D’Aversa: “Abbiamo perso la fame di fare bene. Rimanere? Dobbiamo volerlo in due”

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Intervenuto in conferenza stampa, mister Roberto D’Aversa si è così espresso dopo il ko di Genova: “Delle problematiche le abbiamo avute, i ragazzi hanno fatto spesso bene a livello di prestazioni, penso anche al primo tempo di stasera anche se poi alla prima circostanza Quagliarella ha portato la Sampdoria in vantaggio. Gli errori che abbiamo commesso sono stati di inesperienza, tante volte ci siamo trovati in vantaggio di uno o due gol e non siamo stati bravi a portare a casa il risultato. Rispetto agli altri anni questa squadra ha perso quella fame per la quale per gli avversari era difficile farci gol, mentre quest’anno siamo stati la peggior difesa. Quest’anno ci è capitato di tutto, anche con gli infortuni; questo è accaduto anche in passato ma non ci siamo creati alibi. Le prestazioni ci sono state ma il rammarico è che non siano state trasformate in risultati positivi”.

La partita chiave forse è stata quella col Cagliari. Senza quel ribaltone, ora parleremmo di un’altra storia?
“La gara di Cagliari poteva farci affrontare il resto del campionato in maniera diversa; di occasioni ne abbiamo avute tante, contro il Sassuolo si è concesso un errore di inesperienza e quella gara è quella che ha influenzato di più il resto del campionato. Contando le gare fino al 70’ avremmo avuto una situazione di classifica diversa, ma dal 70’ in poi abbiamo perso diversi punti e non è questione di sfortuna, lacune ce ne sono state. Il rammarico è stato quello di non chiudere un cerchio cominciato anni fa in Serie D, nonostante degli sforzi economici da parte del presidente. Ognuno di noi deve ragionare sulle proprie responsabilità”.

Il futuro di D’Aversa sarà ancora a Parma?
“Questo bisogna volerlo entrambi. Ci incontreremo con la società e valuteremo. Ho un anno di contratto, ma questo significa poco”.

Per lei si parla anche di Sampdoria.
“Umanamente dopo l’ultimo posto in classifica prevale il rammarico di come è finito questo campionato rispetto al pensiero sul futuro. E’ chiaro però che fa piacere vedere il proprio nome accostato ad un club importante come la Samp”.

Se avessi cominciato la stagione col Parma, qualcosa sarebbe cambiato?
“Non c’è la certezza che magari se avessi cominciato il campionato dall’inizio le cose sarebbero andate diversamente, tutte le squadre che hanno fatto cambiamenti in estate hanno avuto delle difficoltà per il non poter lavorare come sempre nel post Covid, detto questo non mi va di mancare di rispetto al gruppo di lavoro precedente, anche perché da quando sono tornato ho fatto peggio”.

Il Parma della B ripartirà dai giovani visti nella partita di stasera?
“Non ci sono giovani e meno giovani, ci sono le categorie: giocatori forti e non. Parma è un club importante, il futuro con questo presidente è roseo, la società sta crescendo e sono poche ad avere questo potenziale. Il campionato di B è molto difficile, si può fare un giusto mix, ma se uno è forte gioca a prescindere dall’età”.

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