Il Mudo dirige, Inglese rompe una maledizione, bellezza Brunetta: il Parma è gruppo. Le pagelle di Pordenone Parma

0

Inglese segna e rompe una maledizione, Brunetta va a chiamare tutta la panchina perché lo abbracci. In quel momento, in quel gesto, c’è la vittoria più grande del Parma: essere un gruppo prima che una squadra. 

Per il resto ci sono quattro gol e un avversario modesto, che vale tre punti ma non fa primavera, anche se vincere le gare “sporche”, in cui non brilli, non eccelli o l’avversario è modesto, spesso nel calcio è segno di forza. Le pagelle di Pordenone Parma.

Buffon 6,5: E’ fortissimo, e non lo scopriamo oggi. Serata non troppo impegnativa, in cui si concede licenze poetiche coi piedi fuori area, ma guida la difesa con maestria.

Sohm 6: Non fa danni. E’ già una notizia, ma la pochezza dell’avversario ci costringe a rimandarlo alla prossima. (dal 58’ Busi 6: come Sohm, ma entra a gara già in discesa).

Danilo 6,5: C’era tanta curiosità su di lui, svincolato d’esperienza e ultimo arrivato. Ci mette dieci minuti ad ambientarsi, poi dimostra sicurezza, determinazione, senza della posizione.

Cobbaut 6: La pochezza dell’avversario non aiuta a valutarlo. Rischia l’imbucata in avvio, poi non succede più nulla.

Delprato 6,5: E’ giovane ma ha la sicurezza di un veterano, sembra a suo agio, non va in affanno e si mostra davanti. (dall’83’ Coulibaly ng).

Schiattarella 6,5: Non lo vedi, ma è sempre al posto giusto nel momento giusto. Per sopportare (e supportare) un attacco così fluido e libero di fare come gli pare, è indispensabile.

Correia 6: A fiammate mostra di avere numeri interessanti. Ammonito, gioca solo un tempo ma ha margini di crescita importanti. (dal 45’ Man 6,5: parte dalla panchina, quando entra sembra una zanzara: è sempre in area a dare fastidio. Gol da punta egoista e affamata).

Juric 6,5: Un gol, un assist a Inglese. Sta crescendo, vogliamo vederlo contro centrocampi più “strong” per valutarlo appieno.

Vazquez 7,5: E’ quasi illegale in serie B, e non è ancora al 100%. Il gol è forse la cosa più facile che fa: il resto sono assist e recuperi di palla. Tutti i gol hanno in qualche modo il suo zampino. Pazzesco.

Brunetta 7: La cosa più bella la fa quando chiama la panchina ad abbracciare Inglese, dimostrando di essere un uomo spogliatoio prima che un piede eccellente. La traversa gli nega il gol, ma su quello di Vazquez il corner è suo.  (dall’86’ Iacoponi ng)

Mihaila 6,5: A sorpresa dal primo minuto, corre come un pazzo e non lo vedono nemmeno. Finché ne ha è una spina nel fianco. (dal 58’ Inglese 8: il voto non è alla gara o al gol, ma alla maledizione infranta. Troppi mesi senza gol, una stagione calvario, personale e sportivo, la rinascita. Bentornato Bobby)

All. Maresca 7: L’avversario è quello che è, ma dopo la corsa di Buffon sotto la nord contro il Benevento arriva l’input di Brunetta di alzarsi e abbracciare Inglese. Prendere una squadra allo sbando e renderla gruppo era la prima scommessa da vincere. Ma anche una partita 4-0 non è male come risultato.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here