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Incendio alla Special Gomma: arrestato il piromane. E’ un 37enne marocchino

Secondo gli investigatori è lui l’uomo che lo scorso 13 agosto aveva appiccato il fuoco. Un rogo che aveva causato il danneggiamento dell’autofficina “Special Gomme”, distrutto tutti gli arredi interni, il materiale presente e cinque veicoli (un furgone, un’automobile e 3 motocicli), oltre a provocare danni alla struttura di altri esercizi commerciali adiacenti

Ed è così che nella tarda serata di martedì la Squadra Mobile di Parma, in esecuzione di un’ordinanza del Gip su richiesta della Procura, ha arrestato e portato nel carcere di via Burla Mohamed El Bachary, 37 enne marocchino.

Intorno alla mezzanotte del 12 agosto 2021, i Vigili del Fuoco erano intervenuti alla “Special Gomme” per la segnalazione di un incendio che interessava l’officina ed alcuni veicoli presenti nell’area parcheggio.

Le dimensioni dell’incendio che -alimentato dai numerosi pneumatici già raggiunti dalle fiamme e da materiale altamente infiammabile presente nell’officina- si stava propagando velocemente, hanno imposto il coinvolgimento di varie squadre del locale comando dei VV.F e l’ausilio di altri comandi limitrofi: solo dopo sette ore di incessante lavoro è stato domato.

Sin dai primi accertamenti si è intuito che il rogo, originato da due distinti punti di innesco tra loro distanti e, verosimilmente, contemporanei, fosse di origine dolosa. Si è partiti dall’ascolto di vittime e testimoni e dall’analisi di tutte le registrazioni delle telecamere di video-sorveglianza privata presenti. Ed è in questa casa che sullo schermo è  comparsa – all’orario compatibile con l’inizio dell’incendio – un’auto in transito di cui non si leggeva la targa, ma di cui erano distinguibili marca, modello, colore ed una vistosa ammaccatura sulla parte posteriore.

La stessa auto che – come ha dimostrato un lungo lavoro di verifica – era transitata da un varco dotato di sistema di lettura della targa, così,  da riuscire ad identificarne l’intestatario e utilizzatore.

Gli accertamenti sull’uomo hanno fatto emergere alcuni dissapori di natura personale avuti con il titolare della ditta, che ben avrebbero potuto rappresentare un possibile movente.  Attraverso il monitoraggio del telefono in uso al 37enne è anche stato possibile accertare che subito dopo l’incendio si era allontanato da Parma per recarsi in Pisa, dove si era sottoposto alle cure per le ustioni riportate agli arti inferiori.

La conferma definitiva ai sospetti è giunta dalla successiva analisi delle immagini salvate sull’hard disk del sistema di video sorveglianza dell’autofficina, recuperato tra i detriti dell’incendio, incredibilmente intatto, che consentiva di appurare che il piromane, le cui fattezze corrispondevano al 37enne all’atto dell’innesco fosse stato raggiunto dalle fiamme che avevano avvolto le sue gambe per oltre 30 secondi.

Rintracciato dal personale della Squadra Mobile nella notte di martedì scorso nei pressi dell’abitazione della madre, mentre si accingeva a salire a bordo della sua auto  carica di tutti i suoi effetti personali, pronto ad allontanarsi nuovamente da Parma, per lui sono scattate le manette.