Iachini rilancia: “Ripartiamo dal secondo tempo”

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Volevamo fare un’altra partenza, più simile a quella della squadra del secondo tempo, aggressiva e intensa sfruttando meglio sugli esterni per andare dentro e giocarla come avevamo preparato la gara seppur in un giorno e mezzo. Non abbiamo avuto molto tempo per farlo. Abbiamo sbagliato troppi passaggi nel primo tempo, questo ha fatto sì che il Brescia potesse costruire situazione pericolose. Dobbiamo gestire meglio il possesso, il palleggio, le verticalizzazioni, le uscite, gli aggiramenti. Nel secondo tempo lo abbiamo fatto e siamo stati più squadra, nel primo ci si è messo anche il gol su calcio piazzato dove dovevamo essere più attenti, ci siamo cambiati una marcatura e non dovevamo farlo. In preparazione ci siamo detti di stare più attenti, prendere gol dopo 5 minuti ha influito, stiamo cercando di tirare fuori la testa dal periodo generale e quello ci ha venire più tensione, infatti abbiamo sbagliato passaggi troppo semplici. Avevamo messo in mezzo giocatori tecnici per cercare di non sbagliare queste palle, perché il Brescia a verticalizzare ha giocatori rapidi, dovevamo dunque essere bravi nel palleggio. Non siamo riusciti a farlo perché troppo timorosi, soprattutto dopo il gol. Al rientro in campo siamo andati con un altro atteggiamento, siamo andati meglio sugli esterni, la squadra è stata squadra: è quello lo spirito, l’atteggiamento che dobbiamo mettere. Abbiamo messo il Brescia sotto la sua linea dell’area concedendo quasi nulla e creando i presupposti per rimettere in piedi la partita. La squadra che voglio è quella della ripresa, così avevamo preparato la partita. La squadra ha accusato oltremodo il gol e non deve succedere. Lo spirito deve essere sempre lo stesso, senza intimorirsi e indietreggiare ma andando in avanti. Riparto dal secondo tempo. Abbiamo affrontato un Brescia rodato, ha giocatori esperti e di qualità, noi dobbiamo considerare come dato con le tante assenze e l’aver giocato con meno recupero a disposizione. Sapevamo che dovevamo lavorare prima, lo sappiamo ora”.

Così Beppe Iachini al termine di Brescia Parma.

“Voglio vedere in queste partite tutto il gruppo, non ho la possibilità di farlo in amichevole: giocando molto ravvicinati se qualcuno è affaticato devo fare dei cambi e questo mi permette di mettere in campo qualcuno di fresco e valutare altri ragazzi. Il compito dell’allenatore è migliorare ogni componente della rosa, portarli ad una crescita e diventare così squadra. Mi è capitato già in passato di vivere situazioni simili, questa è una squadra che viene da una retrocessione e ci sono stati dei cambiamenti, sono arrivati dei giovani. Si sta amalgamando il gruppo, la ripartenza non è stata buona, eravamo già più a ridosso della zona playout anzichè di quella playoff, dobbiamo risalire e per farlo ci vuole tanto lavoro, insistendo. Con un pizzico di fortuna avremmo avuto dei punti in più: a Como potevamo calciare dentro un pallone in pieno recupero e oggi abbiamo avuto tre occasioni con Inglese, Tutino e Juric. Non è andata così ma c’è stato uno spirito fino in fondo per rimettere in piedi la partita, ma avremmo dovuto iniziare la gara con quello spirito della ripresa, così come l’avevamo preparata”

“Nel primo tempo abbiamo perso troppi palloni e se perdi troppo palla resti dietro, nella ripresa abbiamo sbagliato meno tecnicamente, abbiamo accorciato di più e questo ci ha permesso di stare più su. Schiattarella? Il ragazzo è stato fermo un mese, se resti su un lettino, poi non ti puoi allenare e rientrando devi fare due partite in tre giorni e di conseguenza io lo vedo solo quando è in partita; in campo può fare più fatica e mancare di lucidità, sapevamo che avremmo avuto qualche giocatore al rientro da un infortunio, qualcun altro è fuori, dobbiamo recuperare diversi elementi nella loro condizione migliore. Oggi non abbiamo perso per colpa sua o di altri, il problema è stato l’atteggiamento del primo tempo. Detto questo complimenti al Brescia, si vede che lavorano assieme da mesi. Nella ripresa ho visto atteggiamento, aggressività, voglia di accorciare e chiudere gli spazi, sapevamo di avere lavoro da fare, ci sarebbe voluta qualche settimana di lavoro assieme ma non è un alibi. Ripartiamo dal secondo tempo per l’intensità e la determinazione”

“Quando hai anche un po’ di timore indietreggi di qualche metro, dovevamo stare più alti. Mi aspettavo certe difficoltà, lavoriamo per crescere sotto tanti aspetti. Sto valutando tutti, i ragazzi che sono entrati lo hanno fatto con il piglio giusto, devono metterci anche più personalità senza timore e senza paura perchè hanno le qualità per darci una mano nel creare la superiorità numerica. Con questi ragazzi dobbiamo fare le nostre battaglie e andare a fare punti, poi si vedrà”.

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