Presunta “cattiva maestra” di Noceto, licenziato per motivi disciplinari uno degli inquirenti

La donna è già stata assolta

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Noceto: licenziato per motivi disciplinari inquirente che indagò sulla presunta “cattiva maestra” poi assolta.

Lo comunica il sindacato degli insegnanti Gilda.

“Una nostra collega che nel 2016 fu ingiustamente perseguita, poi dopo oltre 3 anni di calvario giudiziario assolta, con sentenza oramai passata definitivamente in giudicato oggi riceve un’ulteriore, seppur indiretta, soddisfazione.

Uno degli ufficiali di polizia giudiziaria che ebbe un ruolo importante nelle indagini che la coinvolsero, scioltesi come neve al sole durante il processo svoltosi nel Tribunale di Parma, è stato licenziato per motivi disciplinari.

Una decisione che l’interessato ha impugnato ma il giudice del lavoro in primo grado gli ha dato torto. La maestra di scuola primaria subì l’umiliazione di vedersi notificato il provvedimento giudiziario mentre era in classe, davanti ai suoi piccoli alunni di scuola primaria nell’Istituto Comprensivo di Noceto.

La docente era finita a giudizio dopo un’indagine che suscitò un rilevante clamore mediatico sulla stampa nazionale. Le contestavano l’”abuso di mezzi di correzione”, in realtà nel processo emerse che erano solo ramanzine fatte ad alunni vivaci e l’”abbandono di minore” era in realtà l’episodio di un bambino, particolarmente esuberante, che durante le ore di scuola si era avvicinato a una finestra dicendo giocosamente di volersi “buttare giù”.

Voci di paese strumentalizzate hanno creato un dramma umano che per delle inezie ha fatto rischiare il carcere a una stimata professionista, così come riferito da numerosi testimoni ascoltati durante il processo. La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, il cui coordinatore Salvatore Pizzo, fu l’unico rappresentante sindacale a presenziare alla lettura della sentenza, fece evincere che le prove usate dall’accusa sono state in realtà utilissime per la difesa della maestra assistita dall’avvocato Emanuele Cucchi.

La Gilda degli insegnanti di Parma e Piacenza auspica che la docente possa al più presto rivalersi in tutte le sedi dei danni subiti, infatti anche l’accusa aveva chiesto l’assoluzione per la quasi totalità delle contestazioni di reato che le sono state ascritte.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli insegnanti di Parma e Piacenza, così commenta.

“E’ ora di iniziare a reagire contro chi accusa i docenti di ogni nefandezza, estrapolando pezzi di frasi, frazioni di secondo di immagini decontestualizzate, quando siamo costretti a riprendere alunni indisciplinati” – continua – “ricordiamo che il nostro ruolo è quello di fare lezione non di fare i baby sitter”.

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