Il Parma dei giovani brilla all’Olimpico: ducali generosi sconfitti al 97esimo

Uno dei migliori Parma della stagione si fa infilare dalla Lazio all'ultimo respiro. La partita è l'immagine di una stagione sfortunata e maledetta: occasioni sprecate, gol subito nel recupero.E' la notte dei rimpianti: questo Parma, che avrebbe meritato il pari, meritava anche la salvezza. E' la notte delle domande: perchè alcuni elementi, ad esempio Brunetta, hanno dovuto sempre lasciare il posto al fantasma di Gervinho e soci?

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Uno dei migliori Parma della stagione si fa infilare dalla Lazio all’ultimo respiro. La partita è l’immagine di una stagione sfortunata e maledetta: occasioni sprecate, gol subito nel recupero.

E’ la notte dei rimpianti: questo Parma, che avrebbe meritato il pari, meritava anche la salvezza. E’ la notte delle domande: perchè alcuni elementi, ad esempio Brunetta, hanno dovuto sempre lasciare il posto al fantasma di Gervinho e soci?

Era il 29 aprile del 2015, su Parma si era abbattuto un clamoroso temporale, poi un black out dovuto a un giovane folgorato in una centrale Terna a Vigheffio. Quella sera il Parma, già fallito, alla Lazio ne prese 4, retrocedendo aritmeticamente.

Sei anni e rotti dopo, il Parma è già retrocesso, gioca per l’orgoglio e per il futuro. In campo vanno tanti giovani, ordinati e attenti, va un Brunetta determinato e ispiratissimo, contro una Lazio che ha solo da perdere in questa gara che serve per la rincorsa al quarto posto.

Ti aspetti una disfatta, una macellazione, invece il Parma di spazi ne concede pochi, con un ordine disarmante e facile, quasi elementare. Al decimo ci prova Luis Alberto, palla fuori di poco, al 21esimo ci tenta Cataldi dopo uno scambio con Immobile, centrale, para Sepe.

I ritmi sono molto bassi, ci tenta Immobile in contropiede, poi Luis Alberto che prende la traversa. L’occasione più ghiotta l’ha Brunetta sul finire di primo tempo: recupera palla, si mette in proprio e calcia, Strakosha para.

Nella ripresa la Lazio cerca di cambiare registro, spinge approfittando di alcuni spazi che il Parma lascia avanzando: Sepe dice no a Muriqui, poi Gagliolo in ritardo tocca Lazzari. Rigore, no, var, giallo e punizione.

Ci prova Hernani, da distanza siderale, poi Brunetta prende un palo che assapora di rammarico a Strakosha battuto. 

Ma non è finita, perché il Parma che si difende con grande ordine e a trenta secondi dalla fine prende con Hernani prima la deviazione di Strakosha poi il palo. Sembra finita, e la Lazio all’ultimo respiro passa su un doppio rimpallo. E non c’è neanche tempo per ripartire.

La sconfitta è indolore, perchè il pareggio non avrebbe cambiato nulla per la classifica, ma è la fotocopia di tutta la stagione ducale: i gol presi all’ultimo secondo.

E’ la notte dei rimpianti: questo Parma, che avrebbe meritato il pari, meritava anche la salvezza. E’ la notte delle domande: perchè alcuni elementi, ad esempio Brunetta, hanno dovuto sempre lasciare il posto al fantasma di Gervinho e soci?

E’ la notte dolce del futuro: questi giovani sono il domani, e potranno dire tanto.

TABELLINO

LAZIO-PARMA 1-0

Marcatori: 97′ Immobile (L)

LAZIO: Strakosha; Patric, Acerbi, Radu (dal 57′ Luiz Felipe); Lazzari, Parolo (dal 73′ Akpa Apro), Cataldi (dal 57′ Escalante), Luis Alberto, Fares; Muriqi (dal 57′ Correa), Immobile.
A disposizione: Reina, Alia, Lulic, Caicedo, Marusic.
Allenatore: S. Inzaghi

PARMA: Sepe; Dierckx, Bani (dal 85′ Osorio), Valenti; Busi, Hernani, Kurtic, Sohm (dal 85′ Grassi), Gagliolo (dal 62′ Laurini); Pellè (dal 73′ Cornelius) , Brunetta (dal 85′ Traorè).  A disp: Colombi. Rinaldi, Balogh, Grassi, Zagaritis, Alves, Camara All: D’Aversa

Arbitro: Federico Dionisi della sezione di L’Aquila.
Ammoniti: Brunetta, Gagliolo, Hernani (P)

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