La prima volta in cui il Parma vinse in casa della Juventus

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Sembrano passati cent’anni. Eppure, sino a poco più di vent’anni fa, Juventus-Parma era un match d’alta classifica, decisivo per la vittoria finale del campionato italiano. Una rivalità che si è fatta sempre più forte nei favolosi anni ‘90, quando, oltre a rivaleggiare in campionato, piemontesi e ducali si contendevano la vittoria di altri trofei nazionali e continentali.

L’esempio più eclatante, in tal senso, è rappresentato da quanto avvenuto nella stagione 94-95, dove le squadre di Marcello Lippi e Nevio Scale diedero vita ad uno scontro a tutto tondo, duellando in Serie A e arrivando l’epilogo finale di Coppa Italia e Coppa UEFA: i bianconeri conquistano lo Scudetto e il “portaombrelli”, mentre i crociati portarono a casa il terzo alloro continentale della loro storia.

Delle Alpi: un vero e proprio tabù per i crociati

La rivalità, quindi, crebbe col passare del tempo, dando vita a sfide epiche restate nella storia del calcio italiano e nel cuore dei tifosi ducali. Proprio nel proprio periodo in cui il Parma sembrava potesse giocarsela alla pari con la squadra piemontese, espugnare la Torino bianconera era un vero e proprio tabù, nonostante la trasferta all’ombra della Mole fosse sempre estremamente gradita per via dei tanti luoghi da visitare e la bellezza delle più affascinanti Escort Torino.

Certo, non era affatto semplice andare a vincere in casa di quella che, all’epoca, era la squadra italiana più forte, capace di cogliere ben tre finali consecutive di Champions League, pur avendone vinta solo una, ai calci di rigore, all’Olimpico di Roma contro l’Ajax di Van Gaal. Ma sognare di espugnare il “Delle Alpi”, stadio dalle cui ceneri è nato l’attuale “Juventus Stadium”, non era certo utopistico.

La prima volta in cui il Parma rese visita alla Juventus, non fu certo entusiasmante: la Juventus di Gigi Maifredi, la prima nella gloriosa storia bianconera a non centrare la qualificazione alle coppe europee, rifilò un sonoro 5-0 al Parma di Nevio Scala, impreziosita da una doppietta di Roberto Baggio.

Anche le prestazioni degli anni successivi furono avare di soddisfazioni, nonostante, col passare del tempo, la sensazione di poter finalmente tornare coi tre punti dal Delle Alpi era sempre più palpabile. Nel biennio di Ancelotti, infatti, il Parma colse due pareggi in terra torinese, andando in entrambi i casi in vantaggio e dimostrando di potersela ampiamente giocare alla pari con la squadra di Lippi.

Valdanito in formato “monstre”: Torino diventa terra di conquista dei ducali

La prima agognata vittoria al “Della Alpi” arrivò l’anno successivo, stagione 98-99. Il Parma ha deciso di affidare la panchina ad Alberto Malesani, tecnico emergente del calcio italiano, reduce da una buona stagione a Firenze dopo aver incantato col Chievo in Serie B. La Juventus, quell’anno, non è brillante come gli anni precedenti: il ciclo di Lippi è volto ormai al termine ed il tecnico toscano ha già trovato l’accordo con l’Inter per la stagione successiva.

Il cammino in campionato dei bianconeri è tutt’altro che esaltante, mentre il Parma, in una Serie A equilibrata e ricca di sorprese, sembra in grado di competere sino alla fine per la conquista dello Scudetto. La grandezza di quel Parma la si evince alla sola lettura della formazione: Buffon; Thuram, Sensini, Cannavaro; Fuser, Dino Baggio, Fiore, Benarrivo; Veron; Crespo, Chiesa.

La partita non inizia nel migliore dei modi: Tacchinardi, uno che spesso ha fatto male ai gialloblù per non avendo un feeling speciale col gol, porta in vantaggio i bianconeri. Il Parma, però, si riprende dallo shock iniziale e ribalta completamente l’andamento del match, trascinato da un Hernan Crespo in versione “monstre”, autore di una tripletta impreziosita da un geniale gol di tacco, intramezzata da un gol di Enrico Chiesa.

Superflua la rete di Fonseca a poco più di un quarto d’ora dal triplice fischio finale: il Parma vince 4-2 e coglie il primo, storico, successo in casa della Vecchia Signora. Grazie a quel successo, e al concomitante pareggio della Fiorentina contro il Milan (restato celebre per l’infortunio di Batistuta), il Parma si portò a soli cinque punti dalla vetta. In casa Juventus, invece, Lippi rassegnò le dimissioni sancendo la fine del suo primo ciclo bianconero.

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