Covid, Rt Emilia in crescita: il rischio è il ritorno in arancione

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La situazione epidemiologica del Paese è in miglioramento. L’ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero della Salute, ha affermato che “possiamo raggiungere il controllo dell’epidemia”, in quanto probabilmente “il Covid-19 diventerà come l’influenza, infettando la popolazione ma senza conseguenze eccessive. Molto dipenderà dall’andamento delle vaccinazioni”.

L’Italia, a partire da lunedì sarà quasi tutta gialla, ad eccezione di Sicilia, Sardegna e Valle D’Aosta, e nonostante l’Rt continui a salire tutti gli altri parametri sanitari scendono. Alla fine della prossima settimana, con il nuovo monitoraggio, verrà fatto il primo controllo da parte del Governo per capire se allentare il coprifuoco (forse dal 16 maggio), ma anche se rivedere l’Rt. L’indice di contagio si sta avvicinando a 1 per la maggior parte delle regioni (anche a livello nazionale è a 0.89) e questo comprometterebbe un eventuale spostamento del coprifuoco. In più, con l’Rt a 1 scatta l’arancione e la richiesta delle Regioni è anche quella di modificare i criteri di valutazione del rischio.

Intanto, a livello nazionale l’incidenza è scesa a 127 (la settimana scorsa era a 146). L’occupazione delle terapie intensive è passata dal 28% al 25% e quella dei reparti non critici dal 29% al 26% (dati di Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali).

Per Emilia-Romagna, Marche e Veneto il colore giallo è stato confermato ancora per una settimana, ma vista la crescita dell’Rt si dovranno monitorare con attenzione gli altri parametri. Di seguito l’analisi dettagliata, per le tre regioni, del monitoraggio numero 51 sui dati Covid del ministero della Salute, riguardante la settimana dal 26 aprile al 2 maggio.

 

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