risposta per ora giunta dalla Regione, e ci mancherebbe pure quello!!!

Nel frattempo, gli infermieri e gli OSS si vedono bloccare ferie, permessi, salti di riposo, continue modifiche ai turni, e quindi le possibilità di avere una vita normale, come dovrebbe essere.

Vivono sulla loro pelle, proposte che ben poco hanno di organizzazione, proposte di apertura e chiusura di reparti, ma il personale non c’è , se chiudi uno , apri l’altro, la copertura è corta , eppure sono almeno tre i reparti in rampa di lancio in attesa del semaforo verde, forse nei primi mesi del 2022.

Intanto gli infermieri e gli OSS non ottengono risposte, dopo due anni sono ancora al punto di partenza, due anni durante i quali hanno dimostrato flessibilità, professionalità, adattamento, spirito di sacrificio, oggi devono subire ancora umiliazioni.

Non chiediamo “onorificenze” forse non ne siamo degni, ma risposte dalle aziende e dalla politica e soprattutto rispetto ,come persona in primis, e come professionisti in seguito.

Segreteria provinciale NurSind Parma e Reggio Emilia

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