Come aprire uno studio di tatuaggi a Parma: guida essenziale

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Trovare in città un locale commerciale adatto, che sia spazioso abbastanza per ospitare tutti i macchinari di cui hai bisogno e garantire ai tuoi clienti il massimo dell’igiene, della sicurezza e – perché no – della privacy, non è difficile. Sei sicuro, però, di sapere tutto cosa serve per aprire uno studio di tatuaggi a Parma? Scopriamolo insieme.

Aprire uno studio di tatuaggi: cosa c’è da sapere (e da fare)

Partendo da una considerazione che è solo all’apparenza superflua: avere una grande passione per i tatuaggi e anche cavarsela discretamente bene con aghi e inchiostro non basta; come la maggior parte delle altre professioni in Italia, anche quella del tatuatore può essere esercitata soltanto con certi requisiti. Requisiti che, nel caso di specie, consistono nell’aver conseguito un diploma da tatuatore: ci sono corsi professionali organizzati dalle regioni che ne rilasciano uno, hanno durata di almeno 90 ore e prevedono tra gli insegnamenti anche principi di dermatologia e igiene in considerazione del particolare tipo di attività che andrà svolta. Naturalmente l’alternativa è frequentare delle scuole di tatuaggio che rilascino un titolo equiparato e riconosciuto e dove, anche in virtù di un percorso formativo più lungo, agli studenti vengono insegnate le più nuove tecniche di tatuaggio e offerte la possibilità di tirocini presso studi già avviati o quella di perfezionare le proprie conoscenze con master e corsi post-diploma ad hoc.

Soprattutto in città medio-grandi come Parma, del resto, di alternative tra cui scegliere quando si sta cercando un tatuatore non ne mancano. Aprire uno studio di tatuaggi, cioè, potrebbe essere decisamente più semplice che portarlo effettivamente al successo e trovare una clientela affezionata. Come già si accennava, il rispetto scrupoloso di tutte le previsioni normative in materia (quelle della circolare ministeriale n. 2.9/156 del 1998) e dei più alti standard di sicurezza adottati dai tatuatori professionisti può essere un ottimo punto di partenza. Per questo, prima di metterti in proprio e in considerazione dello sforzo economico che ciò richiede, potresti valutare di lavorare come tatuatore dipendente in uno studio già avviato: dovrebbe servirti a fare un po’ di gavetta e, perché no, a trovare la tua clientela.

Quando e se alla fine deciderai di iniziare una carriera in autonomia, tieni conto che la prima cosa da fare sarà regolamentare la tua posizione da un punto di vista fiscale e burocratico. Puoi aprire la partita IVA online, perché no approfittando di servizi come quelli di Fiscozen che ti assicurano una guida iniziale prima e nella gestione quotidiana poi della tua posizione fiscale e lo fanno a un prezzo modico (di 299 euro annui, più IVA), e scegliere contestualmente e sulla base del fatturato che prevedi di raggiungere il regime fiscale di riferimento. Ottenute tutte le autorizzazioni del caso, poi, dovrai iscriverti al Registro delle Imprese, dare comunicazione dell’inizio dell’attività al comune di Parma presso gli uffici competenti e iscriverti alla Gestione INPS per artigiani in modo da mettere in regola anche la tua posizione contributiva-previdenziale, ma, per semplificare il tutto, un buon consulente saprà consigliarti certo tempi e modi per ricorrere alla famosa comunicazione unica. In alternativa, puoi rivolgerti a Fiscozen e, con una spesa extra di 200 euro + IVA, sarai assistito nella predisposizione delle pratiche – ComUnica e SCIA – e nell’attivazione della P. IVA.

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