Parco Ducale: la protesta contro le potature in stagione di nidificazione. Associazione denuncia ai Carabinieri

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Nella notte sono comparsi dei lenzuoli di protesta sui cancelli del Parco Ducale. Il messaggio è rivolto all’amministrazione locale che ha deciso di approvare interventi di manutenzione straordinaria nel parco nonostante il periodo primaverile sia stagione di nidificazione per moltissime specie di uccelli.

Per questa ragione nella giornata di ieri l’associazione Parma Etica ha sporto denuncia ai Carabinieri della forestale di Parma.

Dopo una prima operazione di “potatura di alcuni alberi, la rimozione dei rami secchi e la sistemazione delle chiome di alcune essenze arboree, – scriveva il Comune – dal 24 maggio il parco è stato chiuso per dare seguito a potature diffuse e consistenti”.

Dichiarazione che ha subito mosso le proteste di Legambiente Parma e altre associazioni tra cui Asoer, associazione Ornitologi dell’Emilia-Romagna che aveva chiesto il rinvio degli interventi.

Dal Comune di Parma la replica specificava che “questi ultimi interventi avverranno alla presenza dell’agronomo che ha effettuato l’analisi, garantendo così un attento monitoraggio degli interventi. Avvengono a valle di uno studio specifico. Il piano è stato anche presentato in un incontro online alla Rete per Parma la Città Verde”.

LEGAMBIENTE – “Il parco non è solo una vetrina inerte ma un sistema vivo. Da lunedì 17 partiranno dei lavori di manutenzione straordinaria delle alberature del parco Ducale
che anticipano quelle più invasive previste per il 24 maggio, quando il Giardino verrà chiuso
proprio nel periodo di massima godibilità e fruibilità. A solo pochi giorni dal trionfale annuncio del nuovo Piano del Verde comunale, che dovrebbe garantire una seria programmazione delle manutenzioni, la città si ritrova ad assistere all’ennesimo
intervento insensato: un conto è la rimozione del secco e qualche potatura puntuale, un altro è compiere “potature diffuse e consistenti”, parole del comunicato stampa dell’Amministrazione. Intervenire sulle piante in questa fase dell’anno è semplicemente sbagliato, ed in teoria vietato dallo stesso Regolamento del Verde del Comune di Parma (Art. 11 comma 2 e Art. 28 comma 10) dove si legge: ” le potature devono essere eseguite durante il periodo del riposo vegetativo o in piena estate, evitando sempre il periodo di emissione della vegetazione e il periodo di caduta delle foglie”.

Ricordiamo che il parco non è semplicemente un sistema inerte dove sostare occasionalmente, ma si tratta di un sistema vivo che proprio in questo periodo ospita un’importante varietà di specie nidificanti: uccelli, insetti, pipistrelli, piccoli mammiferi. Dunque oltre ai risaputi rischi oggettivi di una potatura “a verde” di grandi alberature storiche, si rischiano conseguenze sull’equilibrio dell’intero ecosistema del Giardino Ducale.
La normativa sulle aree protette vieta, nel periodo tra marzo e agosto, interventi di sfalcio e potatura. Per gli stessi motivi e in relazione alla loro vitale importanza nei contesti urbani,
chiediamo vengano garantite agli hot spot di biodiversità della città le stesse attenzioni nella manutenzione e nella cura di tutto l’apparato vivente”.

ASOER – “Si tratta di pratiche contrarie a tutte le norme di corretta gestione del verde pubblico e di tutela della fauna selvatica (di seguito sinteticamente elencate), che possono provocare in periodo riproduttivo un danno significativo sia alla vegetazione che all’avifauna del Parco Ducale, che ospita numerose specie di uccelli di interesse conservazionistico a livello nazionale ed europeo. Regolamento del Verde del Comune di Parma (Art. 11 comma 2 e Art. 12): le potature devono essere eseguite durante il periodo del riposo vegetativo o in piena estate, evitando sempre il periodo di emissione della vegetazione.

Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico (D.M. 10 marzo 2020, punto 11): gli interventi di potatura devono essere svolti unicamente in periodi che non arrecano danni alla pianta e non creano disturbo all’avifauna nidificante ed effettuati solo nei casi strettamente necessari.

Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma (L. 157/1992 art. 1): la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale.

Parere Ispra in merito alla tutela dei nidi (Prot. 28907 del 3 maggio 2019): l’abbattimento e la potatura di alberi o siepi effettuati durante la stagione primaverile comportano  inevitabilmente la distruzione dei nidi e/o l’uccisione di soggetti giovani non ancora volanti e adulti in cova, oltre ad altre forme di danno a carico delle restanti componenti della biodiversità animale e vegetale.

I nidi degli uccelli sono collocati all’interno della vegetazione in maniera tale da risultare di regola del tutto invisibili e spesso non rilevabili anche da parte dei tecnici più esperti nel settore ornitologico. Se possono essere giustificabili interventi in stato di necessità per evitare un pericolo attuale di grave danno alle persone, tali interventi devono essere proporzionati al pericolo (art. 54 Codice Penale).

Nel caso del Parco Ducale potrebbero essere giustificabili nel periodo primaverile solamente tagli molto limitati di rami o alberi secchi e pericolanti. La presente ‘urgenza’ è causata esclusivamente all’inerzia del Comune, che avrebbe dovuto e potuto eseguire gli interventi nei mesi invernali. Il pericolo di crollo, infatti, non si individua all’improvviso ma con un sistematico monitoraggio che consente di programmare gli eventuali interventi necessari nei momenti adatti per la pianta e per i suoi ospiti”.

REPLICA DEL COMUNE DI PARMA CHE HA DECISO DI NON FERMARE LE OPERAZIONI – Questi interventi avvengono a valle di uno studio specifico. L’Amministrazione comunale, infatti, ha commissionato l’aggiornamento del censimento e la valutazione di stabilità di tutte le alberature del parco Ducale.  Sono state pertanto esaminate circa duemila piante,  e il completamento dello studio ha richiesto oltre tre mesi di lavoro poiché, oltre all’analisi visiva e alle Verifica di stabilità dell’albero sono stati utilizzati strumenti diagnostici quali le tomografie e le prove di trazione su molti esemplari, ed è stata fatta un’indagine densometrica mediante perforazione con resistografo, a seconda dei casi e delle necessità, nonché prove di laboratorio su campioni prelevati.

Alla luce di tutto questo, sono stati prescritti circa 350 interventi (volti in molti casi ad essere alternativi all’abbattimento e ai quali seguirà un monitoraggio costante delle alberature) di rimonda, del secco, potatura di riequilibrio delle chiome, rimozione di grandi branche pericolose, consolidamenti dinamici con tiranti a sostegno dell’alberatura e abbattimenti di 75 alberature già morte o morenti, di cui solo 34 di dimensioni non trascurabili. In autunno le alberature abbattute verranno ripiantate in accordo con la Soprintendenza.

Nel momento in cui l’Amministrazione ha acquisito l’esito del censimento e il relativo programma di interventi, questo è stato presentato in un incontro pubblico on line alla Rete per Parma la Città Verde, proprio in considerazione dell’urgenza di intervenire, durante il quale sono state date risposte a tutte le questioni sollevate.

L’intervento che avrà inizio lunedì è necessario e non procrastinabile, e viene eseguito ai sensi ai sensi dell’art. 31 comma 9 del Regolamento del benessere animale, che prevede la possibilità, in caso di estrema urgenza, di intervenire a favore della salvaguardia della pubblica incolumità.

Per garantire, quindi, la sicurezza del Parco Ducale e l’incolumità dei fruitori è indispensabile intervenire subito, l’alternativa sarebbe quella di chiudere il parco stesso.  L’Amministrazione comunale, di fronte alla scelta se chiudere un patrimonio così amato e fruito dai propri cittadini o intervenire, ha optato per l’intervento, adottando tutti gli accorgimenti che ridurranno al massimo i rischi per la fauna presente, senza sottrarre un bene pubblico alla fruizione”.

 

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