13 anni di botte, offese e minacce alla moglie: 38enne allontanato da casa

L’uomo le aveva lanciato addosso piatti e bottiglie apostrofandola quotidianamente con i peggiori epiteti e in un’occasione premendole una busta di plastica sul volto in modo da non farla respirare

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Sin dall’inizio della convivenza, risalente al 2008, in diverse occasioni ha subito offese, minacce di morte e violenze dal marito che non ha risparmiato tali maltrattamenti anche davanti ai figli minori.

Maltrattamenti fisici e psicologici quelli computi dall’uomo nei confronti della convivente a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Sant’Ilario d’Enza, a cui la donna nel corso di una sofferta deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un 38enne abitante in Val d’Enza in ordine al reato di maltrattamenti in famiglia.

Il sostituto titolare dell’inchiesta, Maria Rita Pantani, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura coercitiva dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla convivente abitante in Val d’Enza, prescrivendogli di non avvicinarsi a più alla stessa e dai luoghi  da lei frequentati.

Provvedimento di natura cautelare che ieri è stato eseguito dai carabinieri della stazione di sant’Ilario d’Enza che hanno condotto le indagini. Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo da tempo maltrattava la convivente con continue vessazioni in presenza dei figli minorenni. In particolare si lasciava andare ad eccessi d’ira colpendola con pugni al volto e schiaffi, prendendola a calci, lanciandole addosso piatti e bottiglie  apostrofandola quotidianamente con i  peggiori epiteti e in un’occasione premendole una busta di plastica sul volto in modo da non farla respirare.

Gravi episodi quelli denunciati dalla donna che riscontrati dai militari in forza alla stazione di Sant’Ilario d’Enza che hanno condotto le indagini hanno visto la Procura reggiana richiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia il citato provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri che hanno posto fine alle violenze dell’uomo.

 

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